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Criteri e procedure - Comune di Desenzano del Garda

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Bollettino Ufficiale<br />

– 91 –<br />

Serie Or<strong>di</strong>naria n. 2 - Venerdì 13 gennaio 2012<br />

MODALITA’ DELLE TRASFORMAZIONI<br />

Elementi <strong>di</strong> vulnerabilità e <strong>di</strong> rischio<br />

Per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> leggibilità <strong>del</strong> sistema.<br />

Categorie compatibili <strong>di</strong> trasformazione<br />

• Tutti gli interventi, anche sui singoli e<strong>di</strong>fici, dovranno riferirsi e misurarsi alla complessità <strong>del</strong>l’inse<strong>di</strong>amento.<br />

2.3.9 Settore antropico - Sistemi inse<strong>di</strong>ativi<br />

BORGO, VILLAGGIO<br />

(Distinzione per: matrice storica)<br />

DEFINIZIONE, CARATTERE PAESAGGISTICO E VALUTAZIONI PERCETTIVE<br />

Il borgo è un inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e e piccole <strong>di</strong>mensioni che ha avuto nel me<strong>di</strong>oevo e nell’età barocca una certa funzione <strong>di</strong> polarità<br />

economica e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa nei confronti <strong>del</strong> territorio circostante.<br />

E’ caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> un mercato <strong>di</strong> una certa importanza, dall’esistenza <strong>di</strong> qualche forma <strong>di</strong> fortificazione, dalla presenza<br />

<strong>di</strong> un certo numero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> famiglie patrizie e spesso, sotto il profilo <strong>del</strong>la amministrazione ecclesiastica, da una importante chiesa<br />

plebana o collegiata.<br />

E’ quasi superfluo ricordare come in età più recenti alcuni borghi abbiano assunto le <strong>di</strong>mensioni più consistenti <strong>di</strong> una vera e propria<br />

città, per altri invece si siano configurati ad<strong>di</strong>rittura dei regressi demografici ed e<strong>di</strong>lizi<br />

Villaggio: inse<strong>di</strong>amento preindustriale con funzioni prevalentemente rurali, la cui unità costitutiva è la famiglia patriarcale (il ‘fuoco’).<br />

Presenza <strong>di</strong> una o più case dominicali. Spazio aperto continuo e comunitario.<br />

MODALITA’ DELLE TRASFORMAZIONI<br />

Elementi <strong>di</strong> vulnerabilità e <strong>di</strong> rischio<br />

Abbandono <strong>del</strong>la popolazione residente.<br />

Degrado <strong>del</strong> patrimonio e<strong>di</strong>lizio.<br />

Improprie trasformazioni <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficato.<br />

Sostituzione sistematica <strong>di</strong> singole componenti e<strong>di</strong>lizie connotative <strong>del</strong>l’insieme (coperture, finiture murarie, ecc.)<br />

Recinzione e privatizzazione <strong>del</strong>lo spazio comunitario.<br />

Categorie compatibili <strong>di</strong> trasformazione<br />

• E’ decisivo, per una efficace tutela, configurarne il ruolo <strong>di</strong> polarizzazione nel sistema territoriale antico, affinchè il carattere globale<br />

<strong>del</strong>l’inse<strong>di</strong>amento emerga come peculiarità nella totalità <strong>del</strong>la sua importanza urbana e non come semplice aggregazione<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici più o meno interessanti sotto il profilo architettonico.<br />

• Conservazione <strong>del</strong> sistema e<strong>di</strong>lizio e <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>di</strong> uso degli spazi pubblici.<br />

• Le eventuali ad<strong>di</strong>zioni e<strong>di</strong>lizie tendano a conservare l’identità dei margini definiti dall’e<strong>di</strong>ficato storico.<br />

2.4.1 Settore antropico - Tipi e<strong>di</strong>lizi<br />

TIPI A SCHIERA<br />

DEFINIZIONE, CARATTERE PAESAGGISTICO E VALUTAZIONI PERCETTIVE<br />

Tipi e<strong>di</strong>ficativi contigui con aperture solo verso strada e sullo spazio <strong>di</strong> pertinenza posteriore.<br />

In Lombar<strong>di</strong>a interessano quasi esclusivamente il tessuto e<strong>di</strong>lizio urbano - più raramente extra urbano - nelle zone <strong>di</strong> pianura o me<strong>di</strong>a collina.<br />

Il passo o lato su strada <strong>del</strong> tipo a schiera è <strong>di</strong> circa m 4,50 - 5,50 e la profon<strong>di</strong>tà, più variabile, può giungere in alcuni casi a raddoppiare<br />

la parte <strong>di</strong> se<strong>di</strong>me occupata dall’e<strong>di</strong>ficio.<br />

Il primitivo assetto prevedeva la bottega e l’eventuale porticato al piano terreno, uno o due piani <strong>di</strong> abitazione con scala interna.<br />

Trasformazioni successive hanno spesso cancellato il primitivo assetto, con riorganizzazioni e rifusioni in due, tre o più elementi <strong>di</strong><br />

schiera, destinati in età rinascimentale e barocca per lo più a formare piccoli palazzetti patrizi o, in età industriale, a costituire case<br />

multipiano per appartamenti, con alloggi <strong>di</strong>sposti secondo piani orizzontali. In caso <strong>di</strong> rifusione e riorganizzazione successive il se<strong>di</strong>me<br />

<strong>del</strong> fabbricato originario è rilevabile dai catasti antichi e dai setti murari ortogonali alla strada.<br />

Il tipo e<strong>di</strong>lizio a schiera, con i suoi connotati essenziali permette <strong>di</strong> percepire, se non alterato, l’impronta più profonda <strong>del</strong>la struttura<br />

<strong>del</strong>lo spazio urbano.<br />

MODALITA’ DELLE TRASFORMAZIONI<br />

Elementi <strong>di</strong> vulnerabilità e <strong>di</strong> rischio<br />

Riorganizzazioni spaziali tendenti a cancellare le tracce <strong>del</strong>le costanti <strong>di</strong>mensionali caratteristiche, definite dalle murature, dalla <strong>di</strong>stribuzione<br />

verticale e e conseguente mo<strong>di</strong>ficazione <strong>del</strong>la cortina e<strong>di</strong>lizia.<br />

Categorie compatibili <strong>di</strong> trasformazione<br />

• Differenti valutazioni in rapporto all’intervento sull’esistente o <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione. Il valore <strong>di</strong> trasformazioni conservative <strong>del</strong>la<br />

testimonianza <strong>di</strong> tipologie storicamente definite, può non costituire un fenomeno positivo per la nuova e<strong>di</strong>ficazione. In particolare

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