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RESOCONTO INTEGRALE della seduta consiliare - Comune di ...

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Urbino— 33 —SEDUTA N. 15 DELL'8 GIUGNO 2000Atti consiliariDi Vittorio. Quello <strong>di</strong> via Gramsci sarebbemolto più <strong>di</strong>fficile trasferirlo.PRESIDENTE. Ha la parola il consigliereFattori.GABRIELE FATTORI. ...garanzie che possonoessere date a quelle persone? Non esistono?Il rischio è che smantellando questi altricostruiscano nelle zone consentite e che questisi ritrovino in mezzo a una strada.Ing. CARLO GIOVANNINI, Dirigenteservizio urbanistica. E’ teorico, perché è piùfacile che le compagnie esistenti nel comune <strong>di</strong>Urbino chiudano un impianto per aprirlo aPesaro che viceversa. Siccome c’è la norma cheper aprire un nuovo impianto bisogna chiudernetre, il ragionamento che fa la compagnia è:nella regione Marche quali sono gli impiantiche mi rendono <strong>di</strong> meno? E quelli chiudono.Poi: qual è la zona che rende <strong>di</strong> più? E lì vannoa mettersi.Quin<strong>di</strong>, questa ipotesi che vengano dafuori altre compagnie per aprire nuovi impiantic’è, ma è teorica. Dobbiamo cercare <strong>di</strong> fare inmodo che i <strong>di</strong>stributori che ci sono al Mercatale,che sicuramente sono incompatibili, possanotrovare una localizzazione all’interno del nostrocomune. E anche loro cercano soluzioninelle <strong>di</strong>rettrici che vi ho detto prima. Probabilmentenon gli faremmo un piacere se questasera delimitassimo le aree.GABRIELE FATTORI. Questi <strong>di</strong>stributorivengono chiusi non perché non fatturano abbastanzama perché incompatibili con il Prg, ilregolamento...Ing. CARLO GIOVANNINI, Dirigenteservizio urbanistica. No, no, attenzione: noifacciamo una verifica, ma poi c’è il ragionamentodel mercato. Tutto il decreto è in<strong>di</strong>rizzatoa ridurre del 30-40% il numero dei <strong>di</strong>stributoripresenti, per fare in modo che quelle cherestano siano gran<strong>di</strong> stazioni, tutte con selfservicepre o post pagamento, organizzate conil minor costo <strong>di</strong> personale possibile. Questa èla logica del decreto. In questa logica i piccolicentri sono quelli che ci rimetteranno, e nonhanno strumenti in mano. Se l’Agip <strong>di</strong> viaGramsci decidesse <strong>di</strong> sacrificare questa licenzaperché è più conveniente chiudere quel <strong>di</strong>stributoreper aprirne uno a Pesaro, a Fano, sullastatale, sulla Fano-Grosseto è una sua competenza.MASSIMO GALUZZI, Sindaco. L’ing.Giovannini ha spiegato molto bene come èsolito fare e con puntualità, tutte le questioni ele implicazioni relative a questo problema cheè delicato e che oltretutto coinvolge una serie <strong>di</strong>aspetti <strong>della</strong> città e delle persone che ci lavorano.Di questo bisogna tenere conto, così come<strong>della</strong> riqualificazione <strong>della</strong> città che è un altroaspetto interessante. Bisognerebbe cercare <strong>di</strong>conciliare questi aspetti e non è facile, da comeabbiamo capito. Anzitutto servono i <strong>di</strong>stributori,quin<strong>di</strong> sarebbe bene che non scomparisserotutti, inoltre c’è il problema delle persone chesvolgono queste attività, quin<strong>di</strong> sarebbe beneche non chiudessero ma si trasferissero. Inoltrebisogna adeguarsi alla legge e risanare quelloche è possibile risanare. In questo senso, se siriuscisse a fare un’operazione del genere alMercatale, per tutti i <strong>di</strong>scorsi che abbiamosempre fatto sarebbe una cosa molto interessante.Però bisogna cercare <strong>di</strong> conciliare questequestioni.Le spiegazioni sono state date, mi rendoconto che è necessario approfon<strong>di</strong>re, quin<strong>di</strong>propongo che si rinvii il punto al prossimoConsiglio. Chiedo ai consiglieri che però sileggano per bene la legge perché siamo giàfuori e quin<strong>di</strong> c’è anche un problema <strong>di</strong> responsabilitàin quanto il regolamento prima o poibisogna approvarlo. Se c’è bisogno si possonoapprofon<strong>di</strong>re le questioni con l’ing. Giovanninie con chi in ufficio ha seguito in modo moltopuntuale queste cose, inoltre si potrebbe ancheapprofon<strong>di</strong>re con i capigruppo in Commissione.Fatta questa ricognizione noi ci occuperemmo<strong>di</strong> un’altra questione nel modo dovuto,perché non possiamo interferire: cercare <strong>di</strong>capire le intenzioni <strong>di</strong> queste aziende, nel sensoche se si vedesse l’intenzione <strong>di</strong> mantenerel’attività saremmo tutti più tranquilli. Noi faremoquesto, i consiglieri cerchino <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>requeste cose riunendo anche la Commissionese necessario, però al prossimo Consiglio

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