fatta dall’armatore italiano.Ogni residuo dubbio dovrebbe venirmeno se si considera che nellaprassi i contratti di noleggio prevedonoche il noleggiatore, quasi semprestraniero, di una nave di bandieraitaliana, quando decide di eseguireun viaggio che comporta il transitoin aree esposte al rischio di pirateria,deve preventivamente stipulare lecoperture assicurative del caso. Neconsegue che, essendo la copertura“Kidnap and Ransom” effettuatadal noleggiatore straniero, non puòessere dichiarata la nullità del contrattoassicurativo in base alla legge82/91.Cosa succede se manca la copertura“Kidnap and Ransom”?Il problema si sposta sui P&I Clubsche, come è noto, sono costituiti dagliarmatori in forma mutualistica ecoprono la responsabilità civile deiMembers nell’esercizio della nave(Protection) e del suo impiego (Indemnity).Tra i principali rischi copertivi è quello del risarcimento dei danniper morte o lesioni dei marittimi epasseggeri imbarcati. E con il notopragmatismo anglosassone il mercatoassicurativo, per superare ogni“ambiguity”, ha deciso di infilare ilrischio pirateria tra i “Rischi Guerra”che, sia pure in via sussidiaria, sonocoperti dai P&I Clubs. Ciò dovrebbeconsentire il rimborso del riscatto pagatoper la liberazione dell’equipaggio.La prima conferma è stata datadal P&I Gard in una circolare inviataai suoi Members: “When ransompayments are recoverable by insurancedepends firstly on whether it ispossible to link the ransom paymentto an insured interest and secondlyto which extend under the terms ofthe relevant insurance the ransompayment can be considered as ameasure to minimize an insured lossthat would have been insured but forsuch payment. It follows that ransompayments upon acts of pirates mightbe recoverable under the P&I coveronly to the extend that the paymentshave been made for the purpose ofaverting or minimising a recoverableliability that would have been occurredbut for the payments”.In conclusione, anche l’armatoredi una nave di bandiera italiana puòricorrere alla copertura “Kidnap andRansom” ed ha anche la possibilitàdi chiedere al suo P&I Club il rimborsodel riscatto pagato per un atto dipirateria, invocando il caso “BungaBunga” deciso dalla Corte inglese:This conclusion is fortified by the widerimplication of any contrary conclusion.Kidnap and Ransom cover(whether for personnel or property)is a long standing and important featureof the insurance market. As suchpolicies (acceptable to the industry)to be rendered unenforceable?It isalso to be noted that payments ofa ransom are recoverable as a sueand labour expense …The terms inwhich the duty under section 78(4) isexpressed are wide enough on theirnatural meaning to embrace expenditurenecessary to procure the releaseof a vessel that has been seized andthere is no reason of policy or practicewhy they should not do so. If thatis right, then it would be strange indeedif such expenditure did not fallwithin the sue and labour clause. Inour judgment the assumption of theeditors of Arnould that payment of aransom, if not itself illegal, is recoverableas an expense of suing andlabouring is well founded.L’atto di pirateria è uno dei più antichicrimini. La Convenzione di MontegoBay sul diritto del mare, adottatadalle Nazioni Unite nel 1982, considerala pirateria come un “crimenjuris gentium” e quindi come crimineinternazionale. Resta la competenzadello Stato di bandiera ma, in presenzadi un crimine internazionale, tuttigli Stati firmatari della Convenzionehanno competenza e giurisdizioneindipendentemente dalla nazionalitàdella nave e dei pirati e quindipossono sequestrare la nave pirata,nonché inseguire e catturare i piratianche nelle acque territoriali di altropaese. La pericolosità della pirateriaha spinto la comunità internazionalead impiegare una inusitata quantità dimezzi ed uomini con compiti di prevenzionee repressione. Ma la stessacomunità internazionale non ha maivietato o punito il pagamento di un riscattoper la liberazione di una navecatturata. E tanto meno si è pensatodi vietare o punire il pagamentodel riscatto per la liberazione degliequipaggi: “Diplomatic or military interventioncannot usually be reliedupon and failure to pay may but in jeopardyother crews”. Ovviamente, loscenario sarebbe diverso se, a livelloONU o comunitario, dovesse essereapprovata una risoluzione che proibisceil pagamento del riscatto. Inquesto caso, la risoluzione farebbevenir meno la copertura assicurativain virtù della “Sanction Limitation andExclusion Clause”, recentementeinserita in tutte le polizze: “No (re)insurer shall be deemed to providecover and no (re)insurer shall be liableto pay any claim or provide anybenefit hereunder to the extent thatthe provision of such cover, paymentof such claim or provision of suchbenefit would expose that (re)insurerto any sanction, prohibition or restrictionunder United Nations resolutionor the trade or economic sanction,laws or regulations of the EuropeanUnion, United Kingdom or UnitedStates of America.”Allo stato è pacifico che i pirati nonhanno mai liberato una nave e/o unequipaggio senza riscatto. Ma, comeal solito, in casa nostra si preferisceemulare le tre scimmiette “mizaru”,“kikazaru” e “iwazaru” del santuariodi Toshogu: l’equipaggio catturatova liberato e, se non vi sono altrimezzi, va pagato il riscatto. Ma nonvedo, non parlo, non sento. Paga efatti rimborsare dagli assicuratori. Ilcontratto assicurativo, però, restanullo ed i Tribunali italiani ti possonopunire.Come vorrei essere un inglese ….almeno qualche volta!Bruno Castaldo48 - <strong>febbraio</strong> 2011
<strong>febbraio</strong> 2011 - 49