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In apertura la Thaler<br />
con la corona d’alloro<br />
della vincitrice.<br />
A sinistra è invece<br />
impegnata negli ultimi<br />
chilometri di gara,<br />
mentre più sotto,<br />
a destra, afronta<br />
l’unico tratto di<br />
discesa e posa con la<br />
seconda e la terza, la<br />
svizzera Vollmeier e<br />
Francesca Scribani.<br />
A destra,<br />
l’impressionante<br />
veduta dei 25 tornanti<br />
che portano a Cima<br />
Coppi, l’arrivo della<br />
Stelvio Marathon.<br />
FOTO DI OSKAR VERANT (Edeltraud in discesa)<br />
re, ma diversi amici che mi danno consigli.<br />
Sono un’autodidatta che osserva e mette in<br />
pratica ciò che fanno i più bravi».<br />
Con questa vittoria potrebbe essere diventata<br />
la donna più popolare di Lana...<br />
«A Lana siamo tutti amici, non esistono<br />
prime donne e non penso che una vittoria<br />
sportiva possa farmi diventare tale. Sono<br />
una tranquilla, che non ama le complicazioni.<br />
Non sono su Facebook, per dire. Ora<br />
forse organizzeremo al massimo una cena<br />
tra noi e mi darò da fare a tavola, essendo<br />
una buona forchetta, con la fortuna di non<br />
acquistare peso superfluo».<br />
Quali i piatti preferiti? «Parecchi, a cominciare<br />
della pastasciutta sia col sugo che<br />
con patate e zucchine. E poi lo strudel di<br />
mele, i canederli, ma anche la pizza, che<br />
sappiamo fare molto bene. Poca carne,<br />
molta verdura e pesce almeno tre volte<br />
alla settimana. Tanta frutta, visto che a<br />
Lana non facciamo fatica a trovarla, con<br />
molti altri prodotti della terra».<br />
Un paese fortunato… «E anche molto<br />
attivo: festeggiamo la giornata della zucca<br />
e al mercatino di Natale arrivano da tutto<br />
l’Alto Adige. Abbiamo la festa della fioritura,<br />
dove ogni balcone diventa una vetrina<br />
multicolore. Siamo un antico comune molto<br />
pittoresco, secondo gli storici il primo<br />
nucleo si insediò oltre 10.000 anni fa. La<br />
zona, un tempo paludosa, venne bonificata<br />
e sorse Lana. Il nome deriva dal fatto che<br />
i greggi di pecore erano davvero molti.<br />
Siamo attorniati da molte chiesette caratteristiche<br />
e anche da castelli quasi tutti<br />
ristrutturati. Il centro è pedonale, quindi<br />
niente vetture, ed è ricco di bar e negozi.<br />
In zona funziona inoltre un campo da golf<br />
a 9 buche molto frequentato dai turisti.<br />
C’è anche la stazione ferroviaria nel collegamento<br />
tra Bolzano e Merano, che rende accessibile<br />
Lana anche senza la macchina. Un<br />
piccolo universo dal sapore antico, insomma,<br />
che non cambierei con niente al mondo».<br />
Dopo il trionfo allo Stelvio, il prossimo traguardo?<br />
«La Maddalene Sky Marathon a<br />
fine agosto, un bell’impegno di 45 chilometri<br />
più su che giù. Spero di finire almeno nelle<br />
cinque. Salissi sul podio, avrei realizzato il<br />
sogno della stagione, dopo la vittoria alla<br />
Maddalene Vertical Pin del 27 maggio scorso,<br />
5 chilometri da Bresimo alla vetta del<br />
Monte Pin, a quasi 2500 metri, con un dislivello<br />
di 1930 metri».<br />
Stelvio Marathon<br />
esordio col botto<br />
La prima Stelvio Marathon<br />
(www.stelviomarathon.it) si<br />
è disputata sabato 17 giugno<br />
con partenza da Prato allo<br />
Stelvio, a 915 metri, e l’arrivo<br />
al Passo Stelvio a 2757 metri.<br />
Il percorso, che in alcuni tratti<br />
alterna l’asfalto e lo sterrato, è<br />
caratterizzato da 16 chilometri<br />
tendenzialmente pianeggianti,<br />
15 circa di salita fino ai 2400<br />
metri di quota, 4 di discesa<br />
(circa 300 metri) fino al 35°<br />
chilometro, e 7 finali che<br />
portano al traguardo con<br />
25 tornanti resi celebri da<br />
grandi imprese ciclistiche.<br />
La gara è andata al tedesco<br />
Jochen Uhrig in 3:45’30”<br />
(passaggio alla “mezza” in<br />
1:32’57”) che ha preceduto<br />
l’azzurro della corsa in<br />
montagna Gerd Frick (3:48’25”)<br />
e lo svizzero Christof Schefer<br />
(3:48’27”). La prova femminile<br />
è stata vinta dalla meranese<br />
Edeltraud Thaler in 4:30’46”<br />
(alla “mezza” in 1:45’’15”) sulla<br />
svizzera Paola Vollmeier<br />
(4:41’36”) e su Francesca<br />
Scribani (4:48’40”). Oltre alla<br />
maratona si è corsa anche la<br />
distanza Classic di 26 km<br />
che ha visto prevalere un altro<br />
tedesco, Andreas Schinder,<br />
arrivato a Cima Coppi in<br />
2:43’49” davanti a Marco<br />
Maini (2:47’18”) e Roland<br />
Osele (2:48’58”) e Agnes<br />
Tschurtschenthaler in 2:49’56”<br />
su Giulia Bongiovanni (3:14’08”)<br />
ed Elisa Almondo (3:20’24”).<br />
La manifestazione, organizzata<br />
dall’OK-Team, lo stesso del<br />
Giro del Lago di Resia, ha visto<br />
circa 700 partecipanti totali.<br />
AGOSTO 2017 RUNNER’S WORLD 55