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Runners World

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FOTO FIDAL (STOCCARDA 1986) E COLOMBO/FIDAL (INGLESE E MEUCCI)<br />

NUMERI SPIETATI<br />

Non è una sensazione, lo dicono i numeri,<br />

che nella loro sintetica crudezza<br />

non mentono mai: i diecimila, in Italia,<br />

sono al minimo storico. Il punto di riferimento<br />

per l’analisi della specialità<br />

sono i 30 minuti, ovvero il tempo che<br />

da noi è considerato il cancello di appartenenza<br />

all’élite nazionale. Ebbene,<br />

nel 2015 quelle colonne d’Ercole sono<br />

state infrante solamente da 8 atleti. E,<br />

comunque, la media dell’ultimo decennio<br />

è di 14 appena. Un dato che stride<br />

terribilmente con il passato, se pensiamo<br />

che nel 1976 gli italiani sub 30’ erano<br />

23 e che nel 1980 erano già diventati 44;<br />

che tra il 1983 e il 1994 si è quasi sempre<br />

viaggiati sopra i 45, con una punta di 58;<br />

che sino alla fine degli anni 90 non si era<br />

mai scesi sotto i 34.<br />

ADDIO TOP 20<br />

A stridere, inevitabilmente, sono anche<br />

le prestazioni cronometriche, che prescindono<br />

dall’esplosione del movimento<br />

africano, di fatto iniziata sul finire degli<br />

anni Ottanta. Quella, semmai, ha tolto<br />

spazio nelle classifiche dei meeting e sul<br />

podio dei grandi eventi: a noi e – salvo<br />

rare eccezioni – al resto del mondo. Così<br />

non passa inosservato che, dal 2003 ad<br />

oggi, solo in tre occasioni il miglior riscontro<br />

cronometrico italiano stagionale<br />

sia stato inferiore ai 28 minuti, con la<br />

punta negativa del 2007, quando per essere<br />

al comando della graduatoria italiana<br />

bastò correre in 28’56”70: dal 1970 il<br />

leader nazionale stagionale non correva<br />

così piano…<br />

Ma se un solo dato cronometrico può<br />

anche essere casuale e fuorviare, ecco<br />

che in soccorso arrivano altri numeri,<br />

che sono più sintomatici della (cattiva)<br />

salute di un movimento. Dal 2003 il decimo<br />

italiano non riesce più a scendere<br />

sotto i 29 minuti. Da un decennio esatto<br />

il ventesimo non riesce a stare sotto i 30.<br />

Dal 2004 la media della top ten italiana<br />

è superiore ai 29 minuti, quando nell’88<br />

si era attestata su un eloquente 28’12”5.<br />

E, come se non bastasse, un solo italiano<br />

è riuscito a trovare posto nella top 20<br />

mondiale negli ultimi 25 anni – Daniele<br />

Meucci, 17° nel 2014 con 27’36”53 –<br />

quando nell’87 Francesco Panetta aveva<br />

chiuso al numero 1 e, l’anno dopo, addirittura<br />

in due – lui e Antibo – figuravano<br />

nei primi 4 del ranking.<br />

PENURIA DI GARE<br />

Dato quindi per assodato che i diecimila<br />

in Italia stanno vivendo una crisi mai<br />

vista e probabilmente irreversibile, ci si<br />

chiede ora quali possono essere le cau-<br />

10.000 BY THE NUMBERS<br />

QUEI VENTICINQUE<br />

GIRI DI PISTA<br />

28<br />

Gli anni di durata del<br />

primato italiano stabilito<br />

da Salvatore Antibo<br />

il 29 giugno 1989 a<br />

Helsinki con 27’16”50<br />

e tuttora imbattuto.<br />

Nessun altro record<br />

nazionale dei 10.000<br />

è mai durato così tanto.<br />

due<br />

Gli atleti italiani<br />

medagliati olimpici sui<br />

10.000: Alberto Cova,<br />

oro a Los Angeles ’84 e<br />

Salvatore Antibo, argento<br />

a Seul ’88. E quelli che<br />

hanno realizzato l’en<br />

plein, vincendo l’oro sui<br />

10.000 all’Olimpiade,<br />

ai Mondiali e agli Europei:<br />

Alberto Cova (sotto)<br />

e il britannico Mo Farah.<br />

11<br />

LE GARE SOTTO I 28 MINUTI:<br />

DI SALVATORE ANTIBO,<br />

LA PRIMA IL 13 GIUGNO 1984<br />

A FIRENZE (27’48”02),<br />

L’ULTIMA IL 10 SETTEMBRE<br />

1992 A PALERMO (27’48”6).<br />

SEGUONO ALBERTO COVA CON 9<br />

E FRANCESCO PANETTA CON 8.<br />

15<br />

Il divario tra il<br />

tempo di Salvatore<br />

Antibo (27’16”50) e<br />

l’allora record del<br />

mondo (27’13”81 del<br />

portoghese Fernando<br />

Mamede): mai un<br />

italiano era arrivato così<br />

vicino al miglior tempo<br />

assoluto sulla distanza.<br />

1912<br />

L’anno del debutto<br />

dei 10.000 su pista<br />

ai Giochi Olimpici:<br />

a Stoccolma il<br />

primo oro lo vinse il<br />

finlandese Hannes<br />

Kolehmainen.<br />

Gli atleti italiani<br />

che sono scesi<br />

almeno una<br />

volta sotto<br />

i 28 minuti:<br />

l’ultimo è stato<br />

Daniele Meucci<br />

nel 2012.<br />

Alcune cifre che<br />

rappresentano<br />

significativamente<br />

una gara che ha<br />

riservato tanta gloria<br />

anche a noi italiani.<br />

4<br />

Gli italiani che hanno una<br />

media dei 10 migliori tempi<br />

inferiore ai 28 minuti:<br />

Salvatore Antibo (27’31”96),<br />

Francesco Panetta<br />

(27’45”06), Alberto Cova<br />

(27’50”75) e Stefano Baldini<br />

(27’59”72).<br />

1969<br />

L’anno del primo -30’<br />

di un italiano: il 13<br />

settembre il lecchese<br />

Luigi Conti corse in<br />

29’43”2 a Bologna.<br />

Il primo sotto i 29’ è<br />

stato Franco Arese<br />

(28’27”0 a Varsavia il 1°<br />

maggio 1971), Franco<br />

Fava il primo sotto i<br />

28’ (27’55”6 a Città del<br />

Capo il 29 marzo 1975).<br />

2”69 1913<br />

L’anno in cui si assegnò il primo<br />

titolo italiano dei 10.000 in pista:<br />

il 20 settembre, a Milano, Carlo<br />

Martinenghi lo vinse in 34’05”6<br />

rifilando oltre un minuto al secondo<br />

classificato, Giuseppe Bausola.<br />

trentasette<br />

I primati mondiali dei 10.000<br />

stabiliti nella storia, dal 30’58”8 del<br />

francese Jean Bouin (1911)<br />

al 26’17”53 del keniano<br />

Kenenisa Bekele (2005).

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