Luoghi della pesca - Emilia Romagna Turismo
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RICCIONE<br />
L’Ottocento poi fu un secolo decisivo per lo sviluppo di Riccione e ne segnò<br />
profondamente l’urbanistica. Nel 1880, infatti, il conte Giacinto Martinelli disegnò<br />
il primo piano regolatore <strong>della</strong> cittadina, predisponendo una sorta di scacchiera<br />
di villini immersi nel verde. Successivamente tra la fine dell’Ottocento e<br />
l’inizio del Novecento la signora Maria Boorman Wheeler, vedova del medico<br />
Giovanni Ceccarini (alla quale famiglia è dedicato il famosissimo viale centrale<br />
<strong>della</strong> città), arricchì la località con importanti opere di beneficenza, dall’ospedale<br />
al giardino dell’infanzia. Anticipò inoltre per il Comune di Rimini, al quale<br />
Riccione rimase accorpato fino al 1922, la somma necessaria per la costruzione<br />
del porto nel 1897.<br />
Il miglioramento estetico ed architettonico <strong>della</strong> città andò di pari passo con una<br />
rinnovata intraprendenza. La vita intorno al porto rifiorì e si intensificò: brulicante<br />
di attività, Riccione divenne nei primi decenni del Novecento il più importante<br />
centro dell’Adriatico per la <strong>pesca</strong> delle vongole (Chamelea gallina); tale sviluppo<br />
portò alla costruzione <strong>della</strong> darsena nel 1939.<br />
Attualmente il porto, principalmente turistico, ospita una trentina di imbarcazioni<br />
(soprattutto catamarani per via del basso fondale) dedite alla <strong>pesca</strong> con<br />
attrezzi da posta.<br />
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