Quaderno n°3/20 - Sopra e sotto Zer0
Terza edizione – 2021 – Del “Quaderno del Freddo” pubblicato da OITA in collaborazione con Vie&Trasporti
Terza edizione – 2021 – Del “Quaderno del Freddo” pubblicato da OITA in collaborazione con Vie&Trasporti
- No tags were found...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
LAMBERET SR2 HD<br />
Un frigo<br />
da fatica<br />
Progettato per impieghi gravosi il semirimorchio<br />
isotermico del costruttore francese, dotato<br />
di piastre di rinforzo nella sezione anteriore<br />
La sigla HD - Heavy Duty - che denota il semirimorchio<br />
frigorifero della gamma SR2 del costruttore<br />
francese Lamberet - illustrato in queste pagine<br />
- non lascia spazio ai dubbi. Si tratta, infatti, di un<br />
veicolo rimorchiato destinato a impieghi gravosi di distribuzione,<br />
che prevedono frequenti sganci e agganci<br />
con il trattore e operazioni di carico effettuate senza<br />
la presenza di un mezzo di trazione, quindi con maggiori<br />
sollecitazioni dirette per la cassa e il telaio. La furgonatura,<br />
in particolare, è dotata di piastre di protezione<br />
allargate, collocate <strong>sotto</strong>cassa nella sezione anteriore<br />
dell’allestimento, ai lati della struttura di supporto in<br />
acciaio del perno ralla.<br />
Gli altri elementi di rinforzo<br />
Oltre alle piastre, l’SR2 Heavy Duty prevede un pianale<br />
rinforzato e un modulo anteriore del telaio scatolato.<br />
Il quadro posteriore, inoltre, è dotato di una soglia in<br />
acciaio inossidabile a triplo strato di 12 millimetri di<br />
spessore. Protette sono anche le pareti e il pavimento,<br />
grazie a elementi di rinforzo rivettati o imbullonati. Per<br />
scongiurare eventuali danni alla cassa isotermica durante<br />
le manovre in retromarcia di accostamento alle<br />
Un tre quarti anteriore dell’SR2 HD, dotato di gruppo<br />
frigorifero Carrier Vector HE 19. Sotto, da sinistra<br />
a destra, la sponda caricatrice Dhollandia da 3.000 kg,<br />
il tridem Saf con primo assale sollevabile e i dispositivi<br />
di sicurezza e di controllo nella cella.<br />
14 <strong>Sopra</strong> e <strong>sotto</strong> <strong>Zer0</strong>