04_aprile - Porto & diporto
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armamento mareforum / porto&<strong>diporto</strong><br />
Mare Forum e mercati<br />
le grandi sfide<br />
di Giuseppe Bottiglieri<br />
Mare Forum un anno dopo. La grande manifestazione<br />
dello shipping mondiale ritorna, questa volta a<br />
Roma, ma in uno scenario presumibilmente diverso<br />
da quello lasciato lo scorso anno a Sorrento: segnali<br />
incoraggianti, capacità di reggere la crisi e di supportare<br />
gli investimenti programmati, sono i temi che il Chairman<br />
dell’evento, Giuseppe Bottiglieri, anticipa in questa intervista.<br />
Mare Forum ritorna a Roma, perchè<br />
Ritorna a Roma dove è iniziata per la prima volta in Italia<br />
sei anni fa. Si è scelto Roma per premiare anche i nuovi<br />
vertici Confitarma, sempre vicina alla manifestazione;<br />
in questi anni gli scenari si sono evoluti freneticamente e<br />
devo dire che ogni volta Mare Forum ha sempre indovinato<br />
i temi, portando anche un poco di fortuna, come lo scorso<br />
anno quando a conclusione dei lavori si preannunciava una<br />
prossima fine della crisi, almeno nel settore dry. Poi novità<br />
di quest’anno, oltre ai settori tankers e dry cargo, saranno<br />
della partita anche i containers e i pax, monitorando questi<br />
comparti per poter prevedere anche le loro prossime evoluzioni<br />
sui mercati mondiali.<br />
Ecco, parliamo del mercato. E’ possibile fare un raffronto<br />
con la crisi di un anno fa<br />
Dopo un anno sono cambiate tante cose: oggi possiamo<br />
dire che il peggio è passato, almeno nel settore dry cargo la<br />
crisi non è più tale grazie alla Cina e all’India, le due nazioni<br />
che hanno movimentato molti carichi sulle materie prime.<br />
Per quanto riguarda il settore delle tankers, invece, il grezzo<br />
risente ancora di questa crisi, perchè i prodotti petroliferi<br />
si trasportano nella maggior parte dei casi verso gli Stati<br />
Uniti e l’Europa che sono le due aree del mondo dove la<br />
crisi si è fatta maggiormente sentire. Comunque, secondo<br />
me, anche in questo caso siamo ad una svolta, si vede la<br />
luce alla fine del tunnel e ci sono più probabilità di ripresa<br />
che di allungamento del periodo di crisi.<br />
Oggi, chi ha fatto le sue scelte investendo sul settore del<br />
dry cargo ha superato l’impatto del momento più negativo:<br />
ovviamente bisogna essere prudenti, ovvero non investire<br />
oltre le capacità di mercato.<br />
E’ la prudenza il fattore che ha premiato l’armamento<br />
italiano<br />
L’armamento italiano, fino a questo momento, è uscito<br />
indenne dalla “tempesta”. Gli investimenti sono stati oculati,<br />
ad esempio la nostra compagnia ha puntato molto sulla<br />
competitività e sulla lungimiranza tecnica delle unità ordinate.<br />
Ordinare dieci navi in un solo colpo e pensare al futuro<br />
di queste navi all’inizio è stata molto dura perchè ci si<br />
interrogava su questo nuovo segmento di mercato, poi alla<br />
fine ha sfondato ed abbiamo visto che queste navi stan-<br />
6 - <strong>aprile</strong> 2010