I prodotti turistici in Campania. Il turismo sociale - ONT Osservatorio ...
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COPYRIGHT © 2008 <strong>Osservatorio</strong> del Turismo della Regione <strong>Campania</strong>La qualificazione dell’offerta prevede <strong>in</strong>vece:• l’<strong>in</strong>tegrazione <strong>in</strong> rete degli attori / delle risorse locali / dei <strong>prodotti</strong> / di servizispecifici per la domanda <strong>sociale</strong> del <strong>turismo</strong>, caratterizzati da capacitàprofessionale elevata ed <strong>in</strong>novativa;• la messa <strong>in</strong> rete di strutture ricettive, da dedicare al <strong>turismo</strong> <strong>sociale</strong> mediantespecifiche convenzioni, basate su standard e costi concordati. Si prevede che talistrutture, che dovranno rispettare rigorosi v<strong>in</strong>coli <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di accessibilità eimpatti ecologici, possano comprendere:o strutture esistenti da recuperare, riqualificare o riconvertire (edifici pubblicio privati);o strutture dell’extra-alberghiero (<strong>in</strong>dividuate secondo le normative regionalivigenti della <strong>Campania</strong>).5.1.2 Tipologie di processo produttivoLe tipologie di “processo produttivo” rappresentano le possibili modalità diorganizzazione dell’offerta, che si prevede possa avvenire per sistemi territoriali oppure perreti trasversali.I sistemi territoriali sono <strong>in</strong>tesi come aggregazione ed organizzazione per ambiti territoriali,omogenei rispetto alle specificità dell’offerta (es. una valle o un altro tipo di comprensorio,storico-culturale, ambientale, ecc.). Si prevede che:• il sistema della promozione e dell’offerta venga organizzato di concerto tra entipubblici territoriali, operatori commerciali e soggetti dell’associazionismo noprofit. Tra questi ultimi, per ciascun ambito, dovrà esserci almeno unaassociazione per il <strong>turismo</strong> <strong>sociale</strong> riconosciuta a livello nazionale, che coord<strong>in</strong>i egarantisca la crescita professionale e la qualità dell’offerta dei servizi delle altreassociazioni sociali del territorio;• la gestione, essa pure mista, assicuri professionalità qualificate ed adeguate allacomplessità delle funzioni (tra queste un Project F<strong>in</strong>anc<strong>in</strong>g Manager ed unManager del Market<strong>in</strong>g turistico territoriale di comprovate capacità, oltre ad unProject Manager riferito alla programmazione e concertazione territoriale).Le reti trasversali sono <strong>in</strong>tese come aggregazioni tematiche dell’offerta turistico-culturalediffusa nel territorio regionale, aggiuntive rispetto agli eventuali sistemi turistico-socialiterritoriali, che si prevede vengano promosse unitariamente, così da creare <strong>prodotti</strong><strong>in</strong>novativi rivolti al mercato della domanda <strong>sociale</strong> di <strong>turismo</strong> (come il circuito deglianfiteatri romani della <strong>Campania</strong>, con un eventuale “cartellone” di manifestazioni diffuso ecomune; Sistemi di it<strong>in</strong>erari gastronomici; ambientali; ecc.). Anche <strong>in</strong> questo caso si prevedel’impiego di adeguate professionalità e una gestione che sia preferibilmente affidata,mediante apposite convenzioni, all’associazionismo no profit di adeguate ‘dimensioni’ ecapacità, con l’eventuale compartecipazione di operatori profit.<strong>Il</strong> Turismo Sociale (c.p. OSPS08-R01-D03) P. 44