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VOLUME LUSERNA ristampa 12/96 - Centro Documentazione ...

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44nur geringe Verluste zu verzeichnen, obwohl auf diesepausenlos heftiges Artilleriefeuer niederging. Diesänderte sich auch nicht beim Angriff der Italiener am30. Mai 1915, wo diese versuchten, die dortigen Stellungenzu durchbrechen, um sodann gegen Trientvorstoßen zu können. Die dabei gefallenen Italienerkonnten von den angreifenden Truppen selbst geborgenwerden. Diese änderte sich beim Angriff am 24.und 25. August 1915 insoferne, als hier die Italienermit zwei Brigaden angriffen und dabei das 115. Infanterie-Regiment,das gegen den vorgeschobenenösterr. Stützpunkt Basson viermal ergebnislos anstürmte,ungeheure Verluste zu verzeichnen hatte.Ein an der Assatalstraße, im Angesicht des einst heißumkämpft gewesenen Basson, befindlicher Gedenksteinberichtet, daß bei diesem Angriff das genannteRegiment einen Verlust von 43 Offizieren und 1048Mann an Toten zu beklagen hatte 7 . Von diesen bargman auf österreichischer Seite mehr als 200, die imFriedhof von Cost’alta begraben wurden. Die totenItaliener brachte man mittels Karetten oder Tragtierenzum genannten Friedhof. Dies war aber nur inden Abend- bzw. Nachtstunden möglich, da bei Tagalles was sich bewegte von italienischer Artillerie unsesenza sosta il fuoco dell’artiglieria pesante. Questostato di cose non cambiò nemmeno con l’assaltodegli italiani il 30 maggio 1915, quando essi tentaronodi sfondare le linee di difesa e aprirsi la via perTrento. Gli italiani caduti in questa occasione furonorecuperati dalle truppe assalitrici stesse. La situazionecambiò con l’assalto del 24-25 Agosto 1915,quando gli italiani assalirono con due Brigate e il115° Reggimento di Fanteria, che si scagliò quattrovolte, senza risultato, contro le postazioni avanzateaustriache del Basson, e si ebbero a contare enormiperdite. Una lapide posta sulla strada della Vald’Assa, in vista di quello che fu l’infuocato campodi battaglia del Basson, ricorda che detto Reggimentoebbe una perdita di 43 ufficiali e 1.048 uomini7 .Di questi, più di duecento furono recuperati dagliaustriaci e furono sepolti nel cimitero di Costalta. Icaduti italiani furono trasportati al cimitero con carretteo animali da soma: ciò fu però possibile solo nelleore serali o notturne, in quanto durante il giornotutto quello che si muoveva veniva preso di mira dall’artiglieriaitaliana.Così il già menzionato volontario ed allievo uffi-7Feldkurat Mathias Ortner v. Tiroler Landsturm Baon Nr. 1 sagtin: Österr.-Ung. kathol. Mil.-Seelsorge im 1. Weltkrieg (Graz 1938)S. 204, daß bei der Bergung bzw. Tröstung der verwundeten ital.Soldaten „stellenweise die Körper (der toten Italiener) so dichtangehäuft waren”, daß er darüber hinwegsteigen mußte.7Il curato militare Mathias Ortner del 1° Battaglione della TirolerLandsturm, nel suo libro (vedi nota 2), a pag. 224 scrive che nel recuperaree consolare i soldati italiani feriti, “talvolta i corpi sonocosì fittamente ammucchiati che li devo scalare”.

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