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I prodotti turistici in Campania. Il turismo sociale - ONT Osservatorio ...

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COPYRIGHT © 2008 <strong>Osservatorio</strong> del Turismo della Regione <strong>Campania</strong>4 <strong>Il</strong> <strong>turismo</strong> <strong>sociale</strong> <strong>in</strong> Italia4.1 Gli attoriCome si è visto nel capitolo precedente, il <strong>turismo</strong> <strong>sociale</strong> è gestito da tre tipologie diorganizzazioni:• le istituzioni pubbliche, che operano adottando specifiche policy, tese a<strong>in</strong>crementare la soglia di accessibilità (economica, fisica, <strong>sociale</strong>) delle offerteturistiche;• gli operatori non-profit, che perseguono il medesimo f<strong>in</strong>e predisponendo servizie strutture specificamente orientati ai bisogni dei diversamente abili, deglianziani, dei soggetti economicamente svantaggiati, spesso fruendo, per taleragione, di benefici f<strong>in</strong>anziari e fiscali;• altri soggetti privati che puntano a soddisfare, secondo logiche di mercato, ladomanda di <strong>turismo</strong> associato, agendo <strong>in</strong> maniera autonoma oppure <strong>in</strong>collaborazione, quali soggetti partner o fornitori, con le diverse organizzazionidel “terzo settore”.Per quanto riguarda le policy istituzionali, queste sono state ampiamente esam<strong>in</strong>atenell’ambito del “Rapporto sul Turismo Sociale”, cui si rimanda per l’analisi, ad esempio,delle politiche relative ai “buoni vacanza”, oppure per le azioni di sistema connesse aidiversi segmenti di domanda sopra citati.Mutatis mutandis, risulterebbe estremamente dispersiva un’analisi – tout court - delle azionisvolte dal settore privato, nel quale rientrano, ad esempio, forme di <strong>turismo</strong> quali il<strong>turismo</strong> congressuale, convegnistico, it<strong>in</strong>erante <strong>in</strong> pullman che, pur presentando lacaratteristica dell’aggregazione, sono il risultato di motivazioni di viaggio chegeneralmente presc<strong>in</strong>dono dal v<strong>in</strong>colo dell’accessibilità.L’attenzione è dunque posta, <strong>in</strong> particolare, sulle offerte formulate dal settore non-profit,che costituirà l’oggetto delle analisi compiute nel presente studio. Questo genera, però, unproblema immediato: data la natura dei soggetti che lo compongono, non è possibile,purtroppo, accedere ad <strong>in</strong>formazioni organiche e puntuali quali quelle normalmentedisponibili, attraverso il sistema delle camere di commercio, per le imprese commerciali(anzitutto fatturato e numero di addetti).Per ovviare a tale problema si è cercato, <strong>in</strong> primis, di <strong>in</strong>quadrare complessivamente ladomanda di <strong>turismo</strong> <strong>sociale</strong>, con riferimento ai diversi segmenti sopra <strong>in</strong>dividuati, così dagiungere a realizzare uno scenario descrittivo al quale riferirsi nel corso delle analisisuccessive. Nel fare tale operazione, si è cercato di <strong>in</strong>dividuare gli operatori non-profitmaggiormente attivi nei confronti di ciascun specifico segmento; di essi sono stateanalizzate le offerte, sotto il profilo qualitativo e, laddove possibile, anche sotto quello<strong>Il</strong> Turismo Sociale (c.p. OSPS08-R01-D03) P. 15

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