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I prodotti turistici in Campania. Il turismo sociale - ONT Osservatorio ...

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COPYRIGHT © 2008 <strong>Osservatorio</strong> del Turismo della Regione <strong>Campania</strong>Passando, poi, ad osservare le peculiarità dell’ultimo viaggio <strong>in</strong>trapreso, possiamo notareche:• la dest<strong>in</strong>azione co<strong>in</strong>cide con mete nazionali per oltre il 71% dei casi (solo un 28%che aveva prescelto l’estero);• nel nostro Paese, le dest<strong>in</strong>azioni preferite sono, nell’ord<strong>in</strong>e: l’Emilia Romagna(9,8%), la Toscana (9%), il Lazio (8,3%), la Lombardia (7,5%) e la Sicilia (7,1%);• la concentrazione stagionale dei viaggi – escludendo agosto che da soloraccoglieva il 24% dei viaggi degli italiani – va soprattutto dal mese di aprile aquello di luglio, che <strong>in</strong>sieme assorbiscono il 50% degli ultimi spostamenti per<strong>turismo</strong> registrati;• la scelta del periodo, <strong>in</strong> cui è stato effettuato l’ultimo viaggio, è stataprevalentemente determ<strong>in</strong>ata da una libera scelta (41,7% dei casi) oppuresubord<strong>in</strong>ata alle ferie (33,8%);• lo scopo predom<strong>in</strong>ante del viaggio è stato per quasi il 52% dei casi legato a svago edivertimento, oppure – anche se a larga distanza - quello di far visita a parenti oamici (13,1%) o di <strong>in</strong>traprendere un tour <strong>in</strong> città d’arte (12,2%);• i mezzi di trasporto maggiormente utilizzati sono stati da una parte - e soprattutto- l’automobile (oltre il 50%) e dall’altra l’aereo (20,7%);• l’organizzazione del viaggio è stata largamente effettuata <strong>in</strong> modo completamenteautonomo (oltre il 70% dei casi);• è stato preferito, come alloggio, l’albergo di 2/3 a categoria (31,2%) oppureun’abitazione propria o di parenti/amici (27%) o <strong>in</strong> fitto;• <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, va sottol<strong>in</strong>eato che – sebbene quasi la metà dei turisti italiani non fa più diun viaggio all’anno – c’è anche un buon 24% che si è spostato per <strong>turismo</strong> un paio divolte nel corso dell’ultimo anno ed un 10% che l’ha fatto tre volte.Secondo ITER/Enea, l’<strong>in</strong>sieme degli elementi che caratterizzavano dunque, piùspecificamente, la tipologia di <strong>turismo</strong> prevalente tra gli italiani, restituiva “il profilo mediodi un <strong>turismo</strong> <strong>in</strong>nanzitutto rivolto all’<strong>in</strong>terno del Paese, legato alle cosiddette “vacanze” e per di piùconcentrato nei periodi “canonici” delle ferie; proprio per questo l’automobile era il mezzomaggiormente utilizzato così come molto spesso si pernottava <strong>in</strong> una casa di famiglia o <strong>in</strong> fitto o, alpiù, <strong>in</strong> un albergo o pensione confortevole e familiare”.Implicitamente si ev<strong>in</strong>ce, altresì, un problema di accessibilità al <strong>turismo</strong>, poiché nel nostroPaese:• è ancora bassa l’<strong>in</strong>cidenza di anziani che fanno <strong>turismo</strong>: secondo i dati ISTAT lepersone di età pari o superiore ai 65 anni sono difatti il 18,6% della popolazione,ma l’<strong>in</strong>cidenza sull’universo dei turisti italiano, <strong>in</strong> base alla ricerca, è pari ameno dell’8%;• è ancora bassa l’<strong>in</strong>cidenza del Sud e delle Isole, che contribuiscono per circa il 30,8%alla domanda turistica, a fronte di una quota di popolazione pari al 35,3%.<strong>Il</strong> Turismo Sociale (c.p. OSPS08-R01-D03) P. 19

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