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02_febbraio - Porto & diporto

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non potranno essere ritoccati più del20%. In pratica, per il biglietto Unico-Napoli, che oggi costa 1,10 euro, sipotrà arrivare massimo a 1,30, ma èprevedibile che gli aumenti arriverannosolo al 10%, mentre si cercheràdi tutelare le fasce deboli e gli utentifidelizzati. I rialzi, in ogni caso, interesserannotutte le tariffe e gli abbonamentimensili e annuali (compresi itreni regionali e le tratte extraurbane)ma saranno poi Comuni, Province eaziende di concerto con Unicocampaniaa stabilire il reale eventuale adeguamentodei ticket, che non avverràcomunque prima di un mese. In ognicaso gli enti non sono obbligati agliaumenti. “L’adeguamento è necessarioper mantenere in vita il sistemadi tariffa integrata – spiega l’assessoreregionale ai trasporti Sergio Vetrella- che consente ai viaggiatori diutilizzare tutti i mezzi di trasporto conun solo biglietto in tutta la Regione.La limitatezza delle risorse finanziarieregionali, la necessità di risanare ibilanci delle aziende e la contrazionedei finanziamenti statali, hanno resonecessario attuare alcune iniziativecome appunto la rimodulazione deitetti massimi delle tariffe, così comehanno fatto e stanno facendo tutte leRegioni d’Italia”. Ma non è tutto. L’assessorepunta ad una vera e propriarivoluzione dei trasporti, azzerando idebiti delle aziende e costruendo unsistema basato sulla competizione esul libero mercato.A cominciare dall’adozione delletessere prepagate con un microchip,già in essere per gli abbonamenti annuali:su queste carte «intelligenti»,disponibili in edicole e negozi, verrannocaricati, anche via Internet, gliimporti di volta in volta richiesti dagliutenti. Ai cittadini campani verràchiesto di obliterare ad ogni corsala card e ciò consentirà, attraversoun sistema informatico, di stabilire ilreale numero di passeggeri per ognisocietà di trasporto. Gli utenti verrannoincentivati ad obliterare attraversoun meccanismo di premialità (punti esconti). A questo punto, però, le societàdi trasporto saranno interessatedirettamente a contrastare l’evasionepoiché dal rispetto delle regole dipenderàil ritorno economico e quindila loro sopravvivenza. La sfida è alimentarela concorrenza tra le aziende,chiamate a migliorare l’efficienzae la qualità dei servizi per attirare ilmaggior numero di passeggeri. Glienti locali dovranno produrre unarendicontazione bimestrale accompagnatadal dettaglio del serviziodi trasporto pubblico locale fornito.Questa è una condizione necessariaper evitare la revoca di trasferimentifinanziari che vengono di fatto subordinatialla dimostrazione delle spesesostenute. In parallelo si lavorerà alpotenziamento dell’Acam, l’Agenziacampana per la mobilità sostenibile,a cui verrà affidato il compito di tracciareuna mappatura dei servizi minimida garantire, per stabilire le lineeda potenziare e quelle da sopprimere,ma anche gli orari dei vari mezzidi trasporto. Il tutto, naturalmente,avverrà in modo graduale poiché ilnuovo sistema dovrebbe scattarenon prima di un anno. In attesa che ilpiano venga approvato e diventi realtà,l’assessore Vetrella sta portandoavanti il programma di investimenti.In tutta la Campania ci sono 317 cantieriaperti per un totale di quasi 4,5miliardi di euro e circa 30mila addettiall’anno.Nel 2010 il totale della spesa èstato pari a 154 milioni mentre gli impegnicomplessivi raggiungono i 326milioni. Ad oggi la Regione destina aitrasporti più fondi della media italiana,ma per la qualità e l’efficienza deiservizi la strada resta in salita.Brunella Giugliano<strong>febbraio</strong> 2011 - 45

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