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Doppio<br />
Mondiale<br />
a Premana<br />
Il 30 luglio nella<br />
località lecchese<br />
il Campionato<br />
Mondiale di corsa<br />
in montagna e il<br />
6 agosto quello di<br />
corsa in montagna<br />
lunghe distanze.<br />
LA SQUADRA AZZURRA<br />
UOMINI – Seniores: Xavier Chevrier, Bernard Dematteis,<br />
Martin Dematteis, Cesare Maestri. Juniores: Stefano<br />
Martinelli, Daniel Pattis, Andrea Prandi, Andrea Rostan.<br />
DONNE – Seniores: Valentina Belotti, Sara Bottarelli,<br />
Roberta Ciappini, Alice Gaggi. Juniores: Gaia Colli, Anna<br />
Frigerio, Linda Palumbo, Paola Varano.<br />
Il 10 settembre 2016 la WMRA (<strong>World</strong><br />
Mountain Running Association) ha<br />
deliberato l’assegnazione a Premana<br />
e alla sua manifestazione storica,<br />
il Giir di Mont, di un doppio Mondiale.<br />
Quest’anno il <strong>World</strong> Mountain<br />
Running Championship e il Long<br />
Distance <strong>World</strong> Mountain Running<br />
Championship andranno in scena<br />
infatti nella piccola località della<br />
provincia di Lecco. La proposta<br />
fatta al congresso internazionale<br />
tenutosi a Sapareva Banya, in<br />
Bulgaria, è stata quella di un vero e<br />
proprio Festival evento della Corsa<br />
in Montagna, che si terrà in due<br />
weekend consecutivi tra il 30 luglio<br />
2017, data del Mondiale classico, e il<br />
6 agosto 2017, in cui avrà la scena il<br />
Giir di Mont in forma di Campionato<br />
Mondiale Lunghe Distanze. Il<br />
riscontro è stato decisamente<br />
positivo e i rappresentanti delle<br />
diverse nazioni hanno aidato<br />
l’edizione 2017 delle due massime<br />
competizioni di settore alla macchina<br />
organizzativa premanese. Premana<br />
è la storia della corsa in montagna,<br />
avendo organizzato negli anni<br />
Campionati Italiani e diverse edizioni<br />
di <strong>World</strong> Series dello Skyrunning.<br />
Portarvi un Mondiale significa<br />
premiare una località in cui c’è una<br />
tradizione fortissima e una passione<br />
infinita. Sono ben 500 i volontari<br />
(su 3000 abitanti) coinvolti<br />
e i campioni nostrani correranno<br />
spinti dal tifo di un pubblico<br />
estremamente partecipe.<br />
Una scelta meditata Paolo<br />
Germanetto: «Il doppio impegno è un<br />
progetto che ambisce ad accrescere<br />
la dignità del Mondiale di lunghe<br />
distanze, sfruttando il<br />
legame con l’evento più<br />
tradizionale. È evidente<br />
che il Mondiale di<br />
corsa in montagna<br />
di lunghe distanze e<br />
quello di trail dovranno<br />
in un prossimo futuro<br />
confluire in qualcosa<br />
di unico; non possono,<br />
infatti, continuare a<br />
coesistere a lungo<br />
un mondiale di tre<br />
ore e uno di quattro<br />
o poco più. Si rischia<br />
una moltiplicazione<br />
di titoli che non è mai<br />
funzionale allo sviluppo<br />
di un settore».<br />
I tracciati Il percorso<br />
della Lunga Distanza è<br />
il classico Giir di Mont<br />
con i suoi poco più di<br />
30 km, per una gara<br />
che non è mai decisa<br />
fino alla fine. Una prova molto crudele<br />
in questo senso, che va gestita con<br />
grande cura all’inizio e dove non ci si<br />
può permettere di lasciar scappare<br />
via troppo gli avversari più temuti.<br />
Questo è un tracciato che va soferto<br />
e vissuto fino in fondo. Il percorso del<br />
Classico invece è un circuito di 6,5 km<br />
«che è stato chiaramente disegnato<br />
– è ancora Germanetto a parlare – per<br />
favorire le caratteristiche tecniche<br />
dei nostri atleti di punta. È un mix di<br />
tutto quello che deve rappresentare<br />
oggi per noi un atleta di corsa in<br />
montagna: veloce e capace di<br />
correre ad alti ritmi anche nei tratti<br />
pianeggianti, ma versatile, in grado di<br />
adattarsi a un percorso che continua<br />
a variare le proprie pendenze, sia nei<br />
tratti di salita che in quelli di discesa.<br />
Un tracciato altamente spettacolare,<br />
studiato anche per essere più visibile<br />
e fruibile dagli spettatori».<br />
Gli uomini di punta «Nella gara<br />
maschile – aggiunge Germanetto –<br />
con Xavier Chevrier e Cesare Maestri<br />
presentiamo una squadra altamente<br />
competitiva, che però dovrà fare<br />
i conti con l’evidenza delle realtà<br />
africane e con la forza di compagini<br />
come Stati Uniti e Gran Bretagna che<br />
negli ultimi anni hanno fatto vedere<br />
ottime cose. Si tratta di formazioni<br />
che hanno raccolto campioni che<br />
provengono da altri settori, con<br />
atleti con personali inferiori ai 29<br />
minuti sui 10.000 in pista. Uganda,<br />
Eritrea, Kenya sono compagini da<br />
Sopra, da sinistra in senso orario: il<br />
pluricampione mondiale Marco De<br />
Gasperi, secondo al Giir di Mont nel<br />
2010 e 2011; lo svizzero Marc Launstein,<br />
vincitore a Premana lo scorso anno;<br />
Martin Dematteis, campione europeo<br />
2016, attesissimo quest’anno al Mondiale<br />
premanese col gemello Martin<br />
non sottovalutare in alcun modo. Il<br />
contesto è di assoluto livello. L’oro a<br />
squadre del 2015 dell’Italia davanti<br />
all’Uganda rimane, in quest’ottica,<br />
straordinario. Al femminile saranno<br />
Stati Uniti e Gran Bretagna a sfidarci.<br />
Proveremo a fare il meglio con la<br />
consapevolezza che, rispetto al<br />
passato, adesso il meglio potrebbe<br />
non significare il raggiungimento di<br />
una medaglia individuale.<br />
FOTO ARCHIVIO GIIR DI MONT<br />
90<br />
RUNNER’S WORLD AGOSTO 2017