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Criteri e procedure - Comune di Desenzano del Garda

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– 46 – Bollettino Ufficiale<br />

Serie Or<strong>di</strong>naria n. 2 - Venerdì 13 gennaio 2012<br />

- agli interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria, straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> consolidamento statico e <strong>di</strong> restauro conservativo che non alterino<br />

lo stato dei luoghi e l’aspetto esteriore degli e<strong>di</strong>fici;<br />

- agli interventi inerenti l’esercizio <strong>del</strong>l’attività agro-silvo-pastorale che non comportino alterazione permanente <strong>del</strong>lo stato<br />

dei luoghi con costruzioni e<strong>di</strong>lizie ed altre opere civili, e sempre che si tratti <strong>di</strong> attività ed opere che non alterino l’assetto<br />

idrogeologico <strong>del</strong> territorio;<br />

- al taglio colturale, la forestazione, la riforestazione, le opere <strong>di</strong> bonifica, antincen<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> conservazione da eseguirsi nei boschi<br />

e nelle foreste in<strong>di</strong>cati dall’articolo 142, comma 1, lettera g), purché previsti ed autorizzati in base alla normativa in materia.<br />

Per quanto riguarda la <strong>di</strong>sposizione relativa agli “interventi inerenti l’esercizio <strong>del</strong>l’attività agro-silvo-pastorale” si rinvia al paragrafo<br />

“4.12 – trasformazione dei boschi” per i necessari approfon<strong>di</strong>menti.<br />

5.1 – Proce<strong>di</strong>mento per il rilascio <strong>del</strong>l’autorizzazione paesaggistica<br />

Va richiamata l’attenzione sulle importanti e, per certi aspetti, pesanti novità procedurali stabilite dall’art. 146 <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce dei Beni<br />

Culturali e <strong>del</strong> paesaggio nel testo in vigore dal 1° gennaio 2010, nonché <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong> d.p.r. 139/2010 entrate in vigore il 10<br />

settembre 2010, laddove si stabilisce un potenziale sostanziale “svuotamento” <strong>del</strong> ruolo degli Enti locali che vengono, in qualche<br />

misura e tutti in<strong>di</strong>stintamente, esautorati da un parere vincolante che è attribuito alle Soprintendenze territorialmente competenti.<br />

Per l’espressione <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti paesaggistici sono attualmente vigenti due <strong>di</strong>stinte <strong>procedure</strong>:<br />

- una, in vigore dal 1° gennaio 2010, riguarda opere ed interventi soggetti alla procedura stabilita dall’art. 146 <strong>del</strong> D.Lgs.<br />

42/2004 (“procedura or<strong>di</strong>naria”);<br />

- l’altra, entrata in vigore il 10 settembre 2010, riguarda opere ed interventi <strong>di</strong> “lieve entità” soggetti alla cosiddetta “procedura<br />

semplificata” stabilita dal d.p.r. 139/2010.<br />

Il proce<strong>di</strong>mento si avvia a seguito <strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong>la domanda <strong>di</strong> autorizzazione paesaggistica da parte <strong>del</strong> soggetto<br />

avente titolo (ovvero il proprietario, il possessore o il detentore a qualunque titolo <strong>del</strong> bene tutelato).<br />

L’autorizzazione paesaggistica, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 146, comma 4 <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004 e <strong>del</strong>l’art. 82 <strong>del</strong>la legge regionale 11 marzo 2005,<br />

n. 12, vale per un periodo <strong>di</strong> cinque anni decorrenti dalla data <strong>di</strong> rilascio <strong>del</strong>la stessa.<br />

Vanno comunque segnalate alcune criticità generali che riguardano entrambe le <strong>procedure</strong>, che risultano connotate anche da<br />

aspetti che hanno generato confusione interpretativa.<br />

Per quanto riguarda la procedura “or<strong>di</strong>naria”:<br />

- i tempi si sono <strong>di</strong>latati (da 60 a 105 giorni) rispetto al previgente regime stabilito dall’art. 159 <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004;<br />

- si assiste ad una sorta <strong>di</strong> “svuotamento” <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>l’Ente locale<br />

Per quanto riguarda la procedura “semplificata”:<br />

- è stata introdotta la preliminare verifica <strong>del</strong>la conformità urbanistica<br />

- la procedura non è applicabile per alcune tipologie <strong>di</strong> interventi ed opere che ricadono in ambiti assoggettati a tutela ai<br />

sensi <strong>del</strong>l’art. 136, lettere c) e d) <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004;<br />

- è previsto l’ intervento <strong>del</strong> Soprintendente su <strong>di</strong>niego <strong>del</strong>l’Ente locale;<br />

- sono emerse alcune <strong>di</strong>fficoltà interpretative <strong>del</strong>l’allegato al d.p.r. 139/2010.<br />

Infine, in relazione al rapporto tra autorizzazione paesaggistica (“or<strong>di</strong>naria” o “semplificata”) e SCIA (Segnalazione Certificata<br />

<strong>di</strong> Inizio Attività), va precisato che, per interventi in ambito assoggettato a tutela paesaggistica ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs. n. 42/2004 che<br />

prevedano una mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>lo stato dei luoghi e <strong>del</strong>l’esteriore aspetto degli e<strong>di</strong>fici, alla SCIA deve essere allegato lo specifico<br />

provve<strong>di</strong>mento paesaggistico rilasciato dall’Ente preposto alla tutela: tale atto <strong>di</strong> assenso (autorizzazione paesaggistica) non può<br />

essere sostituito dalla SCIA.<br />

5.1.1 – Procedura “or<strong>di</strong>naria”<br />

La procedura, definita dall’art. 146 <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004 come mo<strong>di</strong>ficato dall’art. 4, comma 16 <strong>del</strong>la legge 106/2011, si articola nelle<br />

fasi <strong>di</strong> seguito illustrate.<br />

Il richiedente deve presentare una istanza <strong>di</strong> autorizzazione paesaggistica all’Ente competente (v. appen<strong>di</strong>ce A - punto 1),<br />

corredata dalla relazione paesaggistica e dagli elaborati progettuali in<strong>di</strong>cati nell’accordo sottoscritto il 4 agosto 2006 tra Direzione<br />

Regionale <strong>del</strong> Ministero e Regione Lombar<strong>di</strong>a (v. appen<strong>di</strong>ce A - punto 2) .<br />

L’Ente competente (v. art. 80 l.r. 12/2005) entro 40 giorni dalla ricezione <strong>del</strong>la domanda (cfr. art. 146, comma 7 come mo<strong>di</strong>ficato<br />

dall’art. 4, comma 16 legge 106/2011) deve svolgere una serie <strong>di</strong> attività verificando:<br />

- che sia necessaria l’autorizzazione paesaggistica (cfr. art. 149);<br />

- che la documentazione sia completa (v. accordo <strong>del</strong> 4 agosto 2006 sottoscritto tra Ministero e Regione Lombar<strong>di</strong>a)<br />

richiedendo eventuali integrazioni progettuali/documentali e svolgendo gli eventuali necessari accertamenti;<br />

- la compatibilità paesaggistica <strong>del</strong>l’intervento (coerenza con i criteri <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong> vincolo e con i piani paesaggistici).<br />

Il responsabile <strong>del</strong>l’istruttoria paesaggistica trasmette il progetto alla Commissione Paesaggio per acquisirne l’obbligatorio<br />

parere (art. 148, D.Lgs. 42/2004 - art. 81, l.r.12/2005). Tale parere deve essere adeguatamente argomentato e motivato.<br />

L’Ente competente dopo aver svolto le attività sopra in<strong>di</strong>cate trasmette alla Soprintendenza:<br />

- copia <strong>del</strong>l’istanza e la documentazione presentata dal richiedente;<br />

- il parere <strong>del</strong>la Commissione Paesaggio (che va inviato anche nel caso sia negativo);<br />

- una relazione tecnica illustrativa contenente anche la proposta <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>mento paesaggistico che, redatta dal<br />

responsabile <strong>del</strong>l’istruttoria paesaggistica, deve in<strong>di</strong>care se si propone l’approvazione, l’approvazione con prescrizione o il<br />

<strong>di</strong>niego <strong>del</strong> progetto presentato (v. appen<strong>di</strong>ce A - punto 3)<br />

Con la stessa nota viene comunicato al richiedente l’avvio <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento ai sensi <strong>del</strong>l’art. 146, comma 7 <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004.<br />

Entro 45 giorni dalla ricezione <strong>del</strong>la documentazione il Soprintendente (cfr. art. 146, comma 8 come mo<strong>di</strong>ficato dall’art. 4, comma<br />

16 legge 106/2011) esprime il proprio parere vincolante (art. 146, comma 5).<br />

Se il parere vincolante <strong>del</strong> Soprintendente è favorevole, o favorevole con prescrizioni, viene trasmesso all’Ente competente al<br />

rilascio <strong>del</strong>l’autorizzazione paesaggistica che, entro 20 giorni dal ricevimento <strong>del</strong> parere stesso, emette conforme provve<strong>di</strong>mento

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