Il Grifone in Italia WORKSHOP IL GRIFONE IN ITALIA - Acalandrostour
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<strong>Il</strong> <strong>Grifone</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />
(Foto S. Gonzales).<br />
Alcune associazioni ambientaliste<br />
hanno raccolto dati, non ufficiali ma<br />
attendibili, sul numero di impianti<br />
già autorizzati ma non realizzati e sul<br />
numero di richieste sul tavolo degli<br />
uffici regionali preposti (ALTURA<br />
et al., 2010). Si ricavano scenari<br />
a dir poco alluc<strong>in</strong>anti (Tab. 1),<br />
<strong>in</strong>fatti se venissero autorizzati tutti<br />
gli impianti richiesti si avrebbe un<br />
totale di 93.631 MW <strong>in</strong>stallati, pari<br />
a circa 82.000 torri, con un aumento<br />
rispetto al 2009 del 1.911% per una<br />
potenza <strong>in</strong>stallata superiore a quella<br />
presente attualmente nell’<strong>in</strong>tera<br />
Europa. Di questi impianti oltre<br />
76.000 MW, cioè circa 66.000<br />
pale, sarebbero ubicati <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />
meridionale (Graf. 1).<br />
Conclusioni<br />
E’ <strong>in</strong>dubbio che la presenza <strong>in</strong><br />
<strong>Italia</strong> di oltre 360.000 km di l<strong>in</strong>ee<br />
elettriche a media ed alta tensione,<br />
Grifoni uccisi da pale eoliche di un impianto <strong>in</strong> Spagna non modificate per renderele meno<br />
pericolose per l’avifauna, associate<br />
al proliferare <strong>in</strong>controllato di impianti eolici avrà effetti pesantissimi sulle popolazioni di<br />
uccelli rapaci, stanziali e migratori. Progetti di re<strong>in</strong>troduzione del <strong>Grifone</strong> come quelli <strong>in</strong><br />
Friuli, Abruzzo, Calabria e Sicilia, del Nibbio reale <strong>in</strong> Toscana e Marche o del ripopolamento<br />
del Capovaccaio <strong>in</strong> Puglia potrebbero andare <strong>in</strong>contro ad <strong>in</strong>successo se nelle zone di<br />
<strong>in</strong>sediamento delle nuove popolazioni od al marg<strong>in</strong>e di esse sorgeranno migliaia di impianti<br />
eolici. Le popolazioni di rapaci che <strong>in</strong> questi ultimi decenni si erano riprese numericamente,<br />
grazie alla protezione accordata ed al nascere di nuove aree protette, potrebbero ritrovarsi<br />
di nuovo sull’orlo dell’est<strong>in</strong>zione, come dimostra la quasi scomparsa della popolazione di<br />
Nibbio reale del SubAppenn<strong>in</strong>o dauno. La messa <strong>in</strong> sicurezza delle l<strong>in</strong>ee elettriche su vasta<br />
scala potrebbe, almeno <strong>in</strong> parte, compensare la presenza di impianti eolici se questi non<br />
aumenteranno oltre ogni limite accettabile.