Il Grifone in Italia WORKSHOP IL GRIFONE IN ITALIA - Acalandrostour
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<strong>Il</strong> <strong>Grifone</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />
La presenza storica nell’Europa centrale è documentata per la Germania meridionale nel<br />
Medio Evo. La specie è rimasta probabilmente più a lungo sulle Alpi meridionali, favorita<br />
da situazioni climatiche e trofiche migliori. I settori più importanti erano probabilmente le<br />
estremità orientali e occidentali dell’arco alp<strong>in</strong>o, che facevano parte di areali molto più vasti che<br />
si estendevano rispettivamente verso la Spagna ed i Balcani. <strong>Il</strong> <strong>Grifone</strong> risulta ben distribuito<br />
sulle Alpi marittime francesi f<strong>in</strong>o al XIX secolo, con le ultime coppie che scompaiono attorno<br />
al 1925. Secondo ornitologi dell’epoca era presente anche sulle montagne della Liguria e forse<br />
sulle Alpi Piemontesi. Sulle Alpi orientali la sua comparsa è ben documentata per il passato<br />
ed era considerato comune e nidificante sulle Alpi Giulie e Carniche (Prov. Di Ud<strong>in</strong>e) f<strong>in</strong>o<br />
all’<strong>in</strong>izio del XX secolo (AA.VV <strong>in</strong> Genero, 1992). Successivamente la specie ha cont<strong>in</strong>uato<br />
a comparire solo nel periodo estivo, con movimenti regolari di uccelli, provenienti <strong>in</strong> gran<br />
parte dalla Croazia, che frequentano da maggio a settembre una vasta area che <strong>in</strong>teressa parte<br />
dell’Austria (Salisburghese e Car<strong>in</strong>zia), della Slovenia e del Friuli (Fig. 1). Questa particolare<br />
forma di estivazione rappresenta l’ultima importante testimonianza di spostamenti che f<strong>in</strong>o a<br />
pochi decenni prima avevano una <strong>in</strong>tensità e una portata ben più ampi, <strong>in</strong>teressando cent<strong>in</strong>aia<br />
di avvoltoi di varie specie che si disperdevano su vaste aree delle Alpi e dell’Europa centrale.<br />
Questi movimenti, paragonabili per la regolarità a una vera e propria migrazione, vengono<br />
spiegati come il ritorno verso areali di nidificazione storici e/o per sfruttare periodiche risorse<br />
trofiche messe a disposizione con l’allevamento del bestiame sugli alpeggi nella stagione<br />
estiva.<br />
La re<strong>in</strong>troduzione <strong>in</strong> Friuli Venezia Giulia<br />
<strong>Il</strong> progetto, attuato nella Riserva naturale regionale del Lago di Corn<strong>in</strong>o <strong>in</strong> comune di Forgaria<br />
nel Friuli (UD), è f<strong>in</strong>anziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e si propone di<br />
re<strong>in</strong>trodurre il grifone, come specie nidificante, sulle Alpi orientali (Perco e Genero, 1988).<br />
L'<strong>in</strong>iziativa si basa sulla considerazione che l'areale di distribuzione storico comprendeva<br />
varie località alp<strong>in</strong>e nonché sulla regolare comparsa estiva della specie sulle Alpi orientali<br />
(Perco et al., 1983; Genero, 1992). Le varie fasi della progettazione e la realizzazione <strong>in</strong>iziale<br />
dell’<strong>in</strong>tervento sono state curate da Fabio Perco. <strong>Il</strong> progetto, oltre ad importanti f<strong>in</strong>alità dal<br />
punto di vista scientifico e della conservazione, prevede varie attività divulgative e legate alla<br />
fruizione naturalistica.<br />
F<strong>in</strong>o ad ora sono stati ottenuti 75 grifoni (liberati 70), di cui 54 dalla Spagna (I.CO.NA), 10<br />
dal WWF Austria e Università di Vienna, 3 dal Parco Natura Viva di Bussolengo (VR), 5<br />
recuperati nell’area e 3 <strong>in</strong> altri Paesi. Sono stati liberati anche 2 soggetti nati <strong>in</strong> cattività nelle<br />
voliere. Allo scopo di creare una colonia di grifoni presso la località di rilascio si è utilizzato<br />
il metodo attuato nelle Cevennes francesi (Bonnet et al., 1990; Terrasse et al., 1994). A<br />
partire dal 1992 sono <strong>in</strong>iziate le liberazioni con l’immissione di gruppi di 4-6 <strong>in</strong>dividui nei