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VOLUME LUSERNA ristampa 12/96 - Centro Documentazione ...

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64ber in der Frühe dauerte, hatten sich bis Ende August39 Personen gemeldet, die am erstgenannten Tagedie Bahnfahrt nach Südtirol antraten, jeder von ihnenmit einem gültigen italienischen Visum in der Tasche.Das Ziel war vorerst Rovereto, wo die SchützenErinnerungen an einst auffrischten. Hierher reisteFreund und Helfer Rossi den Schützen entgegen,dem einige Gegenstände für die Kreuzerrichtung ausgefolgtwurden. Mit diesem fand sich auch der Ortspfarrervon Lusern ein, der verantwortlich für diekirchliche Gestallung der Einweihungsfeier war. Aucheinige Nachzügler sowie Gäste aus Bayern undder Schweiz stießen in Rovereto zur Gruppe. Am 15.in der Frühe standen vor dem Hotel Rialto in Roveretozwei Autobusse bereit, die die Reisenden überCalliano-Folgaria-Lavarone auf die Hochfläche vonLavarone brachten, wo sie in den Albergos in MonteRover und Vezzena ihr Quartier bezogen.Der nächste Tag (16.) brach an und mit ihm eindenkwürdiger Tag für die Schützen. Als diese mitihren Gästen auf dem Festplatze, dem ehemaligenSoldatenfriedhofe ankamen, erwartete sie schon einegroße Menschenmenge. Darunter befanden sich italienischeFrontkämpfer aus dem 1. Weltkrieg. So u. a.eine starke Abordnung der Brigade Ivrea bzw. des115. und 116. Infanterie-Regimentes aus Turin bzw.Udine. Es waren dies jene Regimenter, die am 24. und25. August 1915 die Vezzenafront angegriffen hatten,bei dem ersteres Regiment beim Sturme auf dem Bassonungeheure Verluste erlitten hatte. Auch ehemali-Si giunse al giorno dopo (16 settembre) e con essoun giorno indimenticabile per gli Schützen. Al loroarrivo con gli ospiti sul luogo della cerimonia, all’excimiteromilitare, trovarono una grande folla ad attenderli:tra questa ex-combattenti italiani della GrandeGuerra, precisamente una numerosa delegazionedella Brigata Ivrea, del 115° e 116° Reggimento di Fanteria,da Torino e Udine. Questi erano i Reggimentiche il 24 e 25 Agosto 1915 diedero l’assalto sul frontedi Vezzena. Nella battaglia del Basson il 115° Reggimentoaveva subito enormi perdite. Erano anche presentiex-Alpini da Asiago, Rotzo, Roana, come puredelegazioni di Carabinieri, Vigili del Fuoco, GuardieForestali, i Sindaci dei comuni vicini e numerosi giornalisti.Dovevano essere almeno quattrocento o cinquecentole persone riunite attorno all’altare erettoaccanto alla Croce. Alle 9 del mattino iniziò la S. Messa,celebrata dal sacerdote Josef Pardatscher, ex cappellanomilitare dei Luserner Standschützen. Dopo ilservizio religioso, reso solenne dai cori di Levico eCaldonazzo, il sacerdote benedì la Croce. Poi, in tedescoe italiano, espresse il suo apprezzamento perl’iniziativa. Terminò il suo discorso ricordando che e-gli stesso aveva dato l’Estrema Unzione e quindi sepoltoil primo caduto italiano a Costalta.Poi, prese la parola l’organizzatore del viaggio inTrentino, l’ex-combattente Rauch, che ringraziò tuttiper la partecipazione, in modo particolare gli ex-combattentiitaliani della Prima Guerra Mondiale. Concluseil suo discorso, dicendo che la dedizione al pro-

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