Il Grifone in Italia WORKSHOP IL GRIFONE IN ITALIA - Acalandrostour
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<strong>Il</strong> <strong>Grifone</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />
animali dello zoo, del circo, rettilari ; tassidermia; ecc. Inoltre all’art. 23 paragrafo 2 lettera<br />
d è contemplato “l’utilizzo di corpi <strong>in</strong>teri di animali morti suscettibili di contenere materiali<br />
specifici a rischio di cui all’art. 4 paragrafo 1 lettera b punto ii ( bov<strong>in</strong>i,ov<strong>in</strong>i capr<strong>in</strong>i) per<br />
l’alimentazione di specie protette o m<strong>in</strong>acciate di est<strong>in</strong>zione di uccelli necrofagi”.<br />
La Regione Calabria ha emanato delle L<strong>in</strong>ee Guida per l’applicazione di tale Regolamento<br />
(Delibera Reg/Cal 925 del 17/11/2003 che recepisce nella parte VII le deroghe del<br />
Regolamento 1774/2002 CE .<br />
La Decisione 322/2003 CE , la Decisione 455/2004 CE e la Decisione 830/2005 CE dettano<br />
nello specifico le condizioni per evitare la diffusione di malattie e nel contempo favorire<br />
l’utilizzo come mangime di sottoprodotti di orig<strong>in</strong>e animale non dest<strong>in</strong>ati al consumo umano<br />
per l’alimentazione di taluni uccelli necrofagi ( tra cui il <strong>Grifone</strong>) con materiali di cat. 1.<br />
(Grecia, Spagna, Francia, <strong>Italia</strong> e Portogallo e Cipro possono avvalersi delle deroghe di cui<br />
all’art23 paragrafo 2 lettera d del Reg. 1774/2002 CE).<br />
Dovendo l’Ente Parco Nazionale del Poll<strong>in</strong>o riattivare dei punti trofici (carnai) per<br />
l’alimentazione degli uccelli necrofagi nell’ ambito di un progetto di re<strong>in</strong>troduzione, si è<br />
proceduto ,alla luce delle succitate normative, ad istruire un iter autorizzativo culm<strong>in</strong>ato con<br />
l’ottenimento della registrazione regionale degli stessi come centri di raccolta ed utilizzazione<br />
f<strong>in</strong>ale di SPOA.<br />
L’Ente Parco del Poll<strong>in</strong>o ha riprist<strong>in</strong>ato due carnai preesistenti ubicati rispettivamente<br />
<strong>in</strong> c.da Filatro nel Comune di Civita e località Colle Calderaio nel comune di Frasc<strong>in</strong>eto e<br />
la struttura di acclimatazione ubicata <strong>in</strong> località Colle La Giuca nel comune di Civita. In<br />
una prima fase si è proceduto ad autorizzare le suddette strutture come centri di raccolta<br />
ed utilizzatori f<strong>in</strong>ali di materiali di cat. 3 ( scarti di macelleria). L’Ente Parco del Poll<strong>in</strong>o<br />
ha stipulato apposite convenzioni con macellerie del territorio per forniture periodiche di<br />
cascame che vengono trasportate <strong>in</strong> sicurezza dal luogo di produzione a quello di utilizzazione<br />
f<strong>in</strong>ale con apposito conte<strong>in</strong>er a tenuta, chiaramente identificato e autorizzato sempre a sensi<br />
del Regolamento 1774/2002 CE. Non vi è nessuna fase e/o luogo di stoccaggio ma il mat.<br />
di cat. 3 viene prontamente distribuito presso le citate strutture che sono provviste di idonee<br />
reti ant<strong>in</strong>trusione ,onde evitare l’utilizzo dei sottoprodotti da parte di altri animali carnivori<br />
diversi dagli uccelli. La tracciabilità viene registrata dall’Ente Parco che si è assunto <strong>in</strong><br />
delega quella di tutte le figure preposte alla fornitura.<br />
Per migliorare la disponibilità di alimenti per le specie <strong>in</strong> pericolo o protette si è proceduto<br />
<strong>in</strong> seguito ad autorizzare l’utilizzo di mat. di cat. 1 (carcasse di ov<strong>in</strong>i e capr<strong>in</strong>i) <strong>in</strong> quanto<br />
forme trofiche tipiche dell’habitat naturale dei grifoni per arg<strong>in</strong>are meglio il fenomeno<br />
dell’est<strong>in</strong>zione e promuovere la biodiversità, valutando la carcassa animale “mangime” più<br />
consono alla specie <strong>in</strong> questione rispetto ai cascami <strong>in</strong> cui sia il “formato” sia la composizione<br />
( percentuale di ossa e grasso eccedenti rispetto la parte muscolare ) non rispecchiano una<br />
razione ideale.