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VOLUME LUSERNA ristampa 12/96 - Centro Documentazione ...

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17chisch-ungarische Monarchie bis zum Schluss für einewürdige Ruhestätte der Gefallenen mobilisiert,wo auch immer sich diese befand. Dies auch „um derZukunft ein versöhnlicheres Bild des Gedenkens anden Ersten Weltkrieg und an das Opfer, zu welchemeine gesamte Generation verdammt war zu übermitteln“,wie Alberto Gerosa schrieb.Der plötzliche Massentod (denken wir nur an Galizien,wo das österreichisch-ungarische Heer alleinvon August bis September 1914 140.000 Soldaten verlor)verlangte nach einer Planung, den Bau und letztlichdie Pflege von Kriegsfriedhöfen. So übernahmder Staat – in unserem Fall die österreichisch-ungarischeMonarchie – die Rolle, die „traditionsgemäß derFamilie zugefallen wäre“, das Grab für den Gefallenenvorzubereiten und, was „traditionsgemäß den lokalenGemeinschaften zugefallen wäre“, die Kriegs -friedhöfe zu errichten und zu pflegen.Jede identifizierte Leiche musste eine würdige Bestattungerhalten und man ließ keine Unterschiedezwischen den eigenen Gefallenen, Verbündeten oderFeinden zu: die Kriegsfriedhöfe waren nicht nur Ausdruckder Dankbarkeit der gesamten Nation, sondernauch Ausdruck des Respektes für jeden Soldat,der seinem Eid treu geblieben war.Im November 1915 wurde in Wien die Kriegsgräberabteilungeingerichtet, mit einer Reihe von Niederlassungenauf dem gesamten Kriegsgebiet, die mitden Militärkommandos in Verbindung standen. DieserEinrichtung fiel die Aufgabe zu, die Gefallenensowie deren Bestattungsort zu registrieren und für1914 l’esercito austroungarico perse 140.000 soldati)impose quindi la progettazione, la costruzione e infinela cura dei cimiteri di guerra. Così lo Stato – nelnostro caso la monarchia austroungarica – assunse ilruolo “che era stato tradizionalmente della famiglia”di preparare la tomba per il caduto e quello “che erastato tradizionalmente delle comunità locali” di costruiree conservare i cimiteri di guerra.Ogni salma, identificata, doveva trovare dignitosa sepolturae non si ammetteva alcuna distinzione fra cadutipropri, alleati o nemici: i cimiteri di guerra dovevanoesprimere non solo la gratitudine dell’interanazione, ma anche il rispetto per ogni soldato rimastofedele al proprio giuramento.Nel novembre del 1915 venne istituito a Vienna il Dipartimentoministeriale per le sepolture di guerra(Kriegsgräberabteilung), con una serie di filiali dislocatesu tutto il fronte bellico e collegate ai comandimilitari. A questa struttura era affidato il compito diregistrare i caduti e il luogo di sepoltura, nonchéprovvedere alla costruzione e all’abbellimento dei cimiteridi guerra.Quando nel maggio del 1915 l’Italia dichiarò guerraall’Austria le montagne del Tirolo meridionale, o-dierno Trentino, furono improvvisamente popolateda centinaia di migliaia di soldati dell’Impero che accorseroin questa parte del fronte.Per questo nei cimiteri militari austroungarici troviamospesso nomi tedeschi, italiani, boemi, ungheresi,ucraini, polacchi, serbi, croati, rumeni, slovacchi, slovenie persino turchi. Questo era l’esercito plurinazio-

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