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02_febbraio - Porto & diporto

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smaltimento rifiuti prodotti nel terminalcrociere e rifiuti di bordo; security;acqua; elettricità; servizi di viabilità elogistica; bunkeraggio; ship chandler;diritti di agenzia; check in passeggeri;guide turistiche; canone demaniale.“Gli operatori diretti coinvolti nel settorecrocieristico – spiega il Segretariogenerale Giuseppe Guacci – sonocirca 450 ai quali si aggiungono altre600 addetti nell’indotto, per un totaledi oltre mille persone. Se i territori riuscisseroad attrarre i crocieristi chenon prenotano le escursioni a bordoo prima della partenza, le ricadutesarebbero ancora maggiori, in terminieconomici ed occupazionali”.I crocieristi, si sa, sono in buonaparte “repeaters”: significa che hannogià fatto una crociera nel Mediterraneo.Spesso hanno già visitatoRoma. Molti amano gli itinerari inconsueti,le curiosità, il “fai da te” delturista che risponde al gusto dell’avventura.Si possono indicare quindipercorsi alternativi, a Civitavecchiastessa, o nelle zone vicine che, fral’altro, sono tutte da scoprire. DalleTerme di Traiano al castello di Vulci,da quelli degli Odescalchi sullacosta o nell’interno fino alle Abazieed ai Palazzi nobiliari, dai laghi diAnguillare e Bracciano a Tarquinia eTuscania, per non parlar di Viterbo,dei percorsi enogastronomici, delleterme. Le crociere non sono un pesoper le città che le ospitano ma occasionidi sviluppo. Si tratta di proporreun’offerta di valore. Se si considerache il 20% dei crocieristi che scalanoun porto rimane a bordo nave o nellevicinanze è facile intuire le possibiliricadute. Un recente studio ha messoin evidenza che ogni crocieristaspende durante la crociera una cifraquasi pari a quella che ha speso peril viaggio. Se poi si considera cheogni turista lascia circa 60 euro nellecittà dove si ferma, il conto è breve.Su oltre due milioni di crocieristi piùdi 400 mila rimangono a Civitavecchiae dintorni. Si tratta di chiamareall’appello sia le Istituzioni che i commercianti,e tutti i cittadini, per offrireil meglio dell’ospitalità italiana aituristi che scelgono il nostro Paesecome meta. Con qualche sacrificio,come l’apertura domenicale, ma contante soddisfazioni in più.Già in passato i comuni del comprensoriohanno attivato una serie diproposte che sono state presentateal Seatrade di Miami. Così gli Etruschisono approdati negli States perpubblicizzare la ricchezza culturaleed artistica dell’Alto Lazio. Anchequest’anno lo scalo laziale sarà presentea Miami nel Padiglione Italia,dove ha gettato le basi del suo futurocon una mirata attività promozionale,alla fine degli anni ’90, quando lenavi da crociera che attraccavano aCivitavecchia erano solo 50. Si trattadi reinventarsi, di migliorare la qualità,di essere proattivi e ospitali.I numeri dei turisti non mancanoe neppure i soggetti che possonoinvestire per migliorare la qualitàdell’accoglienza: si pensi che i socidel Civitavecchia Terminal Crociererappresentano i brand più significativia livello mondiale: Carnival, MSCe Royal Caribbean. Tre grandi compagnieper un porto dove non è inconsuetotrovare i colossi del mare,le grandi città viaggianti, a grappoli,lungo le banchine, una in fila all’altra.Nel periodo estivo se ne possono vederedecine all’ombra dello SplendidoForte Michelangelo di epoca rinascimentaleo lungo l’Antemurale, ladiga foranea lunga qualche migliaiadi metri. Uno spettacolo da non perdere.Un’occasione da sfruttare.Pat Lupi

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