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116 <strong>Basilicata</strong> Paesaggi d’autore Michele Tedesco117Ma gli interessi di Michele si orientano allo studiodei maestri della pittura toscana del Quattrocento.Una ricerca che presto si tradurrà in unaraffigurazione simbolica in chiave intimista cheesplorerà in particolare i sentimenti delle donne,ritratte nei vari momenti di vita quotidiana.È un aspetto che per molti tratti lo avvicina aSilvestro Lega pittore a cui a lungo erroneamentela letteratura artistica ha attribuito la Ricreazionealle Cascine di Firenze, opera di Tedesco espostaed acquistata dall’Accademia di Bologna nel 1863che si colloca agli esordi della stagione della “scuoladi Piagentina” che con Lega, Signorini, Abbati,Borrani e Sernesi, pratica ricerche pittoriche enplein air che traduce in opere che narrano branidi vita quotidiana, intima e, perlopiù, borghese.Sono gli anni in cui al centro delle attenzioni diTedesco c’è l’universo femminile in tutte le suedeclinazioni. Opere come La ragazza nella propriacamera o Dopo una visita, per citarne solo alcune,testimoniano la sua sensibile vicinanza al mondofemminile. Il “grillo moro della pittura”, come lodefinì Martelli negli anni fiorentini, è uomo moltoaffascinante, come si evidenzia nella celebre fotoche lo ritrae con quello sguardo intenso – «occhiche mandavano fiamma di pensiero» – che gliriconoscevano i contemporanei.Mai pago e sempre alla ricerca di nuovi stimoliculturali, viaggia molto ed espone in diverse cittàitaliane ed europee, entrando peraltro in contattocon i circoli artistici tedeschi e quelli vittorianidi Londra. Scrive d’arte come corrispondentedel «Gazzettino delle arti e del disegno», primoperiodico dei Macchiaioli fondato e diretto daDiego Martelli, e del «Giornale Artistico» diCecioni e Grita.In uno dei tanti incontri nel salotto letterariodi Ludmilla Assing, scrittrice tedesca, ferventeMichele Tedesco, Una ragazzanella propria camera, 1872 caMilano, Amministrazione ProvincialeMichele TedescoDopo una visita, 1873-75Palermo, Galleria Beatricemazziniana, conosce Giulia Hoffmann, pittriceanch’essa, che di lì a poco diventerà sua moglie ecompagna di tutta la sua vita.Dopo un breve soggiorno a Roma, Michele eGiulia si stabiliscono a Portici, proseguendo inparallelo la loro attività artistica che li porta adesporre nelle principali città italiane ed europee.Michele è presente all’Esposizione Nazionaledi Napoli del ’77 e a quella Universale di Parigidel ’78; nel 1880 è alla Nazionale di Torino enel 1888 all’Esposizione Italiana di Londra.Qui figura non solo fra gli artisti in mostra,ci sarà anche Giulia, ma come Presidentedella commissione selezionatrice delleopere artistiche, un ruolo che lo collocavaevidentemente in cima alla scala dei pittoriitaliani del suo tempo. Cosa che trova ulterioreconferma nella scelta che il Governo italianocompie scegliendo di donare alla città di Londra,in segno di gratitudine, una delle due operepresentate da Tedesco in quell’occasione, ovvero,la monumentale tela dei Sibariti, a tutt’oggiesposta nella sala dei Vittoriani alla Guildhall ArtGallery di Londra.Un’immagine di GiuliaHoffmann ritratta da MicheleTedesco presente nel catalogoAlfieri e LacroixThe Italian Exhibition in London,1888. The Official Catalogue,Waterlow and Sons, 1888In basso: Michele Tedesco,Invasione di una scuola pitagoricain Sibari (I Sibariti), 1887Guildhall Art Gallery,City of London

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