I 10.000 in Italia negli ultimi 40 anni Tempo del Tempo del Tempo del Tempo del Media Anno 1° 10° 20° 30° top 10 1976 27’55”6 29’28”2 29’54”0 30’11”2 29’01”0 1977 27’42”6 29’21”7 29’44”3 30’16”3 28’41”6 1978 27’31”5 29’22”6 29’43”0 29’52”6 28’51”1 1979 28’39”1 29’26”6 29’36”0 29’49”6 28’58”9 1980 28’28”6 29’10”6 29’45”6 29’36”3 28’54”4 1981 27’42”7 29’07”8 29’44”3 30’01”6 28’42”5 1982 27’41”0 29’14”6 29’37”3 29’53”3 28’28”6 1983 27’37”6 28’56”4 29’20”7 29’31”2 28’37”0 1984 27’47”5 28’39”5 29’21”6 29’39”0 28’12”7 1985 27’44”6 29’03”3 29’15”5 29’35”7 28’29”1 1986 27’39”5 28’55”2 29’09”8 29’40”3 28’18”9 1987 27’26”9 28’59”8 29’28”4 29’32”7 28’40”5 1988 27’23”5 28’40”0 29’25”9 29’32”3 28’12”5 1989 27’16”5 29’07”8 29’14”7 29’27”7 28’22”8 1990 27’25”2 28’49”4 29’05”0 29’27”6 28’24”2 1991 27’24”5 29’13”1 29’23”6 29’32”9 28’36”1 1992 27’45”5 28’54”6 29’05”3 29’24”2 28’28”9 1993 28’14”0 28’54”5 29’19”2 29’37”9 28’35”0 1994 27’57”9 29’19”2 29’36”47 29’44”9 28’32”1 1995 27’50”2 29’05”6 29’28”6 29’42”4 28’24”7 1996 27’44”0 28’52”9 29’18”8 29’27”6 28’25”2 1997 28’07”8 28’46”7 29’22”1 29’33”7 28’28”2 1998 27’55”9 28’53”3 29’18”2 29’39”1 28’35”2 1999 27’45”7 28’48”2 29’12”91 29’51”4 28’22”7 2000 27’48”6 28’47”6 29’20”9 29’46”8 28’16”7 2001 27’54”2 28’54”9 29’30”1 29’50”3 28’36”5 2002 27’44”0 28’39”9 29’17”5 29’52”1 28’21”0 2003 28’15”7 29’05”9 29’42”1 30’08”0 28’56”0 2004 28’48”3 29’18”3 29’53”8 30’07”5 29’13”0 2005 28’39”3 29’32”5 29’54”3 30’22”7 29’20”2 2006 28’44”7 29’13”5 29’59”7 30’28”4 29’02”6 2007 28’56”7 29’37”3 30’18”5 30’41”9 29’22”7 2008 28’08”4 29’51”3 30’26”0 30’51”3 29’23”5 2009 28’50”1 29’37”0 30’01”8 30’24”7 29’14”1 2010 28’17”6 29’57”0 30’39”8 30’59”4 29’19”4 2011 27’44”5 29’47”5 30’30”5 30’49”5 29’15”3 2012 27’32”9 29’45”4 30’23”3 30’46”8 29’06”4 2013 28’06”7 29’37”0 30’11”3 30’32”1 29’07”7 2014 27’36”5 29’52”5 30’37”1 30’51”8 28’59”6 2015 28’24”4 30’07”8 30’42”9 31’21”1 29’23”4 2016 28’24”7 29’44”7 29’56”6 30’45”1 29’07”7 se di questa preoccupante involuzione. Di sicuro non ci sono i praticanti di una volta, ridotti anche dal calo di natalità, dalla difficoltà di reclutamento per effetto del cambio di abitudini sociali nelle giovani leve, dall’aumento della sedentarietà giovanile, dalla concorrenza di molti altri sport che negli anni 80-90 non erano così in auge. Ma, non ultima, ha inciso pure la trasformazione che ha riguardato le lunghe distanze. Venticinque anni fa, tanto per cominciare, i diecimila sono stati soppressi dal programma dei Campionati di Società su pista, manifestazione che ofriva un’occasione agonistica comunque stimolante, benché poi spesso si tramutasse in gara eccessivamente tattica per effetto del regolamento dei Societari stessi. Come se non bastasse, poi, nell’ultimo decennio sono sparite quasi del tutto le gare in pista sulla distanza, anche a livello regionale, soppiantate dalla difusione sempre maggiore delle corse su strada, per giunta anche sui 10 chilometri, che di sicuro hanno maggior appeal sul piano puramente spettacolare. E, inutile nascondersi, garantiscono anche qualche ingaggio o premio in denaro, che le riunioni in pista a livello regionale – già, chissà perché? – non offrono quasi mai. Pertanto, l’unico confronto di un certo livello è rimasto quello che assegna il titolo italiano individuale. Nel 2017 c’è stata anche una gara con una discreta partecipazione a Marina di Carrara, ma nulla più. Ed è naturale, quindi, che con pochissimi confronti a disposizione sul suolo italiano – nei meeting internazionali non c’è pressoché spazio per i nostri specialisti – siano venute meno le condizioni per sfidarsi a viso aperto, finanche per aiutarsi a vicenda a inseguire i rispettivi primati personali. CRISI IRREVERSIBILE Si può correre ai ripari? È ipotizzabile un’inversione di tendenza, un colpo di coda, una nuova linfa? È molto difficile. A meno che non spuntino un paio di talenti di respiro internazionale. E che non vengano dirottati sin da subito verso la più remunerativa maratona, ma semmai si cerchi di ricostruire attorno a loro un movimento degno di tale nome, come già sul finire degli anni 70 e, più ancora, nell’era Cova e nel decennio delle meraviglie. Quando l’Italia dava del tu ai diecimila. E, attorno ai nomi forti, la ruota girava forte per tanti. 64 RUNNER’S WORLD AGOSTO 2017
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