RESOCONTO INTEGRALE della seduta consiliare - Comune di ...

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Comune di Urbino— 20 —SEDUTA N. 15 DELL'8 GIUGNO 2000Atti consiliaripiù interessata e se questa avesse proceduto adeffettuare l’insediamento industriale o artigianalesi sarebbero creati nuovi posti di lavoro esi sarebbe sfruttata una zona che attualmenterisulta essere tal quale a quella per cui è statadisposta la vendita.Onde evitare anche risvolti giudiziari dellavicenda, sarebbe preferibile essere più accortinella scelta delle ditte a cui affidare il lotto,individuando anche dei criteri di selezione pirigidi. Ad esempio, aumentare la polizzafidejussoria, prevedere una sanzione civile, oppurefar sì che — è una provocazione — chirecede non può più avere diritto, per un certonumero di anni, a una lottizzazione ad Urbino.Dato che non è la prima volta che succedequesta cosa, bisognerebbe stare molto più attenti.PRESIDENTE. Ha la parola il consigliereFattori.GABRIELE FATTORI. Vorrei aggiungerequalcosa, perché ritengo azzeccato anche l’interventodel collega Marolda. In effetti, a merisulterebbe che un sistema per tutelarsi neiconfronti di inadempimenti dei privati e diquanti stipulano con l’Amministrazione giàc’è. Se non mi sbaglio, l’art. 2932 prevedel’intervento della magistratura, quindi una sentenzache di fatto sostituirebbe gli effetti chenon si sono prodotti per l’inadempimento dell’accordoche il privato ha contratto con lapubblica amministrazione, quindi una sentenzacostitutiva di quegli effetti che senza collaborazionedel privato non si sono prodotti.PRESIDENTE. Ha la parola il consigliereSerafini.ALCEO SERAFINI. Visto che il discorsorelativo alle assegnazioni delle aree pubblicheera venuto fuori anche in tempi passati —abbiamo già avuto una rinuncia da parte di unassegnatario — e considerato che non conoscol’atto costitutivo, sarei contento che l’ing.Giovannini ci spiegasse anche l’atto costitutivo,perché non penso assolutamente che non abbiaun termine. Il termine non è una condizionerisolutiva del contratto preliminare. Non vorreiqui fare una disquisizione giurisprudenziale,però uno può fare un contratto preliminare edire “al realizzarsi di questa condizione si realizzeràpoi il contratto successivo”. Quello cheinvece non intendo avallare è la tesi cosìrestrittiva che viene prospettata dal consigliereMarolda, perché adesso siamo magari in procintodi avere non dico utilizzato tutta la partedi Canavaccio ma siamo a buon punto. Peròricordatevi che questo piano è stato lì per decenni.Noi cercavamo di incentivare questesituazioni ma non sempre è facile. Vi ricordoche nel fanese alcune aree venivano date addiritturagratuitamente affinché gli insediamentiproduttivi potessero aver luogo. Certo, ci vuolemaggiore puntualità, nel senso che lafidejussione rispetterà anche alcuni valori. Inquesto caso c’è il subentro di una nuova posizione,quindi non è che uno ha perduto uncontraente, ma c’è la cessione di un’area ad unaltro contraente. Ben vengano alcune limitazioniper dire quali debbano essere i tempi perla realizzazione della concessione, ma ci sono,la legge già li regolamenta. Io faccio parte dellaCommissione edilizia e vedo che ogni tantoqualcuno viene e chiede il rinnovo dei termini,quindi non penso che non ci sia stata opposizionedel termine. Però, siccome noi auspichiamoun incremento dell’attività produttiva, un incrementodell’attività artigianale, non è conquesto che vado a fare un contratto-capestro oqualcosa del genere, ma darei la possibilità sì diessere puntuali, ma di essere anche capaci diascoltare le istanze che vengono da parte degliartigiani e di coloro che hanno avuto probleminell’esecuzione e magri chiedono, sempre rientrandonei termini contrattuali, di poter traslarela loro concessione ad un altro individuo.PRESIDENTE. Ha la parola il consigliereViolini Operoni.LEONARDO VIOLINI OPERONI. La miaè una domanda, più che altro. E’ ovvio chequando si parla di questi argomenti, scopo diun’Amministrazione è di mantenere il menopossibile libere aree adibite ed adibibili a sviluppo,sia che si tratti di grandi aree o di piccolearee. penso che l’interesse delle popolazioniche abitano queste zone sia superiore a queste
Comune di Urbino— 21 —SEDUTA N. 15 DELL'8 GIUGNO 2000Atti consiliaridisquisizioni e che si valuti ugualmente importante,almeno da un punto di vista generale, siala grande che la piccola area. Quindi, lo scopodeve andare verso il fatto che aree libere possanoesistere in minor numero possibile.La mia domanda che sorge da una perplessitàiniziale è la seguente: alla data odierna,veramente in fase di accordo preliminare tral’Amministrazione e le società interessate alottizzare queste zone non si è cercato di prevederedelle limitazioni di carattere temporale e/o di carattere penale, che in qualche modorisarciscano l’Amministrazione di queste eventualitàche non sono così remote?PRESIDENTE. Ha la parola il consigliereMarolda.GERARDO MAROLDA. Vorrei dire aSerafini che la mia era una provocazione, nonvolevo essere così drastico, però come sottolineavail consigliere Fattori il contratto è statofatto nel 1997, siamo nel 2000, questi rescindonoil contratto, bisogna perdere altro tempo, quindifra 5-6 anni quel lotto sarà ancora adibito acampo di grano e Urbino non ne beneficia peril suo sviluppo. Quindi, bisognerà stare piùattenti.PRESIDENTE. Ha la parola l’ing.Giovannini.Ing. CARLO GIOVANNINI, Dirigenteservizio urbanistica. Ci sono due tipi di contrattoche riguardano il Pip di Canavaccio. Uno è ilcontratto preliminare di cui parliamo questasera, l’altro la convenzione che viene stipulatacon cui il Comune cede il terreno e che contienetutte le clausole e i termini che regolamentanoil rapporto con il Comune stesso: clausole inordine al pagamento del terreno in ordine all’esecuzionedelle opere di urbanizzazione, inordine all’inizio dei lavori di costruzione, inordine alla fine dei lavori di costruzione. Ivincoli permangono ancora per cinque annidopo l’ultimazione dei lavori. Anzi, l’accusache viene fatta all’Amministrazione è che questeclausole sono troppo restrittive. Fino adesso,salvo rare richieste di proroga, ha funzionato,anche perché il Consiglio comunale, difronte agli interventi più significativi, ù sostanziosiha anche, in via preliminare, concesso deitermini maggiori. Cioè, di fronte ad interventiin cui l’assegnatario si impegnava a coprirecirca 20.000 metri quadrati di superficie,l’Amministrazione concedeva non tre anni perfinire i lavori ma cinque. Sono cose che ilConsiglio ha valutato e approvato in passato.Altra cosa è il contratto preliminare.L’acquisizione delle aree Pip è iniziata nel1996. Il Comune non aveva a bilancio le sommenecessarie per acquisire queste aree. Il contrattopreliminare è stato il marchingegno cheha innescato le espropriazioni, ed era un contrattoche non mirava a porre un termine all’acquirentema mirava a procurarsi la sicurezza diavere i soldi, la garanzia per poter pagare gliespropriati. Forse questa è una carenza, lo capiamooggi, ma si rivela negativa solo in duecasi, questo e quello della Profilglas, quinditutto sommato ha funzionato.Di questi contratti oggi non ne facciamopiù, perché avendo innescato questo meccanismo,oggi abbiamo nel bilancio del Pip diCanavaccio finanziamenti disponibili per andareavanti con gli espropri senza dover rifarei contratti preliminari.Questi contenziosi risalgono tutti aglianni 1996-97, cioè gli anni in cui si è partiti congli espropri. Non ho remore a dire che probabilmentelì si è pensato ad essere garantiti con lacopertura finanziaria e non si è pensato chequesti avrebbero poi potuto rifiutare l’assegnazioneo non presentarsi. E’ chiaro che ci sonoanche le vie legali per arrivare ad ottenere ladisponibilità di queste aree. Penso però che inquesti casi la via legale sia l’ultima strada dapercorrere, perché è significativamente lunga.L’abbiamo visto con la Profilglas, la quale hacambiato direzione, dopo la revoca abbiamoloro fatto presente che avevamo ancora in manola loro polizza fidejussoria, si sono fatti fare unaliberatoria e poi abbiamo loro anche svincolatola polizza. Lì è finita. Penso che con Spadoni sipossa arrivare ad una trattativa di questo tipo.Sono ditte che nel 1997 erano pronte a intervenirelì, poi hanno cambiato indirizzo, non sipresentano più, non si vedono più, vengonochiamate e non rispondono, vengono sollecitatedall’ufficio contratti e non si fanno vive,
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