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Gulli Giugno2018 completo_Low

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FOCUS/CIBO<br />

FATTELO TU...<br />

Per gli appassionati di cucina, ovviamente, il gelato è<br />

rigorosamente preparato in casa, tanto più che le soluzioni<br />

tecnologiche non mancano. Gli elettrodomestici, indispensabili<br />

per la preparazione del ghiaccio, si dividono in due grandi<br />

famiglie: con compressore e senza. I primi sono macchine di una<br />

certa dimensione, quasi delle versioni “leggere” dei mantecatori<br />

professionali: basta riempire la vaschetta con gli ingredienti<br />

selezionati e, nel giro di 30 minuti circa, il gelato è pronto. Si<br />

lavano i pezzi, si prepara una nuova miscela e questo tipo di<br />

macchina è pronta a ripartire.<br />

Il modello senza compressore è meno ingombrante, ma può<br />

produrre un gusto soltanto per utilizzo, perché la vaschetta dove<br />

mettere gli ingredienti deve rimanere in freezer almeno per 24<br />

ore. I costi naturalmente sono molto diversi, con il primo tipo che<br />

oscilla tra i 150 e i 300 euro, mentre il secondo è tra i 30 e 60 euro.<br />

IL CAFFÈ PROCOPE<br />

La Sicilia torna protagonista<br />

nella diffusione del gelato e<br />

lo fa con Francesco Procopio,<br />

pescatore di Acitrezza<br />

che amava i sorbetti, tanto da<br />

andare nel 1660 in Francia, a<br />

Parigi, e aprire il caffè Procope.<br />

Questo locale diventerà<br />

presto di moda e i parigini si<br />

potranno deliziare con il gelo<br />

di caffè, gelati di frutta e diversi<br />

altri sorbetti, oltre a una crema<br />

frangipane. Il suo caffè fu la meta<br />

di attori, scrittori e artisti di<br />

ogni genere, tutti golosi delle<br />

granite siciliane lì prodotte. Da<br />

questo momento è un crescendo<br />

per il gelato italiano. A New<br />

York apre una gelateria il genovese Giovanni Bosio,<br />

a Londra ci penserà il veneziano Alessandro Sartelli.<br />

ACQUA E SALE<br />

La tecnologia, nel frattempo, aiuta i gelatai. Si è<br />

scoperto che non è più necessario avere la neve a<br />

portata di mano. Basta usare una miscela di acqua<br />

e sale per abbassare la temperatura e poter creare<br />

sorbetti e gelati. Grazie a questa scoperta è iniziata<br />

la corsa ai locali e alla realizzazione di macchine<br />

per la mantecazione. Nel XIX secolo nasce la pri-<br />

ma sorbettiera a manovella, una<br />

macchina piccola ed efficiente,<br />

il cui principio è alla base delle<br />

moderne gelatiere.<br />

Oggi l’Italia, grazie alla Carpigiani,<br />

è il primo Paese produttore<br />

di macchine per gelato. Non<br />

si usa più la miscela di sale e<br />

acqua, ma si sfruttano i principi<br />

della refrigerazione che si usano<br />

nei frigoriferi. Una moderna<br />

macchina per il gelato prepara<br />

una vaschetta in pochi minuti.<br />

Il gelato industriale fa la sua<br />

apparizione in Italia nel dopoguerra.<br />

Il primo a essere<br />

prodotto è il Mottarello al<br />

fiordilatte nel 1948, dopo<br />

pochi anni apparirà il primo Cornetto. La<br />

diffusione dei freezer domestici apre le porte alla<br />

produzione di vaschette gelato per il mercato<br />

casalingo. Oggi, durante l’estate, quasi in ogni<br />

casa c’è del gelato, confezionato o in vaschetta. Il<br />

migliore, però, rimane quello artigianale, frutto di<br />

una costante ricerca da parte del gelataio per trovare<br />

la ricetta perfetta e le migliori materie prime.<br />

Queste influenzano moltissimo il risultato finale<br />

e, fortunatamente, oggi molti artigiani cercano<br />

ingredienti di qualità così da offrire un prodotto<br />

nutriente ed emozionante.<br />

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