Un percorso montano forinese e le sue storie di vita
Diario della riscoperta di un sentiero di montagna e della vita che gli scorreva intorno
Diario della riscoperta di un sentiero di montagna e della vita che gli scorreva intorno
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La strada Cannavaro<br />
CAPITOLO VI<br />
Il perché questa strada venga così chiamata sinceramente lo si ignora.<br />
Di certo, come si <strong>le</strong>gge anche in scritti risa<strong>le</strong>nti al XIX secolo (ve<strong>di</strong> il<br />
paragrafo che descrive il <strong>percorso</strong> dell’acquedotto romano), il suo<br />
nome si perde nel tempo. Questa strada è a ridosso del monte Romola,<br />
e serviva, oltre che a raggiungere il piano <strong>di</strong> Salto, accorciando la<br />
<strong>di</strong>stanza dalla val<strong>le</strong> dell’Irno, ad accedere ai vari castagneti <strong>di</strong> proprietà<br />
privata posti al<strong>le</strong> spal<strong>le</strong> del monte, rispetto alla nostra vista dalla<br />
val<strong>le</strong>. Il monte Romola, in entrambi i versanti, ricade nel comune <strong>di</strong><br />
Forino. Per essere precisi ricade interamente nel comune <strong>di</strong> Forino<br />
finché non si incontra il termine del vallone Cannavaro; questi segna<br />
il confine, come precedentemente detto, tra Forino e Montoro. A<br />
partire da questo punto, una generosa porzione del monte Romola<br />
ricade nel territorio del comune <strong>di</strong> Bracigliano, e quin<strong>di</strong> anche la strada,<br />
che prende il nome <strong>di</strong> via del<strong>le</strong> Neviere. I proprietari erano comunque<br />
preva<strong>le</strong>ntemente citta<strong>di</strong>ni forinesi, come si evince da una<br />
mappa della zona realizzata dall’ing. Girolamo Iacuzio, importante<br />
personaggio <strong>forinese</strong> vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, e<br />
“padre” dell’aspetto attua<strong>le</strong> <strong>di</strong> Forino. Si accede alla strada seguendo<br />
un <strong>percorso</strong> in alcuni tratti pavimentato da pietre, <strong>le</strong> quali essendo<br />
molto <strong>le</strong>vigate e posizionate in modo regolare come fondo della carreggiata,<br />
ci suggeriscono come questo doveva essere il natura<strong>le</strong> proseguimento<br />
della appena abbandonata mulattiera della Laura. Il <strong>percorso</strong><br />
inizialmente è costeggiato, a entrambi i lati, da boschi <strong>di</strong> castagno,<br />
sia da taglio che da frutto. Proseguendo incontriamo sulla sini-<br />
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