04_aprile - Porto & diporto
04_aprile - Porto & diporto
04_aprile - Porto & diporto
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
olo e Vittorio Taviani, mentre in<br />
L’albero di Guernica, di Ferdinando<br />
Arrabal, i Sassi diventano la<br />
cittadina della Castiglia dove l’albero<br />
è l’unica cosa che si salva<br />
dai bombardamenti nazisti. E luogo<br />
delle vicende umane in Cristo<br />
si è fermato a Eboli, di Francesco<br />
Rosi, sono i calanchi attorno al paese<br />
fantasma di Craco, con le sue<br />
case strette, le stradine a picco,<br />
dominata da una torre normanna e<br />
da un castello che rappresentano,<br />
per dirla con Rocco Scotellaro, il<br />
set “del più passionale e crudele<br />
memoriale dei nostri paesi”.<br />
E’ ancora il paesaggio, il Vulture,<br />
all’alba del nuovo millennio ad<br />
incantare Gabriele Salvatores che<br />
ambienta in quei luoghi Io non ho<br />
paura, uno dei suoi film più riusciti.<br />
Ma è con La passione di Cristo<br />
(20<strong>04</strong>) di Mel Gibson e The Nativity<br />
Story (2006) di<br />
Catherine<br />
Hardwicke che Matera ed i suoi<br />
Sassi mostra tutta la sua magnificenza.<br />
“La prima volta che ho visto<br />
Matera ho perso la testa perché<br />
era semplicemente perfetta. L’architettura<br />
della città, le rocce, il<br />
paesaggio circostante ci hanno<br />
fornito uno sfondo eccezionale”,<br />
dichiarava Gibson ai cronisti durante<br />
le riprese.<br />
Dal grande schermo spazi e luoghi<br />
svelavano tutta la loro grandiosità<br />
lasciando incantati gli occhi e<br />
commosso i cuori.<br />
E come il regista australiano, anche<br />
la Hardwicke sceglie Craco,<br />
come set cinematografico, il luogo<br />
senza tempo, il colle dove Giuda<br />
sotto lo sguardo del diavolo decide<br />
di impiccarsi.<br />
Il paese distrutto da una terribile<br />
frana che ne aveva segnato<br />
l’eterna<br />
fine ritornava a<br />
vivere, almeno sul set cinematografico.<br />
Ecco che visitare la Basilicata<br />
significa immergersi in un viaggio<br />
dentro il cinema, scoprire nuovi<br />
teatri di posa, con scenografie<br />
sempre diverse.<br />
Un viaggio su un set senza confini<br />
fatto di terre brulle e desertiche.<br />
Quelle stesse che indussero Carlo<br />
Levi, pur non essendo lucano,<br />
a far riposare per sempre le sue<br />
spoglie fra quelle<br />
lande impastate<br />
di sole e<br />
d’argilla.<br />
Eduardo<br />
Cagnazzi<br />
70 - <strong>aprile</strong> 2010