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Criteri e procedure - Comune di Desenzano del Garda

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– 42 – Bollettino Ufficiale<br />

Serie Or<strong>di</strong>naria n. 2 - Venerdì 13 gennaio 2012<br />

- la seconda parte, de<strong>di</strong>cata alla mobilità dolce e alla valorizzazione paesaggistica <strong>del</strong>la rete stradale esistente, si riferisce in<br />

particolare ai tracciati viari storici e alla viabilità <strong>di</strong> fruizione panoramica e ambientale.<br />

Le tre tipologie <strong>di</strong> tracciato richiamate, rete fondamentale, rete viaria storica e viabilità <strong>di</strong> fruizione panoramica e ambientale,<br />

possono talvolta convivere, interessando le medesime tratte stradali, si trovano comunque sempre a <strong>di</strong>alogare tra loro in quello che<br />

possiamo definire il sistema <strong>del</strong>le reti <strong>del</strong>la mobilità lombarda.<br />

La sud<strong>di</strong>visione schematica <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse tipologie non vuole quin<strong>di</strong> essere occasione <strong>di</strong> separazione degli aspetti che riguardano<br />

l’attenta progettazione e valorizzazione paesaggistica <strong>del</strong>le une o <strong>del</strong>le altre, quanto piuttosto una modalità <strong>di</strong> evidenziazione <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>fferenti opportunità che si offrono, partendo dall’azione sulle une o sulle altre, per contribuire al miglioramento paesaggistico <strong>del</strong><br />

sistema regionale <strong>del</strong>la mobilità e dei nostri contesti <strong>di</strong> vita.<br />

Assumere le “linee guida” soprarichiamate quale parte dei presenti criteri regionali, rappresenta un contributo specifico per<br />

la pianificazione e progettazione <strong>del</strong>le infrastrutture <strong>del</strong>la mobilità che completa il Piano Paesaggistico Regionale, nel suo ruolo<br />

strategico <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong>le azioni dei <strong>di</strong>versi attori regionali e si affianca, sulla tematica specifica, ai documenti <strong>di</strong> criteri e in<strong>di</strong>rizzi<br />

regionali relativi ai contenuti paesaggistici <strong>del</strong>la pianificazione provinciale e comunale, alle “Linee guida per l’esame paesistico dei<br />

progetti” <strong>di</strong> cui alla d.g.r. 8 novembre 2002, n. VII/11045 ed ai criteri <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong>le infrastrutture <strong>del</strong>la mobilità in attuazione <strong>del</strong>la<br />

l.r. n. 12/2005 e s.m.i..<br />

Va altresì evidenziato il quadro <strong>di</strong> riferimento conoscitivo, tanto <strong>di</strong> tipo generale che specifico, illustrato nelle linee guida che<br />

costituisce un utile riferimento operativo su <strong>procedure</strong>, definizioni normative e possibili modalità <strong>di</strong> migliore impostazione e restituzione<br />

<strong>del</strong>le scelte progettuali .<br />

In particolare, per gli specifici contenuti, vanno richiamati gli in<strong>di</strong>rizzi e criteri per “L’attenta progettazione paesaggistica <strong>del</strong>la<br />

rete <strong>di</strong> grande comunicazione” (parte prima <strong>del</strong>le linee guida) che contengono:<br />

- in<strong>di</strong>rizzi generali per l’inserimento paesaggistico;<br />

- elementi quali opere d’arte (ponti, cavalcavia, sovrappassi, viadotti, gallerie, intersezioni a livelli sfalsati, a raso, rotatorie,<br />

muri <strong>di</strong> sostegno, opere <strong>di</strong> protezione contro le valanghe e la caduta <strong>di</strong> massi, scarpate e <strong>di</strong>spositivi per la fauna selvatica),<br />

equipaggiamento verde, elementi <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> arredo (barriere stradali <strong>di</strong> sicurezza, antirumore, <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> ritenuta,<br />

recinzioni, cigli stradali e elementi lineari minori, illuminazione e segnaletica), aree <strong>di</strong> sosta e <strong>di</strong> servizio, cantieri e cautele<br />

particolari per la tutela dei beni culturali, archeologici, ambientali, agricoli e <strong>del</strong> patrimonio storico militare.<br />

Mentre, relativamente agli “Elementi guida per l’attenta progettazione <strong>del</strong>la mobilità dolce e la valorizzazione paesaggistica<br />

<strong>del</strong>la rete stradale esistente” (parte seconda <strong>del</strong>le linee guida), vanno adeguatamente tenuti in considerazione i seguenti elementi:<br />

- viabilità storica (definizione, modalità <strong>di</strong> tutela e valorizzazione, azioni e misure <strong>di</strong> restauro e anche in riferimento agli interventi<br />

<strong>di</strong> valorizzazione);<br />

- viabilità <strong>di</strong> fruizione panoramica e paesaggistica (prerogative <strong>del</strong>la panoramicità, strade paesaggio, in<strong>di</strong>cazioni per la<br />

riqualificazione <strong>del</strong>le strade aventi possibili funzione paesaggistica, interventi sull’infrastruttura e sul contesto, aspetti positivi<br />

e negativi);<br />

- rete <strong>di</strong> mobilità dolce e «tracciati guida paesaggistici» (definizione, requisiti, normativa <strong>di</strong> riferimento e atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo,<br />

in<strong>di</strong>cazioni ulteriori sui temi <strong>del</strong>la ciclabilità, pedonalità ed escursionismo, percorsi stradali <strong>di</strong>smessi, arginali e lungo i corsi<br />

d’acqua, <strong>del</strong>le ferrovie secondarie e <strong>di</strong>smesse).<br />

4.13.2 - Ferrovie e corridoi infrastrutturali<br />

L’elemento più significativo che caratterizza la presenza nel territorio <strong>del</strong>le ferrovie e dei corridoi infrastrutturali, in cui ferrovie e<br />

strade sono poste in affiancamento per ridurre il consumo <strong>del</strong> suolo e gli impatti ambientali in affiancamento, sono barriere per la<br />

mitigazione <strong>del</strong> rumore.<br />

Questi elementi oltre a connotare la presenza <strong>del</strong>le infrastrutture dall’esterno, in alcuni casi ponendosi come una cesura visiva<br />

continua, costituiscono anche un impe<strong>di</strong>mento per la fruizione <strong>del</strong> paesaggio e dei territori attraversati da parte degli utenti <strong>del</strong>le<br />

infrastrutture stesse.<br />

E’ innanzitutto necessario che, nella scelta <strong>del</strong>le tipologie <strong>di</strong> barriere fonoassorbenti, gli aspetti paesaggistici e il mantenimento<br />

<strong>del</strong>l’illuminazione naturale e <strong>del</strong>l’aerazione, vengano coniugati con le esigenze <strong>di</strong> rispetto <strong>del</strong>la normativa sulla mitigazione <strong>del</strong> rumore.<br />

Si possono in<strong>di</strong>cativamente <strong>di</strong>stinguere due principali ambiti <strong>di</strong> inserimento <strong>del</strong>le barriere, con caratteristiche ed esigenze<br />

completamente <strong>di</strong>verse: gli ambiti extraurbani e l’attraversamento <strong>di</strong> centri storici.<br />

Nel primo caso la presenza <strong>di</strong> barriere può presentare <strong>del</strong>le <strong>di</strong>scontinuità per assenza <strong>di</strong> ricettori <strong>di</strong> rumore e, in generale, si<br />

può contare su una maggiore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazi a ridosso <strong>del</strong>le barriere stesse; è <strong>di</strong> conseguenza possibile armonizzarle con il<br />

paesaggio circostante me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> pannelli trasparenti, mitigazioni a verde anche su aree abbastanza estese e utilizzo <strong>di</strong><br />

colori idonei.<br />

Nel caso <strong>di</strong> attraversamento <strong>di</strong> centri storici spesso le barriere si configurano come un elemento continuo, <strong>di</strong> altezza considerevole<br />

e a ridosso <strong>di</strong> abitazioni anche molto vicine alla linea ferroviaria.<br />

In questi casi, oltre a ricorrere preferibilmente a tipologie <strong>di</strong> elementi con ridotto ingombro in pianta dove la <strong>di</strong>stanza dalle<br />

abitazioni è molto ridotta, è necessario che siano stu<strong>di</strong>ati in dettaglio gli effetti <strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>le barriere sulla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> luce<br />

<strong>di</strong>urna e aerazione per gli e<strong>di</strong>fici con affaccio verso la linea, in particolare per i locali situati ai piani bassi.<br />

Sarò necessario prevedere il maggior numero possibile <strong>di</strong> elementi trasparenti compatibilmente con il mantenimento<br />

<strong>del</strong>l’efficacia acustica, tali elementi dovranno essere posizionati prioritariamente in corrispondenza degli affacci per limitare al<br />

massimo la riduzione <strong>di</strong> luce.<br />

Laddove possibile, in relazione agli spazi <strong>di</strong>sponibili, sarà opportuno prevedere mitigazioni a verde <strong>del</strong>le barriere, anche tramite<br />

grigliati per rampicanti.<br />

Le tipologie, colorazioni, texture degli elementi dovranno essere stu<strong>di</strong>ati in funzione <strong>del</strong>le caratteristiche specifiche <strong>del</strong> contesto<br />

urbano attraversato, prestando una adeguata attenzione agli aspetti significativi e connotativi <strong>del</strong> contesto paesaggistico interessato.<br />

Non esiste una sola tipologia <strong>di</strong> barriera antirumore “adeguata” a qualsiasi contesto ma esiste uno specifico contesto nel quale<br />

l’inserimento <strong>del</strong>le barriere deve essere accuratamente progettato.<br />

4.14 – Grande <strong>di</strong>stribuzione e logistica<br />

L’approccio metodologico al tema non può prescindere, rispetto al tema <strong>del</strong>la grande <strong>di</strong>stribuzione e <strong>del</strong>la logistica, dalla<br />

considerazione che il paesaggio, in quella <strong>di</strong>mensione propria <strong>del</strong>la Convenzione Europea <strong>del</strong> Paesaggio, non è un tutto in<strong>di</strong>fferenziato<br />

che può accogliere, senza contraccolpi, qualsiasi intervento.<br />

Nel rispetto <strong>di</strong> questo approccio metodologico, la realizzazione <strong>di</strong> centri commerciali <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>stribuzione e <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti per

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