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Gulli Giugno2018 completo_Low

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In futuro consumeremo<br />

più vegetali e meno carne anche<br />

per un minor impatto to ambientale.<br />

ale.<br />

SCIENZA<br />

delle calorie (cioè dell’energia fornita dal cibo) è in<br />

perdita: gli animali d’allevamento ne consumano<br />

di più in foraggio di quante ne rendano sotto<br />

forma di carne.<br />

Qualche cifra? Per ogni kg di bistecche di manzo<br />

servono dai 15 ai 20 kg di mangime e ben 15<br />

mila litri d’acqua. Ma non basta: secondo la Fao,<br />

l’allevamento del bestiame è responsabile del 20%<br />

delle emissioni dei nocivi gas serra, più di quanto<br />

facciano i mezzi di trasporto.<br />

ADDIO ALLE PROTEINE?<br />

Ma allora, dovremo rinunciare alle proteine animali?<br />

Niente affatto, ce le forniranno i moderni<br />

allevamenti, non intensivi come quelli di oggi,<br />

ma più efficienti e dal minor impatto ambientale.<br />

Crescerà forse anche il consumo di animali<br />

di taglia più piccola, come polli, maiali e conigli,<br />

che sono meno dispendiosi in termini di risorse (e<br />

occupano anche meno spazio). E in più avremo un<br />

grosso aiuto da un mondo ancora inesplorato dal<br />

punto di vista alimentare, almeno in Occidente:<br />

quello degli insetti. Sono in molti a pensare che<br />

nel cibo del futuro ci sarà posto anche per questi<br />

animali, il cui consumo promette innegabili vantaggi.<br />

Infatti, contengono proteine di alta qualità,<br />

vitamine e importanti amminoacidi. Hanno invece<br />

CIBO A SEI ZAMPE<br />

Gli insetti sono il gruppo zoologico più<br />

numeroso che esista e comprendono circa<br />

un milione di specie conosciute. Secondo<br />

uno studio dello Smithsonian Institution<br />

di Washington, al mondo ce ne sono 10<br />

miliardi di miliardi, 1 miliardo e 400 milioni<br />

per ognuno di noi.<br />

ALGHE A COLAZIONE<br />

Fra i cibi che gli esperti indicano come gli<br />

alimenti del futuro ci sono anche le alghe. Sono<br />

ricche soprattutto di carboidrati e sali minerali,<br />

ma certe varietà abbondano anche in proteine,<br />

vitamine e acidi grassi Omega 3: alcune, come<br />

la clorella e la spirulina, sono già utilizzate come<br />

integratori della dieta.<br />

pochi grassi e, cosa più importante, allevarli è<br />

poco costoso, non richiede grandi spazi e ha un<br />

impatto ambientale ridotto. L’Unione Europea ha<br />

di recente autorizzato il loro commercio e non<br />

resta che aspettare di trovarseli nel piatto. Ma sia<br />

chiaro, se di novità si tratta lo è solo per noi: oggi<br />

nel mondo già si mangiano più di 1.900 specie di<br />

insetti, soprattutto coleotteri e bruchi (lepidotteri),<br />

ma anche api, vespe, formiche, cavallette, grilli,<br />

termiti e così via.<br />

BISTECCA IN PROVETTA<br />

Resta da ricordare, nel panorama dei cibi che<br />

mangeremo, la frontiera della carne coltivata in<br />

laboratorio. Ecco di cosa si tratta: si prendono<br />

poche cellule di muscolo da un animale donatore<br />

e le si fanno moltiplicare in vitro, fino a ottenere<br />

tessuti sufficienti per confezionare una bistecca. Gli<br />

esperimenti sono partiti anni fa e nel 2013 è stato<br />

presentato a Londra il primo hamburger sintetico,<br />

ricavato dopo tre mesi di coltura, che aveva però<br />

il grosso problema di essere poco appetibile e<br />

soprattutto troppo caro: quel primo esemplare<br />

era costato 250 mila euro! Nel frattempo, però,<br />

si sono fatti molti progressi e oggi i suoi creatori<br />

sperano di poterlo mettere presto sul mercato a<br />

prezzi accessibili a tutti.<br />

Intanto, negli Stati Uniti si sono moltiplicate le startup<br />

dal nome spesso evocativo - da Beyond Meat<br />

a Impossible Foods o Just Inc - che propongono<br />

piatti con aspetto e sapore di carne o uova ma fatti<br />

solo con ingredienti vegetali. Nell’attesa che i loro<br />

prodotti arrivino anche in Italia, potete curiosare<br />

fra i menù: li trovare tutti su internet. G<br />

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