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02_febbraio - Porto & diporto

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seatrade / porto&<strong>diporto</strong>Il porto di Napoliprogramma il suo futuroPortuale di Napoliha iniziato il nuovoL’Autoritàanno con una marcia inpiù. Una serie di importanti progettistanno per partire in settoristrategici per lo scalo partenopeo.Il progetto di rifacimento del moloBeverello, area passeggeri, il pianodei dragaggi, la costruzione dellaNuova Darsena di Levante.Sono stati superati i tanti passaggiburocratici indispensabiliper l’approvazione dei progetti, masoprattutto sono state raggiuntele intese istituzionali per il varo diopere complesse come quelle incantiere.bereranno i fondali di alcune zoneoperative del porto nei pressi delterminal Conateco da accumuli disedimenti formati dal movimentodelle eliche di navi e rimorchiatori dimanovra”.E si sa bene che il dragaggio deifondali riveste per il porto di Napoliun’importanza primaria. Il progettoapprovato prevede due stralci:un primo stralcio di 70mila mc contemporaneo deposito di sedimentie un secondo stralcio di 60mila mcda far refluire nella cassa di colmatadel porto turistico di Vigliena,non appena sarà riparata dai gravidanni provocati da eccezionali mareggiate.I lavori di dragaggio appena assegnatisono prodromici alla piùgrande operazione di dragaggiodi circa 1.200.000 mc da utilizzareper il riempimento della futuraDarsena di Levante. A tal propositoil Ministero dell’Ambiente hanotificato, di recente, all’AutoritàPortuale il decreto con cui è stataautorizzata la variante di progettoper conferire i sedimenti del dragaggiodi 1.200.000 mc di fanghidel porto, appunto in quella cassadi colmata.“Per quanto riguarda la realizzazionedella Darsena di Levante- precisa il Presidente Dassatti- abbiamo assegnato provvisoriamentela gara ad un raggruppamentodi imprese e siamo in attesache il TAR si pronunci sulle opposizionipresentate da altre impreseescluse dall’aggiudicazione, per farpartire i lavori”. Si tratta di un’operadel costo complessivo preventivatodi circa 400 milioni di euroche doterà il porto di Napolidi un terminalIl porto di Napoli, così, riconfermala sua polifunzionalità e la suacapacità di programmare il futuroin modo da rispondere alle richiestedel mercato e alle aspettativedegli operatori. In questi anni difficili,segnati da perdita di traffici neimaggiori porti italiani e del mondo,il porto di Napoli è riuscito a mantenerei suoi trend di traffico positivi.E questo in tutti i suoi principalicomparti: dal traffico container (circa550 mila contenitori in teu movimentatinel 2010) al traffico passeggeri(oltre 8 milioni tra croceristie passeggeri per le isole maggiori eminori), all’industria delle riparazioninavali e della cantieristica che dàlavoro tra diretto e indotto ad oltre 5mila persone.“Il punto di forza di questo porto -ha dichiarato il Presidente dell’AutoritàPortuale, Luciano Dassatti- è costituito dall’intelligenza, dallafantasia e dalla voglia di fare degliimprenditori del cluster marittimo.A fare la differenza, qui, sono statila flessibilità e la prontezza di unporto tutt’altro che monomarca emonoculturale, forte di tanti armatori.Stiamo lavorando per manteneree soprattutto per accrescere inostri volumi di traffico. Il recentedecreto autorizzativo del Ministerodell’Ambiente ci ha consentito difar partire la gara per il dragaggiodi emergenza di una parte dei fondalidel porto di Napoli.Circa 70 mila mc disedimenti che li-container di 250 mila mq. in gradodi movimentare contenitori per oltre1 milione di teu. L’opera si realizzeràin project financing, 180 milionia carico dell’Autorità Portuale diNapoli e 220 milioni di euro a caricodella società Conateco di proprietàal 50% di COSCO e 50% di MSC.Anche il settore del traffico turisticorappresenta, insieme al trafficocontainer, un punto fondamentaledell’economia portuale partenopea.Un settore che in questi anni è costantementecresciuto, posizionandoil porto di Napoli ai primi postinel Mediterraneo per il traffico croceristico,ai primi posti in Italia per4 - <strong>febbraio</strong> 2011

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