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RESOCONTO INTEGRALE della seduta consiliare - Comune di ...

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Urbino— 31 —SEDUTA N. 15 DELL'8 GIUGNO 2000Atti consiliaricui si parla, sono ancora molto giovani. Sarebbequin<strong>di</strong> bene fare un punto <strong>di</strong> riflessione suquesta situazione anche alla luce delle considerazioniche ho fatto prima, perché non semprela legge è così tassativa da recidere alla ra<strong>di</strong>cequalsiasi situazione che finora ha avuto la giustacollocazione. Potrebbe anche essere ripensatoil tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stributore, perché questo “cappello”enorme <strong>di</strong> fronte ai Torricini in effettinon è granché. Però, un’attenzione superiore aquelli che attualmente vivono <strong>di</strong> questo lavoro,secondo me Urbino la deve porre. Questa è unapreoccupazione alla quale mi associo.Così come non vedrei <strong>di</strong> cattivo auspicioil fatto che la regolamentazione fosse più puntualeanche nel caso <strong>di</strong> eventualità <strong>di</strong> più domandeper la stessa area o per aree limitrofe,perché è vero che i <strong>di</strong>stributori devono esserealmeno a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> due chilometri l’uno dall’altro,ma potrebbe anche accadere che dueconfinanti facciano la stessa domanda. Qual è ilcriterio per cui si dà la concessione a Tizio e nona Caio? Visto che è un regolamento, il regolamentoviene proprio ad esistere per <strong>di</strong>rimere lequestioni che nascono in interpretazione allenorme. Secondo me noi dovremmo fare unosforzo anche per questo.PRESIDENTE. Ha la parola l’ing.Giovannini.Ing. CARLO GIOVANNINI, Dirigenteservizio urbanistica. Rispetto ai termini previstidal decreto ci tranquillizza il fatto che nonsono perentori. Il decreto l’abbiamo trasmessoper il Consiglio comunale nei primi giorni <strong>di</strong>maggio. Non essendo termini perentori il Consigliocomunale può comunque deliberare. Ildecreto prevede anche l’intervento sostitutivo<strong>della</strong> Regione e dello Stato, ma non penso cheavvenga rapidamente questa procedura.Circa la prelazione, l’esperienza <strong>di</strong> altriregolamenti in altri comuni che hanno in<strong>di</strong>viduatodelle aree è stata negativa, perché hasignificato che queste aree sono state in realtàsottratte alla <strong>di</strong>sponibilità delle compagnie <strong>di</strong>ban<strong>di</strong>era per lucrare sull’area. Noi cre<strong>di</strong>amoche sia più corretto in<strong>di</strong>care in termini generalidove possa essere aperto un <strong>di</strong>stributore, poichi vuole aprire un <strong>di</strong>stributore si procura <strong>di</strong>rettamenteun’opzione, la <strong>di</strong>sponibilità dell’area echiede l’autorizzazione al <strong>Comune</strong> secondoquello che prevede il decreto.Le stesse compagnie <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>era con cuici siamo incontrati più volte e a cui abbiamodato anche dei termini — mi riferisco alla Herge all’Api — per avere da loro delle proposte,secondo me non vogliono scoprire le loro proposte,proprio perché c’è un regime concorrenzialemolto forte, quin<strong>di</strong> solo quando sarannomesse con le spalle al muro, cioè con la notificadel fatto che quell’impianto è incompatibilecominceranno a muoversi ufficialmente e ascoprire le loro proposte. Fino adesso la propostache ci hanno fatto è irricevibile, tanto valelasciarli dove sono. Se dobbiamo trasferirequesto impianti da dove sono a sotto le muradavanti al tennis credo che sia uno spreco <strong>di</strong>denaro. Oltretutto l’impianto costa: occorrono800-1.000 milioni per fare un nuovo impianto.I contatti con i gestori ci sono stati, perchéanche in base alla legge regionale previgentequesti impianti dovevano andarsene poiché sonoin centro storico e in zona vincolata con la1497.Il piano regolatore vigente conferma questasituazione, e d’altra parte tutte le volte chei vari Consigli comunali hanno <strong>di</strong>scusso delMercatale, l’hanno fatto nei termini <strong>di</strong> toglierele macchine, <strong>di</strong> togliere gli impianti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzionee <strong>di</strong> trovare soluzioni alternative.Noi abbiamo convocato i rappresentantidelle compagnie, <strong>di</strong>cendo “prima che noi avviamoformalmente la procedura, <strong>di</strong>teci voi seci sono delle aree”. Però non è nel loro interesso<strong>di</strong>rlo, in questo momento. Abbiamo loro datoanche un termine, perché giocano sul fatto <strong>di</strong>mandare le cose per le lunghe. Si tratta <strong>di</strong> fareuna scelta, e il <strong>Comune</strong> si deve dotare <strong>di</strong> unregolamento. A meno che non vada a contrad<strong>di</strong>rele scelte che ha sempre propugnato <strong>di</strong>togliere le macchine dal Mercatale e conseguentementeanche gli impianti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzioneoggi il piano regolatore prevede l’incompatibilità<strong>di</strong> questi impianti.Dove possono andare questi impianti? Cisono possibilità, a giu<strong>di</strong>zio dell’ufficio, sialungo la strada per Gadana sia lungo la strada423, però dovete ragionare con la logica <strong>della</strong>liberalizzazione innescata da questo decreto,

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