LE LETTERE Tante le ragioni per correre. Ma bisogna anche saperle raccontare. Come negli scritti dei nostri lettori e in particolare nella RW Letter. 2 APRILE 2017 Corsa e pioggia. Atavico connubio. L’amarezza arretra. La serenità vince e resiste, pervicace. Cuore, respiro, in simbiosi coi passi. Il benessere prevale, mi pervade salvifico. Un massaggio per l’animo acciaccato. Uno stato estatico. Vorrei finisse mai. MARCO RAFFAELI, Torino SPORTIVO NELL’ANIMO Sono uno sportivo nell’animo, tradizionalista e un po’ vintage. Le mie mise improbabili testimoniano che non bado all’aspetto estetico ma al succo della questione: la corsa. Intesa come momento di relax, divertimento e socialità. Sono un piacevole compagno e sorrido indiscriminatamente agli altri corridori. Mi diverto molto quando incrocio una runner che s’irrigidisce al mio saluto e si mette sulla difensiva. Mi vien voglia di gridare «ma goditela questa corsa, sii te stessa, gioisci che stai facendo la cosa più bella». Ecco, questo forse è quello che manca a molti runners che incontro, probabilmente SEMPRE PIÙ GIOVANE Capita a tutti, prima o poi, di rendersi conto che la vita è anch’essa una runner. E anche brava, tanto che corre più veloce di tutti e di tutto. L’oggi è già ieri in un attimo. Se mi volto indietro mi accorgo che la strada percorsa è più lunga di quella che rimane davanti a me. Cerco di prenderla con filosofia. A ogni compleanno, mi dico: «Ricorda, alla tua età nessuno ha vinto le Olimpiadi». La mia Olimpiade io l’ho vinta l’anno scorso, a 66 anni, dopo tanta fatica e sacrifici, correndo la mia prima maratona. A ogni chilometro completato sentivo di avere un anno in meno. Al traguardo è giunto un giovane me stesso con lacrime di gioia e di emozione. Continuerò a correre, per trovare la formula dell’eterna giovinezza e, soprattutto, per affrontare con rinnovate forza e fiducia le impervie strade della vita. MARCO CATTANEO, Milano Al lettore che, grazie alla corsa, riesce a invertire l’andamento degli anni, vanno un paio di Harmony Road Reebok e un completo tecnico dello stesso brand, assegnati a giudizio insindacabile della Redazione alla migliore lettera del mese. schiacciati da invadenti programmi di allenamento: la gioia, il piacere per quello che fanno. A questi amici di ventura dico solo: ridete, gioite e correte verso la vostra libertà. Non c’è niente di più bello. EDOARDO VILLANI, Roma COLLAGE DI UNA PASSIONE Gli esordi: non ricordo esattamente il motivo e il giorno in cui, anni fa, decisi di cominciare a correre, ma so per certo che nel marasma, e talvolta nell’incompiutezza della mia vita, quella di correre è stata una delle decisioni più belle, sensate e soprattutto più mie mai prese. Le quattro operazioni della corsa: ieri sera i miei primi 12 chilometri, lunghi, lenti e faticosi; l’entusiasmo non è scoppiato subito, ad avere la meglio è stata la stanchezza. Oggi a mente libera, riposata e più consapevole, realizzo qualcosa in più e strizzo l’occhio a me stessa. Ho aggiunto chilometri, moltiplicato l’entusiasmo, sottratto qualche pensiero e condiviso questo allenamento con chi mi ha sostenuta e ha creduto in me. Running on the beach: il sale sulla pelle, il sudore, l’abbronzatura, la musica proveniente dagli stabilimenti balneari pronti per l’aperitivo della sera, il tramonto, le ultime persone sulla spiaggia, i gabbiani finalmente padroni della battigia a «rubare» il cibo sulla spiaggia semi vuota. La mia fatica impressa in quelle orme profonde sulla sabbia e io che non cedo, voglio arrivare fino al molo laggiù per poi tornare carica come non mai. Correndo verso sud: lo sport preferito quando proprio non si può correre se non in autostrada sulle quattro ruote (con moderazione!) durante il viaggio verso sud, è stato quello di guardare i cartelli poco prima di entrare in galleria, leggerne i metri per poi dire tra me e me: «Questa misura 1021, percorsa 12 volte ne verrebbe fuori un bell’allenamento». Niente rinunce: nonostante il ritorno a casa tardi dal lavoro, non ho rinunciato ai chilometri. Oggi più che mai dovevano essere 15; era questo il pensiero inchiodato in testa e anche se non mancavano il vento, le temperature basse, il buio, il deserto del Naviglio addormentato, non ho ceduto alla pigrizia e mi sono abbandonata con ostinazione alla fatica per non rinunciare allo star bene. Adesso è tardi. Doccia, cena, buonanotte. VIVIANA DE BLASI, Gioia del Colle (BA) SCRIVICI Fai sentire la tua voce di runner. Puoi aggiudicarti un omaggio speciale. Ogni mese, infatti, Runner’s <strong>World</strong> pubblica la lettera che più riesce a trasmettere la passione per il running, i suoi valori positivi, le sensazioni provate correndo. Gli scritti non dovrebbero superare le 1.000 battute, spazi inclusi. All’autore della RW Letter che sarà pubblicata sul numero di settembre 2017, scelta a insindacabile giudizio della Redazione, Runner’s <strong>World</strong> assegnerà un paio di Glycerin 15, l’ultimo aggiornamento del modello di successo di Brooks, diventato ancor più fluido e veloce nella fase di transizione tra l’appoggio sul tallone e la spinta sull’avampiede e con una migliore flessibilità nella suola grazie a intagli più profondi. 12 RUNNER’S WORLD AGOSTO 2017
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