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le<br />
Metti<br />
ALI ai piedi<br />
Con le sue 26 ossa 36 articolazioni, 20 muscoli e oltre una cinquantina<br />
di legamenti, il piede è una parte davvero straordinaria del nostro corpo.<br />
Per il runner, poi, riveste un ruolo fondamentale oltre che delicato.<br />
Conoscerlo e sfruttarlo al meglio può davvero consentire di volare in corsa.<br />
Di Rosario Palazzolo<br />
Come risparmiare energia<br />
D’altra parte, come si diceva, siamo<br />
così abituati a considerare i piedi<br />
delle semplici estensioni del nostro<br />
corpo, che molti ne ignorano anche la<br />
complessità e le incredibili potenzialità.<br />
«Un corretto uso dei piedi nella corsa<br />
è fondamentale – aferma il coach<br />
Fulvio Massini, coordinatore tecnico<br />
della nostra rivista –. La loro funzione<br />
composita di ammortizzazione e di<br />
spinta è frutto di un accorciamento<br />
delle fibre muscolari e di una successiva<br />
estensione, un meccanismo che genera<br />
energia. Quando il piede tocca terra,<br />
subiamo una frenata e l’energia cinetica<br />
e quella potenziale raggiungono<br />
contemporaneamente valori minimi.<br />
Esiste un momento nel quale il piede è<br />
vincolato al terreno e parte dell’energia<br />
totale viene accumulata in forma di<br />
energia elastica, poi restituita nel<br />
successivo rimbalzo con istantaneo<br />
aumento di energia cinetica e<br />
potenziale. Imparare a recuperare<br />
l’energia elastica nella fase di spinta<br />
consente un notevole risparmio<br />
energetico».<br />
Diicile stabilire quanto un corretto<br />
uso dei piedi possa valere in termini<br />
di miglioramento della prestazione.<br />
Tuttavia gli studi afermano che, in<br />
assenza di recupero di energia elastica,<br />
dei top runners correrebbero i 10.000<br />
metri a 8 chilometri all’ora e i 200 a 13.<br />
Per la cronaca oggi i 10K vengono corsi<br />
a 23 chilometri all’ora e i 200 a 38.<br />
Che sai dei tuoi piedi? Piedi<br />
e caviglie sono il collegamento<br />
fondamentale della nostra catena<br />
cinetica. Spesso si semplifica la loro<br />
singolarità in natura limitandosi a<br />
citare il fatto che un piede è composto<br />
da 26 ossa e una ventina di muscoli.<br />
Solamente la mano è più complessa<br />
e articolata. Tuttavia è importante<br />
comprendere che si tratta di una<br />
struttura dinamica incredibilmente<br />
complessa che deve realizzare due<br />
funzioni diverse e a volte in contrasto<br />
tra loro: dev’essere forte e stabile per<br />
poter garantire equilibrio e potenza di<br />
trazione, ma al tempo stesso dev’essere<br />
morbida ed elastica perché la struttura<br />
piede-caviglia è, con i muscoli del<br />
polpaccio, il primo ammortizzatore<br />
del corpo, in grado di scaricare forze<br />
che durante la corsa arrivano a<br />
superare di gran lunga il nostro peso.<br />
Grazie alla sua forma e al sistema di<br />
tendini e legamenti, il piede e il cervello<br />
danno vita a un’incredibile funzione<br />
di ammortizzazione e di rilancio<br />
della nostra azione, permettendoci di<br />
spostarci in avanti in modo preciso e<br />
di far fronte a tutte le modificazioni<br />
necessarie a garantire equilibrio e<br />
stabilità al corpo. È evidente che la<br />
AGOSTO 2017 RUNNER’S WORLD 75