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Criteri e procedure - Comune di Desenzano del Garda

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Bollettino Ufficiale<br />

– 93 –<br />

Serie Or<strong>di</strong>naria n. 2 - Venerdì 13 gennaio 2012<br />

rurale (e<strong>di</strong>fici compatti extra urbani facilmente riconoscibili sia nella fascia alpina sia in quella collinare o <strong>di</strong> pianura), costituendo il<br />

nucleo <strong>di</strong> formazione originaria <strong>di</strong> quartieri o isolati citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> borgate, villaggi, nuclei isolati e cascinali<br />

Sono presenti in tutte le fasce tipiche <strong>del</strong> territorio lombardo con <strong>di</strong>verse forme e modalità ma spesso sono <strong>di</strong>fficili da decifrare nello<br />

sviluppo e<strong>di</strong>lizio successivo in quanto inglobati entro accrescimenti ed aggiunte <strong>di</strong> corpi <strong>di</strong> fabbrica complementari o ad<strong>di</strong>rittura resi<br />

irriconoscibili da rifusioni, con trasferimento <strong>del</strong>la successione dei vani da verticale ad orizzontale.<br />

La casa a torre posta in declivio, spesso, presenta la linea <strong>di</strong> colmo perpen<strong>di</strong>colare alle curve <strong>di</strong> livello.<br />

Questi tipi non evono essere confusi con le torri a carattere militare<br />

MODALITA’ DELLE TRASFORMAZIONI<br />

Elementi <strong>di</strong> vulnerabilità e <strong>di</strong> rischio<br />

Inglobamenti e ampliamenti.<br />

Categorie compatibili<strong>di</strong> trasformazione<br />

• Opere che mantengano la tra<strong>di</strong>zionale tecnologia costruttiva e le caratteristiche principali <strong>di</strong> questo tipo e<strong>di</strong>lizio: volume compatto,<br />

forma e volume <strong>del</strong>la pianta, <strong>di</strong>sposizione dei locali, posizione e forma <strong>del</strong>le aperture.<br />

2.4.5 Settore antropico - Tipi e<strong>di</strong>lizi<br />

EDIFICI MONOFAMILIARI ISOLATI<br />

DEFINIZIONE, CARATTERE PAESAGGISTICO E VALUTAZIONI PERCETTIVE<br />

Tipo caratterizzato dalla sua collocazione isolata nell’ambito <strong>del</strong> singolo lotto <strong>di</strong> proprietà. Tutti i fronti costituiscono degli affacci interni<br />

sud<strong>di</strong>visi secondo modalità consolidate influenzati dalla presenza o meno <strong>di</strong> un raccordo verticale fra i piani.<br />

Rappresentano una concezione <strong>del</strong>l’abitare che si sviluppa ampiamente in età industriale a partire dai primi decenni <strong>del</strong>l’ottocento,<br />

sia nella forma aulica <strong>del</strong>la villa borghese, con più o meno parco romantico, sia nel villino piccolo borghese poi esteso ad ogni ceto<br />

sociale nei tessuti <strong>di</strong> sviluppo <strong>del</strong>la città e dei centri minori. Nei primi decenni <strong>del</strong> XX secolo si registrarono formazioni <strong>di</strong> sistemi inse<strong>di</strong>ativi<br />

<strong>di</strong> villini monofamigliari, a volte contigui in sistemi a coppie, promossi sia nell’ambito <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>lizia economico-popolare sia da parte<br />

<strong>di</strong> enti e industrie come alloggi per i <strong>di</strong>pendenti.<br />

Gli elementi, isolati o in sistemi coerenti, sono speso impostati su maglie in<strong>di</strong>fferenziate e non hanno significativi punti <strong>di</strong> riferimento<br />

percettivo.<br />

MODALITA’ DELLE TRASFORMAZIONI<br />

Elementi <strong>di</strong> vulnerabilità e <strong>di</strong> rischio<br />

Ampliamenti notevoli e ristrutturazioni complete, spesso accompagnate da una cancellazione <strong>del</strong>l’impianto originale o <strong>di</strong> singoli<br />

elementi decorativi.<br />

Maggiore sensibilità per gli e<strong>di</strong>fici compresi in un sistema coerente anche stilisticamente.<br />

Categorie compatibili <strong>di</strong> trasformazione<br />

• Valutazione <strong>del</strong>la qualità e origine <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio: a) opere significative rispetto alle semplici reiterazioni <strong>di</strong> mo<strong>del</strong>li definiti dalla manualistica<br />

professionale b) progetti significativi <strong>di</strong> autori minori con forte ra<strong>di</strong>camento locale.<br />

• Quando l’ampliamento è preponderante valutare la possibilità <strong>di</strong> costituire una nuova coerenza architettonica.<br />

• Nei limiti previsti dalla normativa urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia, gli ampliamenti e i sopralzi non si devono porre come semplici aggiunte<br />

volumetriche, ma esprimere soluzioni formali congruenti alle caratteristiche compositive ed architettoniche <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio esistente.<br />

2.4.6 Settore antropico - Tipi e<strong>di</strong>lizi<br />

TIPI SPECIALISTICI e DI USO PUBBLICO<br />

DEFINIZIONE, CARATTERE PAESAGGISTICO E VALUTAZIONI PERCETTIVE<br />

Tutte quelle strutture e<strong>di</strong>lizie isolate con funzioni in origine <strong>di</strong> servizio al lavoro agricolo: mulini, frantoi, e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> posta, piccole strutture<br />

fortificate, e<strong>di</strong>fici produttivi preindustriali.<br />

Cappelle, cippi, piloni votivi <strong>del</strong>la devozione popolare:<br />

E<strong>di</strong>fici per il terziario amministrativo pubblico, chiese, scuole, palestre, caserme, carceri, ecc.<br />

MODALITA’ DELLE TRASFORMAZIONI<br />

Elementi <strong>di</strong> vulnerabilità e <strong>di</strong> rischio<br />

Per gli e<strong>di</strong>fici esistenti: manomissioni o restauri approssimativi e inconsapevoli <strong>del</strong>le tecniche idonee.<br />

Per i nuovi impianti: notevole impatto <strong>del</strong>le strutture e<strong>di</strong>lizie.<br />

Categorie compatibili <strong>di</strong> trasformazione<br />

• Per quanto concerne i tipi <strong>di</strong> questo genere, relativamente all’età preindustriale, nella quasi totalità dei casi vige, esplicitamente<br />

o implicitamente, il regime <strong>di</strong> vincolo espresso dalla legge 1089/1939 e pertanto la tutela è svolta dalle Soprintendenze ai Beni<br />

Ambientali e Architettonici, sia per quanto concerne le trasformazioni e<strong>di</strong>lizie inerenti al corpo <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio, sia per l’approvazione

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