04.01.2015 Views

Luoghi della pesca - Emilia Romagna Turismo

Luoghi della pesca - Emilia Romagna Turismo

Luoghi della pesca - Emilia Romagna Turismo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

GORO<br />

vate a perdita d’occhio. Nato come<br />

centro doganale di confine, di grande<br />

importanza strategica per il suo porto<br />

commerciale, l’abitato del ‘700 era<br />

composto da un insieme di casoni da<br />

<strong>pesca</strong> fatti di canna, destinati ad attività<br />

ittiche e al rifugio dei <strong>pesca</strong>tori. L’area<br />

portuale era anticamente quella<br />

<strong>della</strong> foce del Po dell’antico ramo Gaurus,<br />

da cui la cittadina deriva il nome.<br />

Il passaggio da porto mercantile di<br />

transito a porto peschereccio determinò,<br />

però, un trasferimento <strong>della</strong> zona<br />

portuale nell’area interna <strong>della</strong> Sacca<br />

di Goro. La <strong>pesca</strong>, praticata in un primo<br />

momento principalmente nelle ex valli, nella Sacca di Goro e di Scardovari e nelle<br />

varie bocche del Po, diviene così nell’800 e ancora di più nel ‘900 l’attività prevalente<br />

del paese, fino a trasformare questa marineria in una delle più importanti dell’Alto<br />

Adriatico. Oggi la <strong>pesca</strong> è al primo posto nell’economia locale, con una percentuale<br />

di occupazione nel settore di circa il 65%. Delle centinaia di imbarcazioni<br />

pescherecce che popolano ed animano il porto, circa la metà sono dedite ad attività<br />

di molluschicoltura: sia mitilicoltura, nella laguna <strong>della</strong> Sacca (riconosciuta nel 1981<br />

zona umida di importanza internazionale per la convenzione di Ramsar) ed in mare<br />

aperto; sia venericoltura, con aree predisposte per la semina e l’ingrasso <strong>della</strong> vongola<br />

verace. Ad esclusiva vocazione marinara è anche la vicina Gorino, pittoresco e<br />

colorato borgo di <strong>pesca</strong>tori con le case allineate lungo l’argine del Po ed una lingua<br />

di terra, Gorino Faro, che si protende in mare, raggiungibile solo per via d’acqua: vero<br />

luogo dell’anima, “finis terrae” dal fascino selvaggio e infinito per chi ha l’animo di<br />

raggiungerlo e di trascorrervi qualche ora. Attraverso le strade e i vicoli di Goro e Gorino<br />

è possibile fare straordinarie passeggiate immersi nella ricchezza di un borgo<br />

marinaro pressoché intatto, a contatto con un mondo ancora basato sull’artigianato<br />

e sui mestieri <strong>della</strong> tradizione. A questo indiscutibile richiamo di carattere umano si<br />

aggiunge poi la suggestione dell’ambiente naturale: nei dintorni di Goro non mancano<br />

itinerari naturalistici degni di nota, quale il percorso sull’argine del Po di Goro fino<br />

all’antico faro, la “Lanterna Vecchia”, che un tempo illuminava la via ai marinai e che<br />

ora apre davanti a sé un paesaggio pieno di fascino. Passeggiando per le vie <strong>della</strong><br />

marineria si può arrivare al mercato ittico all’ingrosso, dove avviene la vendita “ad<br />

orecchio”, tipologia unica in regione, che si svolge sussurrando al responsabile <strong>della</strong><br />

contrattazione la proposta del prezzo di acquisto, e si può proseguire per i cantieri<br />

navali fino al centro del paese.<br />

pag 9t

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!