per garantire il diritto di voto agli italiani che vivono all’estero. Nella missiva inviatagli puntualizzammo che il Codice della Navigazione assegna al Comandante, fra gli altri, anche i compiti di Ufficiale di Stato Civile e di Polizia Giudiziaria, e che è lo stesso, per le prescrizioni di legge sui documenti di bordo, è responsabile dei contatti con le Autorità Consolari, laddove presenti: considerazioni che ci sembravano e ci sembrano utili per affidare al Comandante un’eventuale responsabilità del voto dell’equipaggio. Malgrado le rassicurazioni ottenute, il problema non fu risolto e, come è noto, la legge propugnata da Tremaglia fu decisiva – negativamente per la sua coalizione – nelle elezioni del 2006. Chissà come sarebbe andata a finire, considerate le modeste differenze nel computo elettorale, se i 20 mila marittimi aventi diritto fossero stati ammessi al voto..”. Ancora oggi la domanda retorica di Nobile non avrebbe una risposta, ma la questione resta aperta. “Torneremo a dare battaglia, perché non importa se nel tempo è diminuito il numero dei marittimi italiani (e su questo occorrerebbe più che una parentesi per individuare responsabili e correttivi). Si tratta di un diritto incontestabile e ci daremo da fare perché venga riconosciuto. Nelle condizioni dell’Italia ci sono solo i marittimi di Filippine, India, Indonesia e Taiwan; nel resto del mondo il voto dei marinai viene espresso o per posta o per delega”. Andrea Moizo Fronte aperto anche sull’amianto Altra pluriennale battaglia di Nobile è quella per il riconoscimento ai marittimi dei benefici previdenziali spettanti ai lavoratori esposti ad amianto (<strong>Porto</strong>&Diporto luglio 2009). Hanno sortito effetti interessanti le recenti pressioni esercitate dal presidente del sindacato Antonino Nobile su alcuni esponenti dei diversi schieramenti politici interessati alla materia. A fine gennaio 2010 la commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha condiviso la richiesta del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando a favore dei lavoratori marittimi esposti all’amianto, valutando positivamente l’emendamento predisposto per la modifica dell’art. 3, comma 3, del DM 16179/20<strong>04</strong>, con la previsione che per i lavoratori marittimi l’estratto matricolare rilasciato dalla capitaneria di porto sostituisca il curriculum lavorativo. Un mese dopo, il presidente della Conferenza Vasco Errani ha sottoposto la problematica a Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. E mentre l’IPSEMA, con una circolare emanata negli stessi giorni, dava indicazioni alle proprie Sedi Compartimentali per l’istruttoria di quelle domande che, sulla base della normativa vigente, risultano procedibili, in quanto munite di curriculum o di documento sostitutivo (una parte minimale del totale), lo stesso Sacconi confermava, rispondendo ad una interrogazione parlamentare della deputata PD Sesa Amici, “la disponibilità ad approfondire, nelle sedi più opportune, con tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti, i profili di criticità, ancora concretamente sussistenti, relativi alla questione sollecitata”. Nel frattempo il cosiddetto “decreto milleproroghe” ha fissato al 30 giugno 2010 il termine entro il quale è possibile per il lavoratore presentare il curriculum professionale necessario per la definizione della procedura in materia di benefici previdenziali per lavoratori esposti all’amianto, ma il Governo, a fine febbraio, ha rispettivamente “accettato” e “accolto come raccomandazione” due ordini del giorno presentati dalla deputata UDC Gabriella Mondello e dal collega PD Ettore Rosato, in cui si invitava il Governo “a interrompere il pluriennale e inaccettabile perpetuarsi di una ingiustizia evidente, attraverso una ulteriore e auspicabilmente definitiva circolare esplicativa del decreto 27 ottobre 20<strong>04</strong>, che consenta a tutti i lavoratori marittimi di sostituire quanto previsto dell’articolo 3 comma 3 dello stesso con l’estratto matricolare rilasciato dalle Capitanerie di <strong>Porto</strong> o dalle competenti Direzioni del Lavoro provinciali”. Conclusosi il periodo elettorale, Nobile assicura di “essere pronto a tornare all’attacco in tutte le sedi istituzionali utili allo scopo”. An.Mo. Consulates and as such could take responsibility for voting. Despite assurances obtained nothing was resolved up to the time of another change of government at the 2006 election. Today the question is still open “we will return to the battle despite there being less men at sea today. We are speaking about an incontestable right which we are determined to have recognised. Only sailors from the Philippines, India, Indonesia and Taiwan are in the same position as the Italians. In all other countries sailors vote by post or delegate. THE FRONT HAS OPENED ON ASBESTOS Antonino Nobile’s other long lasting battle regards the rights of sailors to social security benefit when exposed to asbestos (<strong>Porto</strong>&Diporto July 2009). Recent pressure by Mr. Nobile has produced interesting results. At the end of January 2010 the Health Commission of the Regions agreed to the request by Claudio Burlando president of the Liguria Region regarding sailors exposed to asbestos to have accepted a harbour master certificate as proof of employment. One month later the Health commission president Vasco Errani put the problem to Maurizio Sacconi, Minister of Work and Social Policies. At the same time IPSEMA gave instructions to its offices confirming that the documentation was acceptable, Sacconi confirmed to a parliamentary question ”the availability to examine in the right place with all the institutions involved, its urgency and the evidence. In the meantime the decree with a thousand postponements” has fixed June 30 as the day for workers to present documentation but at the end of February the government accepted two orders of the day from MPs Gabriella Mondello and Ettore Rosato inviting the Government “to interrupt the many years-long and unacceptable evident injustice by issuing a definitive circular permitting acceptance of the harbour master’s certificate. Mr. Nobile assures that once the election period is over he will be “ready to return to the attack in all relevant institutions”. 44 - <strong>aprile</strong> 2010
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