30.05.2014 Views

Un percorso montano forinese e le sue storie di vita

Diario della riscoperta di un sentiero di montagna e della vita che gli scorreva intorno

Diario della riscoperta di un sentiero di montagna e della vita che gli scorreva intorno

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

CAPITOLO V<br />

Tra la strada Pianel<strong>le</strong> il Castel<strong>le</strong>tto Parise<br />

Il <strong>percorso</strong> che serve da anello <strong>di</strong> congiunzione tra la mulattiera della<br />

Laura e quella a<strong>di</strong>acente il vallone Cannavaro non è <strong>di</strong> faci<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttura.<br />

Mo<strong>di</strong>ficato nel tempo dal<strong>le</strong> alluvioni e dall’opera dell’uomo, si può<br />

solo intuire seguendo il bordo del vallone appena citato. Comunque,<br />

per poter proseguire sull’antico <strong>percorso</strong> che ci condurrà verso piano<br />

Saldo, abbiamo due opportunità. <strong>Un</strong>a, <strong>di</strong>sagevo<strong>le</strong>, è quella <strong>di</strong> risalire<br />

il vallone Cannavaro. L’altra è quella <strong>di</strong> imboccare la strada omonima.<br />

Scegliere il <strong>percorso</strong> natura<strong>le</strong> ci impone, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> deviare verso il<br />

Castel<strong>le</strong>tto Parise, antica <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> caccia e <strong>di</strong> soggiorno per i lavori<br />

boschivi. L’imbocco del canalone, che segna il confine tra i comuni<br />

<strong>di</strong> Forino e <strong>di</strong> Montoro, è nascoto dai rovi. Perio<strong>di</strong>camente vengono<br />

tagliati per potervi accedere. Questo quando è necessario transitarvi<br />

per poter effettuare il taglio dei cedui, e quin<strong>di</strong> è un “evento” trovare<br />

il passaggio sgombro. Entrare in questa sorta <strong>di</strong> “budello” da una<br />

strana impressione, tant’è rigogliosa la natura. Natura che esplode tra<br />

felci e arbusti <strong>di</strong> vario genere, e che ci fornisce e<strong>le</strong>menti per capire<br />

come mai il Castel<strong>le</strong>tto ha avuto un progressivo interramento nel<br />

tempo. Questa profonda fen<strong>di</strong>tura raccoglie <strong>le</strong> acque piovane del monte<br />

Romola e del monte Salto, che sovrastano rispettivamente la piana<br />

<strong>di</strong> Forino e la val<strong>le</strong> dell’Irno. E’ faci<strong>le</strong> immaginare qua<strong>le</strong> quantità <strong>di</strong><br />

acque venga raccolta, data la vastità della zona, e quin<strong>di</strong> <strong>le</strong> colate <strong>di</strong><br />

fango che giungono nei pressi del castel<strong>le</strong>tto hanno fatto sì che esso<br />

ora risulti interrato <strong>di</strong> almeno quattro metri. Il canalone prosegue<br />

per un lungo tratto, <strong>di</strong> tanto in tanto interrotto da salti rocciosi che<br />

47

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!