13.07.2015 Views

02_febbraio - Porto & diporto

02_febbraio - Porto & diporto

02_febbraio - Porto & diporto

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

confetra / porto&<strong>diporto</strong>Una forte industria logisticaper sostenere l’economiaSemplificazione ed efficientamentodei processi normativie amministrativi, qualificazionedell’offerta nella catena del valorelungo tutta la filiera logistica, focalizzazionedegli investimenti su alcuneprioritarie infrastrutture di rete. Questii pochi ma chiari obiettivi per il settoredei trasporti e della logistica indicatialla 66ma Assemblea annuale Confetradal Presidente della Federazione,Fausto Forti, alla presenza delMinistro delle Infrastrutture e dei Trasporti,Altero Matteoli, del Presidentedel CNEL, Antonio Marzano e con lapartecipazione del Vice PresidenteA.T.Kearney, Marco Santino.Il Centro Studi Confetra, ConfederazioneGenerale Italiana dei Trasportie della Logistica, ha condotto con ilsupporto di A.T.Kearney una ricercasullo stato attuale e sugli scenarievolutivi del trasporto merci e dellalogistica nel nostro Paese. L’obiettivoè stato quello di fornire un quadrochiaro del mercato di riferimento, delledinamiche competitive, delle evoluzioniattese e delle implicazioni peri principali settori industriali presentinella filiera, anche rispetto agli altriPaesi europei.“Dotare l’Italia di una forte industrialogistica – ha detto Fausto Forti, Presidentedella Confetra - significa nonsoltanto sostenere la competitivitàdell’economia nazionale ma anchecontribuire ad allargare la base produttivadel Paese”. Forti sottolineainoltre il sostegno della Confetra alNuovo Piano della Logistica approvatodal Governo a Natale, “un Pianoapprezzabile per il suo approcciopragmatico con poche e chiare lineestrategiche, ciascuna in grado di dareun contributo allo sviluppo del sistemalogistico nazionale. A livello mondialela produzione di ricchezza stacrescendo oggi del 5% - ha spiegatoForti - ma mentre le economie emergentistanno rapidamente tornando aivalori ante crisi, per la maggior partedelle economie europee la ripresa èancora debole. In questo scenario lalogistica italiana costituisce ancorauna componente importante del sistemaeconomico, con un’incidenzasul PIL del 7%, pari a oltre 100mld dieuro; un valore di poco superiore allamedia UE che si attesta al 6,8%”.L’incidenza della logistica sul PILha registrato un trend crescente negliultimi anni che, si stima, nel 2013dovrebbe portare il settore a quota7,4%. I dati confermano inoltre unatendenza del mercato, già osservatauna decina di anni fa, verso una richiestasempre minore da parte dellacommittenza industriale e commercialeper attività di pura vezione.Secondo la Nota Congiunturaledella Confetra, riferita ai valori del2010 rispetto al 2009, dopo quasiun biennio di indicatori negativi i datidel traffico merci dello scorso annoconfermano la ripresa economicamondiale, già registrata nel primosemestre 2010 anche se con ritmipiù contenuti. Riparte lentamenteil trasporto su gomma: +2% a livellonazionale, +8% l’internazionale acarico completo e +6% il collettame(corrieri). Significativa ripresa per iltrasporto marittimo + 9% e crescitadecisamente sostenuta per il compartoaereo +18%. Continua a calareil trasporto su ferro (-8%) evidentementeper motivi non più legati allacrisi economica.In questo quadro, diventano fondamentalile potenzialità di recupero delsettore. La ricerca del Centro StudiConfetra - A.T.Kearney evidenziacome il costo della logistica tradizionalesia oggi maggiore dell’11%rispetto alla media europea, con ungap di competitività del Sistema Italiastimabile in circa 12mld di euro.Ci sono però sensibili margini di miglioramento:i dati mostrano, infatti,un potenziale di recupero che puòsuperare gli 8mld di euro.Da un lato una ripresa di efficienza(stimabile in oltre 3mld di euro), conun conseguente valore generato chepotrà essere distribuito lungo la catenain termini di riduzione dei costi peril cliente finale e di miglioramento deimargini del settore. Dall’altro la potenzialitàdi recuperare la domandaitaliana, attualmente non soddisfatta,e di intercettare nuova domanda (valutabilein oltre 5mld di euro).Sul fronte degli investimenti infrastrutturali,Forti ha osservato come40 - <strong>febbraio</strong> 2011

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!