Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Corsa di tutti per tutti<br />
Non è un caso che proprio<br />
la corsa sia stata scelta<br />
come veicolo dei valori<br />
dell’integrazione e della<br />
multiculturalità, tematiche<br />
delicate ma sempre più<br />
attuali in una società<br />
come la nostra in cui non<br />
sembrano esserci più confini<br />
a livello fisico e mediatico,<br />
ma dove, al contrario,<br />
esistono ancora tante<br />
barriere – apparentemente<br />
insormontabili -, sotto<br />
i profili culturali e sociali.<br />
«La corsa, e lo sport in<br />
generale, è un’attività<br />
trasversale che coinvolge<br />
indistintamente un numero<br />
sempre più elevato di<br />
persone, qualunque sia la<br />
loro estrazione sociale, il<br />
ruolo ricoperto nella vita di<br />
tutti i giorni, la professione,<br />
la provenienza, la fede<br />
religiosa, l’età – sono le parole<br />
di Roberto De Benedittis,<br />
coordinatore generale della<br />
Rome Half Marathon Via<br />
Pacis –. Siamo ormai abituati<br />
a vedere sempre più persone<br />
con le scarpette ai piedi lungo<br />
le strade e nei parchi; e proprio<br />
grazie alla corsa si vengono a<br />
creare occasioni d’incontro e<br />
di dialogo che spesso, in altri<br />
contesti, verrebbero vissute<br />
con diicoltà e diidenza,<br />
se non persino evitate. Ecco<br />
perché questa 21K è stata<br />
pensata come una sorta di<br />
missione: accanto ai grandi<br />
nomi internazionali e ai migliori<br />
atleti italiani di specialità<br />
puntiamo a coinvolgere<br />
runners di qualsiasi livello che,<br />
abbracciando lo scopo ultimo<br />
dell’evento, una volta tagliato il<br />
traguardo e rientrati a casa si<br />
facciano a loro volta portavoci<br />
di questo messaggio da vivere<br />
nella quotidianità».<br />
Testimonial d’eccezione<br />
Ecco perché una delle<br />
prime foto di questa nuova<br />
iniziativa ritrae quattro<br />
giovani sportivi di altrettante<br />
confessioni religiose. Ecco<br />
perché la gara parte e arriva<br />
in San Pietro per toccare<br />
la Sinagoga, la Moschea, la<br />
Chiesa Valdese e la Chiesa<br />
Ortodossa, gettando così un<br />
ponte ideale tra le diverse<br />
religioni. «Ed ecco perché<br />
abbiamo pensato proprio a<br />
una mezza maratona a Roma<br />
per comunicare l’importanza<br />
della multiculturalità e<br />
dell’integrazione – continua De<br />
Benedittis –. Da un lato Roma,<br />
la culla della cultura, dell’arte e<br />
della civiltà, nonché crocevia<br />
storico di fondamentale<br />
importanza da oltre duemila<br />
anni; dall’altro i due primatisti<br />
italiani di specialità, ottimi alfieri<br />
della multietnicità integrata con<br />
successo sul nostro territorio:<br />
Nadia Ejjafini, atleta d’origine<br />
marocchina approdata in<br />
Italia per matrimonio (1:08’27”<br />
il suo primato), e Rachid<br />
Berradi (1:00’20”), anch’egli<br />
marocchino di nascita e<br />
italiano per amore».<br />
A sinistra,<br />
dall'alto in<br />
senso orario,<br />
alcuni dei punti<br />
signiicativi<br />
del percorso<br />
della Rome<br />
Half Marathon<br />
Via Pacis: Piazza<br />
San Pietro,<br />
La Sinagoga,<br />
la Moschea.<br />
E un altro<br />
luogo-simbolo<br />
della Capitale:<br />
il Campidoglio.<br />
5K e #iocorroperché<br />
21K e non solo: la prima Rome Half Marathon Via Pacis prevede accanto alla<br />
competitiva una prova non competitiva di 5K aperta a tutti, proprio per<br />
raforzare il messaggio di universalità della corsa come strumento di pace,<br />
integrazione e accettazione del prossimo. Le iscrizioni per la distanza più<br />
breve continueranno fino al sabato precedente la manifestazione presso<br />
il Villaggio Rome Half Marathon Via Pacis in Piazza del Popolo. Cosa c’è poi,<br />
oggi, di più universale dei social network? Attraverso l’hashtag #iocorroperché<br />
ognuno potrà lanciare al mondo intero il proprio messaggio contro la violenza,<br />
il razzismo e la discriminazione. A ogni iscritto verrà infatti consegnato un<br />
foglio sul quale scrivere il proprio contributo che, prima di venire pubblicato<br />
nel libro “Via Pacis”, verrà raccolto nelle colonne trasparenti poste dopo il<br />
traguardo a simboleggiare le colonne della pace. I canali social dell’evento per la<br />
condivisione delle proprie esperienze sono: > Facebook: Rome Half Marathon<br />
Via Pacis > Twitter: @RomeViaPacis > Instagram: romeviapacis<br />
DIVERSI E UGUALI<br />
Un unico messaggio universale<br />
interreligioso di pace e fratellanza,<br />
un ponte tra le culture per avvicinare<br />
la gente: questa è la corsa per<br />
Mohad Abdikadar Sheik Ali, atleta<br />
di fede musulmana, in forza al C.S.<br />
Aeronautica Militare. «Non ho mai avuto<br />
problemi per la mia pelle o il mio credo in<br />
ambito sportivo e spero che la prova del<br />
17 settembre serva a confermare l’Islam<br />
quale religione di pace e benevolenza,<br />
non di cattiveria e malvagità».<br />
Gli fa eco Raphaela Boaheng Lukudo,<br />
anch’essa atleta professionista, tesserata<br />
per il C.S. Esercito, ma di fede protestante.<br />
Esempio di una riuscita integrazione<br />
culturale e sportiva come il collega<br />
– lui nato in Somalia, lei in Italia da famiglia<br />
sudanese –, la velocista è «ottimista<br />
se si parla di condivisione e convivenza<br />
nella nostra società: seppur con<br />
diicoltà, è questa la direzione nella<br />
quale ormai sta andando tutto il mondo.<br />
La Rome Half Marathon Via Pacis non<br />
sarà la soluzione finale per risolvere<br />
i problemi legati a questi temi, ma<br />
sicuramente è un’ottima occasione per<br />
costruire un mondo migliore per tutti».<br />
Pensieri e parole condivise anche dalla<br />
cattolica Sara Carnicelli: «Superare<br />
diicoltà in ambito sportivo ti dà quella<br />
consapevolezza e quell’apertura<br />
mentale necessarie per aprirti al<br />
prossimo e capire che dall’incontro<br />
e dal confronto con chi è diverso<br />
da te possono nascere grandi cose».<br />
Sottolinea invece l’importanza del rispetto<br />
e del dialogo Mirko Anticoli, ebreo, che<br />
ricorda come «nessuno è superiore o<br />
migliore di altri. Rispettando se stessi e<br />
mettendosi in discussione con umiltà e<br />
semplicità è facile capire il prossimo; e con<br />
la corsa, la Rome Half Marathon Via Pacis<br />
mette tutti sullo stesso livello favorendo<br />
occasioni d’incontro e scambio di opinioni<br />
con chi, seppur diverso, condivide<br />
una sana passione sportiva».—C.F.<br />
AGOSTO 2017 RUNNER’S WORLD 51