Un percorso montano forinese e le sue storie di vita
Diario della riscoperta di un sentiero di montagna e della vita che gli scorreva intorno
Diario della riscoperta di un sentiero di montagna e della vita che gli scorreva intorno
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davanti al pagliaio. Erano della tenenza <strong>di</strong> Avellino, con altri poliziotti e<br />
anche l’esercito. Parlarono con mio padre <strong>di</strong>cendo che là c’erano tre ban<strong>di</strong>ti<br />
che cercavano. Il giorno prima io avevo accompagnato un uomo alla sorgente,<br />
forse era uno <strong>di</strong> quelli, ma per me era una bravissima persona. Grazie<br />
infinite. Ciao, Biagio Abignano”.<br />
Prontamente risposi, accontentando <strong>le</strong> <strong>sue</strong> richieste, a questa gentilissima<br />
persona. A mia volta gli chiesi <strong>di</strong> raccontarmi qualcosa riguardo<br />
al <strong>percorso</strong> quoti<strong>di</strong>ano che compiva, dove venivano preparate <strong>le</strong><br />
carbonaie, e se <strong>le</strong> neviere, in quei tempi, erano ancora utilizzate. La<br />
risposta fu pressoché imme<strong>di</strong>ata:<br />
“Ciao Paolo, e grazie <strong>di</strong> cuore. Mi hai commosso per tutte <strong>le</strong> foto che mi<br />
hai mandato e per la cartina che mi hai <strong>di</strong>segnato. I miei figli hanno potuto<br />
vedere i luoghi <strong>di</strong> quando ero carbonaio. A quanto posso ricordare, <strong>le</strong><br />
neviere erano ancora in uso. Le carbonaie, invece, venivano preparate suppergiù<br />
a qualche chilometro dalla strada Forino-Bracigliano, verso la sorgente.<br />
Perché <strong>le</strong> pertiche venivano trascinate vicino la carrozzabi<strong>le</strong> <strong>di</strong> Quin<strong>di</strong>ci<br />
e là venivano stroncate secondo il loro uso che era tronchetti per <strong>le</strong> toghe,<br />
pali per <strong>le</strong> viti, pericini per <strong>le</strong> sporte, spatrel<strong>le</strong> e lo scarto per i carboni.<br />
Ancora grazie, Biagio.”.<br />
Queste preziose informazioni sono state lo spunto per riscoprire un<br />
itinerario che, come si può intuire dal racconto <strong>di</strong> Biagio, in passato<br />
era largamente utilizzato. In un tempo in cui lo spostarsi da un luogo<br />
all’altro il più del<strong>le</strong> volte era reso <strong>di</strong>sagevo<strong>le</strong> dall’assenza <strong>di</strong> mezzi, a<br />
motore o a traino anima<strong>le</strong>. Di certo non ci si poteva permettere il<br />
lusso <strong>di</strong> perdere tempo nell’aggirare i monti per giungere alla propria<br />
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