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Criteri e procedure - Comune di Desenzano del Garda

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Bollettino Ufficiale<br />

– 7 –<br />

Serie Or<strong>di</strong>naria n. 2 - Venerdì 13 gennaio 2012<br />

quanto opportunità unica e non ripetibile <strong>di</strong> ricomposizione e <strong>di</strong> riassegnazione <strong>di</strong> significato ai luoghi che l’hanno perso; la tutela<br />

dei Siti Unesco, sulla base dei Piani <strong>di</strong> Gestione degli stessi, e dei Geositi <strong>di</strong> rilevanza regionale; la salvaguar<strong>di</strong>a e la valorizzazione dei<br />

Belvedere e <strong>del</strong>le visuali sensibili, la tutela e la valorizzazione <strong>del</strong>la viabilità storica e <strong>di</strong> quella <strong>di</strong> interesse paesaggistico.<br />

L’approccio integrato e <strong>di</strong>namico al paesaggio si coniuga con l’attenta lettura dei processi <strong>di</strong> trasformazione <strong>del</strong>lo stesso e<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> strumenti operativi e progettuali per la riqualificazione paesaggistica e il contenimento dei fenomeni <strong>di</strong> degrado,<br />

anche tramite la costruzione <strong>del</strong>la rete verde.<br />

1.2.1 Ambiti assoggettati a specifica tutela paesaggistica<br />

Per questi ambiti il Piano Paesaggistico Regionale, oltre a specifici in<strong>di</strong>rizzi e criteri per le <strong>di</strong>verse unità tipologiche <strong>di</strong> paesaggi,<br />

stabilisce - all’art 16 bis <strong>del</strong>le Norme <strong>del</strong> Piano - alcune prescrizioni generali e specifiche per la <strong>di</strong>sciplina dei beni paesaggistici.<br />

Sono richiamate le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce dei Beni Culturali e <strong>del</strong> Paesaggio ed i criteri specifici al riguardo emanati da Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, ed in dettaglio sono elencate le cautele e gli in<strong>di</strong>rizzi da osservare per quanto attiene le trasformazioni degli ambiti<br />

assoggettati a specifica tutela paesaggistica.<br />

Per la tutela e la gestione <strong>del</strong>le trasformazione <strong>del</strong>le aree e degli immobili <strong>di</strong> cui all’art. 142 <strong>del</strong> d.lgs. 42/2004 ci si deve riferire alle<br />

<strong>di</strong>sposizioni e i criteri emanati da Regione Lombar<strong>di</strong>a, nonché alle in<strong>di</strong>cazioni e prescrizioni in merito dettate dai PTC provinciali e dai<br />

PGT con contenuti paesaggistici; negli ambiti a parco o riserva si applicano inoltre le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> maggior dettaglio o integrative<br />

contenute nei Piani territoriali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento o nei Piani <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong>le singole aree protette.<br />

Per quanto riguarda i beni paesaggistici tutelati ai sensi <strong>del</strong>le lettere a) e b) <strong>del</strong> comma 1 <strong>del</strong>l’art. 136 <strong>del</strong> d.lgs. 42/2004, qualora non sia<br />

precisata nei provve<strong>di</strong>menti suddetti la specifica <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> tutela alla quali attenersi, si applicano le prescrizioni <strong>di</strong> seguito dettate.<br />

I beni paesaggistici in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> cui alla lettera a) <strong>del</strong> comma 1 <strong>del</strong>l’art. 136 <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004, devono essere salvaguardati<br />

nella loro consistenza e riconoscibilità, preservandone l’identità e l’integrità naturalistica e morfologica, simbolica e/o scientifica<br />

che ne ha determinato l’in<strong>di</strong>viduazione quale bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica; sono quin<strong>di</strong> da escludersi<br />

tutti gli interventi che possano compromettere i predetti caratteri <strong>del</strong> bene in sé e le aree a contorno degli stessi e comprese nella<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> notevole interesse pubblico, in quanto tali aree sono da intendersi specificamente finalizzate a costituire una fascia <strong>di</strong><br />

rispetto dei suddetti beni per garantirne la percepibilità e limitare i possibili effetti indotti da trasformazioni al contorno o da eccessiva<br />

pressione antropica.<br />

Per questi beni paesaggistici in<strong>di</strong>vidui, per i quali non risultino più riconoscibili i caratteri <strong>di</strong> singolarità o integrità che ne hanno<br />

determinato l’in<strong>di</strong>viduazione originaria, le prescrizioni <strong>di</strong> cui al punto precedente sono da intendersi quale intangibilità <strong>del</strong> bene fino<br />

alla revisione <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento/<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong> bene stesso.<br />

Le ville, i giar<strong>di</strong>ni e i parchi, <strong>di</strong> cui alla lettera b) <strong>del</strong> comma 1 <strong>del</strong>l’art. 136 <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004, devono essere salvaguardati nella<br />

loro identità, consistenza e riconoscibilità, con specifico riferimento alla preservazione dei caratteri morfologici e stilistici dei correlati<br />

manufatti architettonici, alla salvaguar<strong>di</strong>a dei valori storici e vegetazionali dei giar<strong>di</strong>ni e dei parchi, la cui preservazione come “aree<br />

ver<strong>di</strong> attraenti” <strong>di</strong>viene assolutamente prioritaria e inderogabile qualora si tratti <strong>di</strong> parchi o giar<strong>di</strong>ni inclusi in contesti urbanizzati.<br />

Per questi beni la norma <strong>del</strong> PPR in<strong>di</strong>ca le seguenti particolari prescrizioni:<br />

- devono essere salvaguardate le essenze arboree presenti, con particolare riferimento a quelle <strong>di</strong> più vecchio impianto, e<br />

devono essere scelti con particolare cura materiali e arre<strong>di</strong>,<br />

- deve essere garantita la percepibilità <strong>del</strong>le suddette aree ver<strong>di</strong> dagli spazi <strong>di</strong> pubblica circolazione circostanti,<br />

- si deve tenere conto <strong>del</strong> valore simbolico e testimoniale <strong>di</strong> queste aree nella definizione <strong>del</strong>le scelte <strong>di</strong> illuminazione,<br />

- deve essere attentamente valutata la <strong>di</strong>sposizione e scelta <strong>di</strong> cartelli e cartelloni informativi ed è da escludersi l’inserimento<br />

<strong>di</strong> pannelli pubblicitari,<br />

- deve essere valutata con grande attenzione l’eventuale introduzione <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> servizio (chioschi o simili) e per il<br />

gioco e comunque la scelta degli elementi e materiali che vanno a comporle devono risultare idonei al carattere storicoculturale<br />

e ambientale <strong>del</strong>l’area,<br />

- sono da escludersi destinazioni d’uso e interventi che possano erodere o pregiu<strong>di</strong>care l’integrità <strong>del</strong> complesso<br />

architettonico e <strong>del</strong> sistema verde e va pertanto opportunamente considerato in tal senso l’esercizio <strong>di</strong> eventuali<br />

manifestazioni o attività ad elevato impatto <strong>di</strong> pubblico.<br />

Per questi beni paesaggistici, per i quali non risultino più riconoscibili i caratteri <strong>di</strong> non comune bellezza o rilevanza ambientale<br />

e <strong>del</strong>la flora che ne hanno determinato l’in<strong>di</strong>viduazione, le prescrizioni sopra in<strong>di</strong>cate sono da intendersi quale in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> non<br />

mo<strong>di</strong>ficabilità <strong>del</strong> bene, salvo i necessari interventi <strong>di</strong> manutenzione, fino alla revisione <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento/<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong><br />

bene stesso.<br />

Per quanto riguarda i beni paesaggistici tutelati ai sensi <strong>del</strong>le lettere c) e d) <strong>del</strong> comma 1 <strong>del</strong>l’art. 136 <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004,<br />

le cosiddette “bellezze d’insieme” e “bellezze panoramiche”, qualora non siano precisate nei provve<strong>di</strong>menti suddetti le specifiche<br />

in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> tutela alle quali attenersi, valgono alcune prescrizioni generali che sono dettate sia dall’art. 16 bis <strong>del</strong>la normativa <strong>del</strong><br />

PPR oltre che dai presenti criteri: in particolare nella valutazione paesaggistiche che dovranno effettuare gli Enti locali e le rispettive<br />

Commissioni Paesaggio potranno essere utili le in<strong>di</strong>cazioni contenute nella sezione modalità <strong>del</strong>le trasformazioni <strong>del</strong>le “Schede degli<br />

elementi costitutivi <strong>del</strong> paesaggio” (appen<strong>di</strong>ce B), assumendo quali cautele per le modalità d’intervento gli “Elementi <strong>di</strong> vulnerabilità<br />

e <strong>di</strong> rischio” e le “Categorie compatibili <strong>di</strong> trasformazione” ivi in<strong>di</strong>cate.<br />

Il Piano Paesaggistico Regionale in<strong>di</strong>ca per questi ambiti, proprio in ragione <strong>del</strong>la loro natura <strong>di</strong> ambiti estesi e non puntuali o<br />

“in<strong>di</strong>vidui”, l’osservanza <strong>del</strong>le specifiche prescrizioni <strong>di</strong> seguito dettate con riferimento ad alcuni specifici contesti e ad alcune <strong>di</strong>stinte<br />

categorie <strong>di</strong> opere.<br />

I criteri ed in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> seguito richiamati valgono come riferimento per le valutazioni cui gli Enti locali, sia le strutture tecniche che le<br />

Commissioni Paesaggio, devono attenersi nell’esame dei progetti <strong>di</strong> trasformazione proposti.<br />

Cartellonistica e mezzi pubblicitari:<br />

- cartellonistica stradale: è sempre ammissibile la cartellonistica obbligatoria ai sensi <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la Strada, da collocare con<br />

attenzione in rapporto a posizione e numero dei cartelli;<br />

- cartellonistica informativa (ad es. quella relativa ad emergenze naturalistiche o storico-artistiche, percorsi tematici, informazioni<br />

<strong>di</strong> carattere turistico): è ammissibile, nel rispetto <strong>del</strong>le specifiche in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> settore <strong>del</strong>la Giunta regionale, a con<strong>di</strong>zione che<br />

persegua il minimo intervento in<strong>di</strong>spensabile, riducendo il più possibile l’introduzione <strong>di</strong> manufatti, uniformandone la tipologia,

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