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04_aprile - Porto & diporto

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mento, anche se si rivolgono ad un pubblico preselezionato,<br />

quando non di addetti ai lavori. I quotidiani, per lo<br />

più, relegano la sicurezza stradale alla cronaca locale. La<br />

grande scommessa è la televisione che però è orientata<br />

dall’industria automobilistica, primo inserzionista pubblicitario.<br />

Ancora forse la sicurezza stradale non è legata ad<br />

argomenti di approfondimento sociale come la sicurezza<br />

sul lavoro, ad esempio o la salute. Anche in questo senso<br />

però c’è qualche segnale, a cominciare dalla trasmissione<br />

Report che proprio nel mese di marzo ha dedicato spazio<br />

al tema dei controlli su strada.<br />

Purtroppo non è ancora ritenuta un argomento forte a<br />

livello elettorale. Nel momento in cui entrerà nelle agende<br />

dei candidati elettorali, diventerà<br />

un argomento di attualità,<br />

come la sicurezza in questi ultimi<br />

anni, intesa però nel senso<br />

di security. Eppure nelle nostre<br />

città è più facile morire in bicicletta<br />

o attraversando sulle strisce<br />

pedonali che per aggressioni<br />

alla persona.<br />

Come è cambiato negli<br />

anni lo stile della comunicazione<br />

E’ appropriato<br />

Sta cambiando lo stile ma la<br />

strada è ancora lunga. Nella<br />

presentazione al mio saggio<br />

ho voluto proiettare uno spot<br />

realizzato in Inghilterra, per<br />

altro diversi anni fa, dall’agenzia<br />

di pubblicità inglese del<br />

Gruppo BBDO per il Ministero<br />

dei Trasporti inglese, dove pur<br />

con un effetto molto delicato<br />

passano emozioni. Il mondo<br />

anglosassone sia quando sceglie<br />

di puntare sui sentimenti,<br />

sia quando punta all’effetto<br />

splatter, colpendo allo stomaco, provoca una reazione. La<br />

nostra comunicazione è ancora un po’ ingessata, generalista,<br />

troppo e solo orientata ai giovani. Non si è emancipata<br />

dal marketing di prodotto per diventare cinema che<br />

quando è d’autore anche se racconta la cruda realtà deve<br />

volare con l’immaginazione, non essere un documentario.<br />

Soprattutto mostrare, non raccontare con parole.<br />

Qualcosa si muove a livello istituzionale con la campagna<br />

“Sulla Buona Strada” del Ministero dei Trasporti, dove<br />

c’è il tentativo di realizzare un dialogo con i cittadini che<br />

rappresenta la nuova linea della pubblicità. Sulla stessa<br />

onda, anche il nuovo palinsesto di Isoradio, presentato il<br />

31 marzo scorso, punta a un effetto frizzante che diventa<br />

musica e spettacolo.<br />

Come nasce l’idea di scrivere il saggio Con quale<br />

obiettivo<br />

L’idea mi è stata proposta dall’Editore e mi è sembrata<br />

una sfida da cogliere per poter riunire e ripensare la mia<br />

esperienza di anni nella sicurezza stradale. L’idea che mi<br />

ha guidata è di mantenere il tono di una conversazione,<br />

non quella di scrivere un saggio, né tanto meno un manuale<br />

anche perché considero questo lavoro solo una<br />

tappa di un percorso. Cercando di mettere insieme testimonianze<br />

variegate, a 360, gradi ho cercato di restituire<br />

una fotografia dello scenario che si muove intorno al mondo<br />

della sicurezza stradale e di far emergere nuovi spunti<br />

per continuare. Penso che il prossimo viaggio potrebbe<br />

avere come orizzonte l’Europa e la sfida a passare dall’efficienza<br />

all’efficacia nella comunicazione declinandola<br />

maggiormente nelle agende politiche degli amministratori<br />

del territorio.<br />

Qual è il ruolo svolto dall’ACI nel promuovere la<br />

sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla sicurezza<br />

E’ un ruolo centrale per la veste istituzionale e per il<br />

forte radicamento sul territorio che stabilisce una buona<br />

familiarità con tutti i livelli di utenti della strada. Ad oggi è<br />

forse l’autore dell’iniziativa più significativa che c’è stata in<br />

Italia, rappresentata dal Salone<br />

Internazionale per la Sicurezza<br />

Stradale, una manifestazione<br />

che per anni è stata il punto<br />

di raccordo sull’argomento, riunendo<br />

il mondo dell’impresa<br />

con quello della politica, della<br />

comunicazione e delle istituzioni.<br />

Parallelamente l’ACI svolge<br />

una serie di attività, oltre ad<br />

organizzare alcune occasioni<br />

privilegiate di dibattito, come la<br />

Conferenza del traffico ad Ottobre,<br />

in grado di parlare in modo<br />

mirato ai diversi utenti. Al momento,<br />

inoltre sta puntando a<br />

potenziare l’infomobilità come<br />

servizio per la mobilità funzionale<br />

anche alla sicurezza.<br />

Qual è l’atteggiamento dei<br />

giovani rispetto alla campagne<br />

sulla sicurezza stradale<br />

Sono effetti difficili da misurare.<br />

Sembra che l’effetto ‘pugno<br />

nello stomaco’ o ‘predica’<br />

irriti, per ragioni diverse; mentre<br />

funziona il coinvolgimento diretto, è premiante. Questo<br />

avviene perché il ragazzo viene sensibilizzato e motivato<br />

in una scelta della quale è protagonista. Bisogna invitare<br />

ad emulare un comportamento non ordinarlo. Per questa<br />

ragione i testimonial vincenti sono quelli giovani, famosi,<br />

sportivi o di successo. Un’altra dimensione che si fa strada<br />

è il gioco, attraverso video giochi ad hoc che invece che<br />

alla violenza invitano alla prudenza legandola al successo<br />

di un percorso. Anche Bob, il guidatore designato, colui<br />

che non beve per poter riaccompagnare gli altri a casa,<br />

sta cominciando a funzionare. In paesi come la Germania<br />

ha dato ottimi risultati e in Italia grazie all’attività del SILB,<br />

il Sindacato Italiano Locali da Ballo, con la complicità delle<br />

discoteche si sta affermando. Naturalmente in questo<br />

caso l’efficacia è stata raggiunta grazie ad un incentivo<br />

economico (chi non bene alcolici entra gratis in discoteca<br />

e gli viene offerto da bere alcol free) e un’azione di contenimento<br />

con controlli fuori dai locali.<br />

Un consiglio per chi si mette in strada<br />

Parafrasando le parole del pilota Ferrari, Giancarlo<br />

Fisichella, testimonial per la sicurezza stradale, che ha<br />

firmato la postfazione del mio libro, direi che in pista si<br />

vince se si arriva prima, mentre sulla strada se si arriva<br />

al traguardo.<br />

Patrizia Lupi<br />

72 - <strong>aprile</strong> 2010

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