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1/ Il Cafè Meletti<br />
Ubicato in Piazza del Popolo, accanto al<br />
Palazzo dei Capitani, è stato inaugurato nel<br />
1907 per volontà di Silvio Meletti, l’industriale<br />
di liquori noto per la produzione dell’omonima<br />
Anisetta, nella palazzina realizzata nel 1884<br />
per ospitare gli uici della Posta e Telegrafo<br />
e poi trasformata in un elegante bar in stile<br />
liberty caratterizzato dalla ricchezza degli<br />
arredi, dallo splendore degli ornamenti e dalla<br />
rainatezza delle pitture che ancora oggi<br />
contribuiscono a renderne unica l’atmosfera.<br />
Nel 1981 il Cafè Meletti – visitato nel corso<br />
del Novecento da Vittorio Emanuele che lo<br />
decretò “Fornitore della Real Casa”, e da<br />
Mascagni, Guttuso, Zandonai, Stuparich,<br />
Badoglio, Sartre, Hemingway, Trilussa (che,<br />
goloso dell’Anisetta, scrisse “Quante favole<br />
e sonetti m’ha ispirato la Meletti”) – è stato<br />
dichiarato dal Ministero dei beni culturali<br />
e ambientali “locale d’interesse storico e<br />
artistico”. Tornato di recente, dopo un’attenta<br />
opera di restauro conservativo, al prestigio<br />
e al fascino d’un tempo, nonostante la forte<br />
concorrenza di vicini locali più cool, è ancor<br />
oggi punto di riferimento per la città e uno<br />
dei luoghi più visitati da appassionati e turisti.<br />
1<br />
2Piazza<br />
del Popolo<br />
Vero e proprio salotto<br />
all’aperto (foto delle due<br />
pagine precedenti) con i suoi<br />
accoglienti ed eleganti cafè<br />
e negozi, punto d’incontro e<br />
di piacevole relax, al centro<br />
di una vasta isola pedonale, la<br />
monumentale piazza è il vero<br />
simbolo di Ascoli Piceno con<br />
la sontuosità dei palazzi che la<br />
circondano. A cominciare dal<br />
Palazzo dei Capitani del Popolo<br />
che, se non è l’ediicio più antico<br />
della città, ne è considerato da<br />
secoli il cuore pulsante, custode<br />
dell’identità cittadina. L’altra<br />
struttura dominante è la chiesa<br />
di San Francesco, iniziata nel<br />
1200 e completata nel 1500 in<br />
stile gotico (che risulta nella<br />
maestosità dell’interno e nei<br />
portali e nelle iancate) ma<br />
con “intenzioni” romaniche<br />
nella facciata, terminata solo<br />
nel Seicento. Piazza del Popolo<br />
ha assunto l’attuale aspetto<br />
architettonico nei primi anni<br />
del 1500 grazie al governatore<br />
Raniero de’ Ranieri che fece<br />
costruire lungo tutto il perimetro<br />
i portici sopra i quali furono<br />
ristrutturate dai proprietari<br />
le numerose casette medievali.<br />
Più tardi furono aggiunti i<br />
merli ghibellini che hanno così<br />
completato la già suggestiva<br />
scenograia d’insieme.<br />
3/Piazza Arringo<br />
Altra piazza monumentale cittadina,<br />
Piazza Arringo è aperta sull’antico<br />
attraversamento della via Salaria<br />
in città. Su di essa si afacciano in<br />
particolare il Duomo e il Palazzo<br />
Comunale. Il Duomo, sorto su un<br />
preesistente ediicio romano, è<br />
dedicato all’Assunta e a Sant’Emidio<br />
da Treviri, “protettore dal lagello<br />
del terremoto” e patrono di Ascoli,<br />
e ospita i resti del santo oltre allo<br />
splendido polittico di Carlo Crivelli<br />
del 1473. Anche il Palazzo Comunale<br />
è una costruzione di origine medievale.<br />
Al suo interno la Civica Pinacoteca<br />
occupa pressoché per intero i due<br />
piani dell’ediicio ed è considerata,<br />
dopo quella del palazzo ducale di<br />
Urbino, la più importante raccolta<br />
di arte igurativa delle Marche e<br />
una delle maggiori dell’Italia Centrale.<br />
La piazza, che ospita due “rinfrescanti”<br />
fontane ellittiche di travertino, il 22<br />
ottobre vedrà i traguardi della prima<br />
Maratona (e Mezza) di Ascoli Piceno<br />
(www.maratonadiascoli.it, vedi i dettagli<br />
delle gare a pag. 107).<br />
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RUNNER’S WORLD AGOSTO 2017