Pastificio Ligure Artigianale dal 1988 Tutta la bontà della più ghiotta e attenta tradizione culinaria e gastronomica ligure la potete ritrovare nelle specialità del pastificio artigianale Stemarpast, a Genova. Stemarpast produce pasta fresca, pasta ripiena e le tipiche salse liguri: pesto genovese e salsa di noci. STEMARPAST srl 3/H Lungo Torrente Secca - 16163 GENOVA www.stemarpast.it - info@stemarpast.com Tel. 010.723111
SCIENZA In seguito al disboscamento selvaggio, gio, oggi le attività ità agricole occupano cupa il 40% delle terre libere e dai ghiacci. verde, che ha trasformato i metodi di produzione moltiplicando le rese, quello che manca oggi non sono le tecnologie, ma lo spazio. Nel mondo, le attività agricole occupano quasi il 40% di tutte le terre libere dai ghiacci: uniti uno all’altro, i campi coltivati formerebbero una distesa grande quanto l’America del Sud, mentre gli allevamenti occuperebbero un territorio pari a quello dell’Africa. In altre parole, abbiamo già disboscato abbastanza e un aumento della produzione per soddisfare le crescita della popolazione dovrà seguire altre strade, per esempio sfruttando meglio le risorse che ci sono già. CIBO SÌ, MA NON PER TUTTI Se in tutto ciò c’è una buona notizia – e cioè che il mondo produce abbastanza da alimentarsi e che ha la capacità di farlo anche per il futuro – questo non significa però che tutti abbiano da mangiare. Sempre la Fao indica in 815 milioni il numero di affamati nel mondo, per oltre la metà in zone di conflitto, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti. Fra le altre tendenze che incidono negativamente sul problema ci sono gli effetti dei cambiamenti climatici e quelli dei movimenti migratori. La chiave per raggiungere uno sviluppo sostenibile, nota ancora l’agenzia delle Nazioni Unite, sta nel trasformare i sistemi agricoli e alimentari attuali, sostenendo i piccoli agricoltori a livello familiare, riducendo l’uso di antiparassitari e di prodotti chimici e migliorando le pratiche di conservazione del suolo. PIÙ VEGETALI A TAVOLA Qualche cambiamento, naturalmente, andrà fatto anche a tavola. È probabile, infatti, che in futuro la nostra dieta sarà composta da meno carne e da più vegetali. E non, o non soltanto, per motivi salutistici: all’origine ci sono ancora l’impatto ambientale e lo spreco delle risorse, molto più alti nel caso degli allevamenti rispetto alle coltivazioni agricole. Il motivo di questo divario si intuisce abbastanza facilmente: anche gli animali che alleviamo devono mangiare e per nutrirli destiniamo loro una parte dei raccolti, fra il 35 e il 40 per cento. Poi c’è da considerare l’impiego di acqua: ne serve molta, ma molta di più per ottenere una bistecca che per un piatto di insalata o una pastasciutta. Infine, anche il bilancio AFFAMATI E OBESI Oggi le persone che soffrono la fame sono più di 800 milioni, quasi tutte nei paesi in via di sviluppo. Ma questo non è l’unico problema legato alla malnutrizione: accanto a chi non mangia abbastanza c’è chi mangia troppo e male. Secondo uno studio pubblicato nel 2014 sulla rivista medica The Lancet, sono obesi circa 2,1 miliardi di persone, il 30% della popolazione mondiale. Secondo i dati della Fao oggi le persone malnutrite te in tutto tto il mondo sono 815 milioni. ioni. i 31