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02_febbraio - Porto & diporto

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zone danneggiate. Le strategie per l’ambiente marino devonoassicurare che la pressione delle attività umane siamantenuta entro livelli compatibili con il conseguimentodi un buono stato ecologico e che la capacità degli ecosistemimarini di reagire ai cambiamenti indotti dall’uomonon sia compromessa, consentendo nel contempo l’usosostenibile dei beni e dei servizi marini da parte delle generazionipresenti e future.Il ricreato rapporto fra scali marittimi e città che li ospitano,la riqualificazione di ambiti portuali che insistono neicentri storici delle città marittime, la consapevolezza chelo sviluppo può essere solamente ecosostenibile, hannoportato i porti a guardare con attenzione alle politiche ambientali.Basti pensare al ruolo che essi hanno per l’accessodi migliaia di crocieristi e passeggeri ai siti turistici o allecittà d’arte della nostra splendida penisola.Le attività portuali – come tutte le attività economiche,industriali, di trasformazione, dei trasporti o della logistica,non sono esenti da impatti ambientali. Nel campo portuale,gli impatti ipotizzabili sono vari, possono riguardare l’ariao l’acqua, sono possibili impatti da rumori. Essi possonoessere generati dalle navi o da mezzi di sollevamento. Altriinterventi tipicamente portuali comportano un potenzialeimpatto ambientale, quali i dragaggi e gli escavi.Assoporti, che rappresenta i principali scali italiani, hasposato in pieno questa filosofia e da anni collabora algruppo di lavoro ESPO (European Sea Ports Organization)sull’ambiente, nell’ambito del quale avvengono scambidi opinioni su argomenti di rilievo comunitario inerentinormative ed aspetti ambientali riguardanti direttamenteo indirettamente i porti. In sede ESPO è stato elaboratoun “Environmental Code of Practice”, che l’associazioneha divulgato ai propri associati. Il documento contienedei suggerimenti per l’adozione di pratiche ambientali incampo portuale (riguardanti le authority, gli operatori e gliutenti portuali), da seguire su base volontaria e tenendonaturalmente conto delle molteplici diversità esistenti trai porti comunitari nonché delle specificità anche locali diogni comunità portuale.Tanto per citare alcune best practices, le Autorità portualidi Genova, Livorno, Venezia, Trieste, Civitavecchiapartecipano al progetto EcoPorts, cofinanziato dall’UE,avente lo scopo di armonizzare l’approccio alla gestioneambientale dei porti in Europa, di favorire lo scambio diesperienze e l’applicazione di buone pratiche (sempresu base volontaria) sulle tematiche ambientali collegateai porti. Alcune Autorità si sono dotate di sistemi di gestioneambientale conformi alle norme ISO 14001. Alcunedispongono di uffici che si occupano specificamente di tematicheambientali.Particolare attenzione è stata posta dai porti italiani aiprogetti delle Autostrade del Mare che spostano le mercidal trasporto tutto - strada al trasporto combinato mare –strada, con enormi risparmi economici ed ambientali. Chefare per andare nella direzione dello sviluppo sostenibile,che coniughi la necessità di svolgere attività commercialicon il rispetto dell’ambiente e la qualità della vita nelle cittàportuali?Le tematiche ambientali coinvolgano la comunità portuale,cioè chi vi opera, ma riguardano in parte anche ilrapporto porto – territorio. Molti dei principali porti sonoradicati nel contesto urbano, tanto che è difficile stabilirese sia nato prima il porto o se sia stata fondata prima lacittà. Il rapporto porto – città riguarda numerosi aspetti:la congestione del traffico stradale, l’espansione territorialeverso aree da utilizzare per fini portuali e per attivitàindotte oppure per riqualificare aree portuali ad altri scopi,turistici, culturali, ricreativi o di fruibilità da parte dellacittadinanza. A questo ultimo proposito, va ricordato chein molte città le A.P. hanno realizzato o progetti di riqualificazione.Tra gli interventi di recupero del waterfront quellidi Genova, Savona, La Spezia, Trieste, Napoli, Civitavecchia,Venezia, dove sono state ricavate anche aree messea disposizione della comunità cittadina. Il porto quindiviene restituito alla città e ne diventa l’agorà, un luogofonte di ricchezza, di scambi commerciali, di incontri, disvago e di cultura.Patrizia LupiPort activity, like all industrial activity, transformation,transport and logistics is not exempt from environmentalimpact. The impact in ports are various, affectingair, water and sound. These can be generated byships or lifting equipment. Other port work such asdredging and excavating also produce potential environmentaldamage.Assoporti (the Italian Ports Association) which representsthe main Italian ports has completely adoptedthis philosophy and for years has collaborated withESPO (European Sea Ports Organisation) on environment.ESPO promotes exchange of opinion of EUinterest and interests itself with EU law concerningports both directly and indirectly. ESPO has issuedan “Environmental Code of Practice” which has beencirculated to its members. The Code contains suggestionsfor the adoption of environmental practices byPort Authorities and port operators and users to befollowed on a voluntary basis taking into account thedifferences between ports and their local community.Among best practitioners are Genoa, Leghorn, Venice,Trieste and Civitavecchia all of which participatein EcoPorts co-financed by the EU with the scope ofharmonising the approach to environment managementin the ports of Europe, to encourage sharingexperience and the application of good practice on avoluntary basis in port environmental matters.Italian ports play particular attention to Seaways(autostrada del mare) which moves transport of freightfrom road to sea with enormous economic and environmentalsavings.What must be done to move forward with sustainabledevelopment which matches the need for commercialactivity with respect for environment and life in a portcity?The environment theme involves the port communitywhere the port works but also involves the port andthe surrounding territory. Many ports are in urban areasand often it is difficult to tell which came first. Therapport port/city has a number of aspects, traffic congestion,expansion of areas needed by the port andconnected activity as well as other factors such astourism, culture, recreation and activities which canbe used by the city. It should be remembered that inmany cities the Port Authority has updated the port.Examples of waterfront recovery are to be found inGenoa, Savona, La Spezia, Trieste, Naples, Civitavecchiaand Venice where areas have been made availableto the citizens. The port is therefore given backto the city and becomes the market place, a source ofwealth, commercial exchange, a meeting place and aplace for pleasure and culture.<strong>febbraio</strong> 2011 - 19

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