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COVER STORY<br />
ROSSO<br />
Pomodori, rape, ravanelli, peperoni, barbabietole,<br />
anguria, arance rosse, ciliegie, fragole.<br />
È il colore che più stimola l’appetito. Lo sanno<br />
anche i designer che quando debbono progettare<br />
i ristoranti pensano a questa tinta cromatica<br />
per certi dettagli. Difficile immaginare la dieta<br />
mediterranea senza il pomodoro, ingrediente<br />
simbolo, che è però un lascito della scoperta<br />
dell’America. Il pomodoro contiene licopene,<br />
una sostanza altamente protettiva per esempio<br />
contro il cancro alla prostata. Allo stesso modo<br />
delle carote, questo pigmento è più concentrato<br />
in cottura e se è mescolato con grasso.<br />
Meglio dunque un piatto di spaghetti al sugo o<br />
dei pomodori in insalata con olio extravergine<br />
anziché mangiati crudi! È vero che se cuociamo<br />
un peperone perdiamo però la vitamina C che è<br />
termolabile. Dunque è bene ricordarsi sempre di<br />
mangiarsi un frutto a fine pasto per fare il pieno<br />
di vitamina C. E i frutti rossi, come quelli di bosco,<br />
fragole, lamponi, ne sono una fonte. Inoltre sono<br />
IL MAGICO 5<br />
Scegli cinque porzioni al giorno, di<br />
colore diverso. Ogni colore corrisponde a<br />
sostanze specifiche ad azione protettiva,<br />
per cui solo variando potrai coprire tutti i<br />
fabbisogni dell’organismo.<br />
A cosa corrisponde una porzione?<br />
<br />
<br />
<br />
verdure cotte<br />
o crude<br />
<br />
di macedonia<br />
<br />
di spremuta<br />
ricchi di altre sostanze importanti, per esempio<br />
le antocianine, appartenenti alla famiglia dei<br />
polifenoli. Svolgono una fondamentale azione<br />
antiossidativa e riparano i danneggiamenti alle<br />
cellule. Purtroppo con l’età i danni accumulati<br />
sono parecchi. Si stima, per esempio che un<br />
uomo di 80 anni abbia subito circa 300 milioni di<br />
danni ossidativi! È allora una buona idea correre ai<br />
ripari da subito facendo il pieno di questi gustosi<br />
frutti. Tra l’altro i polifenoli sono il carburante del<br />
microbiota. Dunque agiscono beneficamente<br />
sulla nostra flora batterica intestinale, ritenuta<br />
oggi sempre più un «secondo cervello».<br />
BLU-VIOLA<br />
Melanzane, radicchio, fichi, frutti di bosco (mirtilli,<br />
more, ribes), susine, uva nera<br />
È l’anno del viola. Lo ha decretato Pantone,<br />
azienda leader per i colori: l’ultra violet, il viola<br />
intenso, è la tinta cromatica colore del 2018. Ma<br />
l’attenzione a questo colore è associata anche<br />
al cibo. Il viola è il colore delle antocianine (fiori<br />
blu, dal greco), sostanze appartenenti alla grande<br />
categoria dei polifenoli che sono più presenti con<br />
i colori scuri e hanno effetto antinfiammatorio<br />
e antitumorale. Non a caso la Scuola Superiore<br />
Sant’Anna di Pisa, da incroci tra varietà diverse, ha<br />
sviluppato il Sun Black, il pomodoro con la buccia<br />
viola-nera. Melanzane, patate viola, mirtilli, more,<br />
prugne nere, sono cibi del benessere, grazie<br />
soprattutto all’azione a livello cardiovascolare e<br />
circolatorio per la pressione sanguigna. Ma non<br />
solo. I mirtilli, per esempio, sono da considerarsi<br />
dei prebiotici: fanno proliferare i batteri buoni<br />
del microbiota. Oggi si è scoperto che i mirtilli<br />
riescono a conservare le antocianine anche se<br />
sono in un dessert o in succhi e bevande. Una<br />
curiosità: durante la seconda guerra mondiale<br />
ai piloti d’aereo in missioni notturne davano<br />
forti quantità di mirtilli per migliorare la visione<br />
al buio. Insomma, anche per la tradizione sono<br />
considerati un alleato della nostra salute. G<br />
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