Un percorso montano forinese e le sue storie di vita

CAPITOLO III
Aterrana di Montoro Superiore
Iniziamo il nostro “viaggio” con Biagio, facendo riferimento alla prima
notizia che egli ci ha fornito, quella del luogo dove viveva. E
quindi, quanto mai opportuna, è stata una visita al borgo di Aterrana,
frazione del comune di Montoro Superiore. E’ un borgo che evoca
suggestioni pari a quelle che noi forinesi proviamo nel visitare le dirute
pietre del borgo di Castello. Passeggiare tra le strette viuzze, incontrare
portali in pietra e gli angoli suggestivi dei cortili, di una eleganza
che supera gli sfasci del tempo, comporta il dover subire la curiosità e
l’orgoglio degli abitanti del luogo. A loro non importa “chi sei” o
“cosa fai” con la macchinetta fotografica a tracolla, spinto a curiosare
in ogni dove. A loro, fieri di vivere nel loro borgo, importa solamente
che le fotografie vengano bene, che tu li segua in ogni angolo
che ti segnalano, che accetti quello che ti vogliono offrire, e che ritorni
quanto prima ad Aterrana. Pur abituato a girare con la fotocamera
in molte località che risultano di fuori dei consueti circuiti turistici,
devo dire che la gentilezza, la cortesia e l’affabilità degli Aterranesi
risulta senza dubbio straordinaria. E quindi, doverosamente, il nostro
cammino è iniziato con questa prima parentesi “lontana” da Forino,
per far conoscenza del luogo da dove il piccolo Biagio partiva
assieme a suo padre per raggiungere, poi, la loro lontana meta.
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