Un percorso montano forinese e le sue storie di vita

(IV-V secolo), l’autore dell’Epitoma rei militaris, fornisce una descrizione
dettagliata delle esercitazioni dei soldati romani. Esse consistevano
nel maneggiare con destrezza le armi, manovrare le macchine
da guerra, fare movimenti tattici, resistere a sforzi e fatiche, allo scopo
di temprare il corpo e lo spirito. Tra gli esercizi dei tirones figuravano
le marce, le corse, il salto, il nuoto, l’esercitarsi con spada e scudo,
il colpire di punta e non di taglio, il maneggiare le armi, lanciare aste
e giavellotti, tirare d’arco, usare la fionda, scagliare palle di piombo,
montare a cavallo, portare pesi, fortificare l’accampamento e formare
la linea di battaglia.
I tirones erano selezionati in base al paese d’origine, all’età , alla statura,
all’aspetto, alla loro occupazione, nonché al loro status di abitanti
nelle città o nei borghi rurali. In età imperiale si usava anche impri-
Il Poggio Tirone
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