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In futuro consumeremo<br />
più vegetali e meno carne anche<br />
per un minor impatto to ambientale.<br />
ale.<br />
SCIENZA<br />
delle calorie (cioè dell’energia fornita dal cibo) è in<br />
perdita: gli animali d’allevamento ne consumano<br />
di più in foraggio di quante ne rendano sotto<br />
forma di carne.<br />
Qualche cifra? Per ogni kg di bistecche di manzo<br />
servono dai 15 ai 20 kg di mangime e ben 15<br />
mila litri d’acqua. Ma non basta: secondo la Fao,<br />
l’allevamento del bestiame è responsabile del 20%<br />
delle emissioni dei nocivi gas serra, più di quanto<br />
facciano i mezzi di trasporto.<br />
ADDIO ALLE PROTEINE?<br />
Ma allora, dovremo rinunciare alle proteine animali?<br />
Niente affatto, ce le forniranno i moderni<br />
allevamenti, non intensivi come quelli di oggi,<br />
ma più efficienti e dal minor impatto ambientale.<br />
Crescerà forse anche il consumo di animali<br />
di taglia più piccola, come polli, maiali e conigli,<br />
che sono meno dispendiosi in termini di risorse (e<br />
occupano anche meno spazio). E in più avremo un<br />
grosso aiuto da un mondo ancora inesplorato dal<br />
punto di vista alimentare, almeno in Occidente:<br />
quello degli insetti. Sono in molti a pensare che<br />
nel cibo del futuro ci sarà posto anche per questi<br />
animali, il cui consumo promette innegabili vantaggi.<br />
Infatti, contengono proteine di alta qualità,<br />
vitamine e importanti amminoacidi. Hanno invece<br />
CIBO A SEI ZAMPE<br />
Gli insetti sono il gruppo zoologico più<br />
numeroso che esista e comprendono circa<br />
un milione di specie conosciute. Secondo<br />
uno studio dello Smithsonian Institution<br />
di Washington, al mondo ce ne sono 10<br />
miliardi di miliardi, 1 miliardo e 400 milioni<br />
per ognuno di noi.<br />
ALGHE A COLAZIONE<br />
Fra i cibi che gli esperti indicano come gli<br />
alimenti del futuro ci sono anche le alghe. Sono<br />
ricche soprattutto di carboidrati e sali minerali,<br />
ma certe varietà abbondano anche in proteine,<br />
vitamine e acidi grassi Omega 3: alcune, come<br />
la clorella e la spirulina, sono già utilizzate come<br />
integratori della dieta.<br />
pochi grassi e, cosa più importante, allevarli è<br />
poco costoso, non richiede grandi spazi e ha un<br />
impatto ambientale ridotto. L’Unione Europea ha<br />
di recente autorizzato il loro commercio e non<br />
resta che aspettare di trovarseli nel piatto. Ma sia<br />
chiaro, se di novità si tratta lo è solo per noi: oggi<br />
nel mondo già si mangiano più di 1.900 specie di<br />
insetti, soprattutto coleotteri e bruchi (lepidotteri),<br />
ma anche api, vespe, formiche, cavallette, grilli,<br />
termiti e così via.<br />
BISTECCA IN PROVETTA<br />
Resta da ricordare, nel panorama dei cibi che<br />
mangeremo, la frontiera della carne coltivata in<br />
laboratorio. Ecco di cosa si tratta: si prendono<br />
poche cellule di muscolo da un animale donatore<br />
e le si fanno moltiplicare in vitro, fino a ottenere<br />
tessuti sufficienti per confezionare una bistecca. Gli<br />
esperimenti sono partiti anni fa e nel 2013 è stato<br />
presentato a Londra il primo hamburger sintetico,<br />
ricavato dopo tre mesi di coltura, che aveva però<br />
il grosso problema di essere poco appetibile e<br />
soprattutto troppo caro: quel primo esemplare<br />
era costato 250 mila euro! Nel frattempo, però,<br />
si sono fatti molti progressi e oggi i suoi creatori<br />
sperano di poterlo mettere presto sul mercato a<br />
prezzi accessibili a tutti.<br />
Intanto, negli Stati Uniti si sono moltiplicate le startup<br />
dal nome spesso evocativo - da Beyond Meat<br />
a Impossible Foods o Just Inc - che propongono<br />
piatti con aspetto e sapore di carne o uova ma fatti<br />
solo con ingredienti vegetali. Nell’attesa che i loro<br />
prodotti arrivino anche in Italia, potete curiosare<br />
fra i menù: li trovare tutti su internet. G<br />
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