Quaderno n°3/20 - Sopra e sotto Zer0

ALLESTIMENTI
tro-portale conferisce un elevato grado di rigidità alla
carrozzeria. Saldato a monoblocco e imbullonato, privo
di punti deboli, garantisce una manutenzione rapida
ed economica. Per assorbire al meglio gli urti, i montanti
verticali sono profilati in acciaio inox, fissati direttamente
sulle estremità rinforzate dei pannelli. Otto cerniere
d’acciaio inox, munite di boccole anti-frizione e
due serrature ergonomiche, anch’esse in acciaio inossidabile
con arpioni tridimensionali, assicurano una
corretta chiusura in ogni condizione di carico. Il contro-portale
è protetto, su richiesta, lungo tutta l’altezza
da tamponi in gomma da 60 millimetri. Che preservano
l’allestimento durante i ripetuti avvicinamenti alle banchine
di carico.
Una storia lunga quasi sessant’anni
La Plastoblok ha le sue radici tra le due guerre mondiali,
più precisamente nel 1929, quando Riccardo Barilla
commissionò a Dario Bertolini e ai suoi fratelli la prima
carrozzeria per trasportare la semola dalla ferrovia allo
stabilimento di produzione.
Terminata la formazione scolastica, Romano Bertolini
entrò nell’azienda paterna, ma la continua ricerca dell’innovazione
lo spinse ad applicare la tecnologia della
vetroresina alle carrozzerie per trasporti refrigerati. Nel
1962, insieme alla moglie Stefania, fonda la Plastoblok
Italiana a Parma, iniziando una produzione che tutt’ora
conferma la bontà dell’intuizione iniziale. La leggerezza
e l’isolamento termico rendono il pannello sandwich
la soluzione più gradita ai trasportatori professionali.
Che aggiornano le proprie flotte con allestimenti non
soggetti a corrosione, che mantengono il freddo e sono
facili da reclamizzare.
Anni 70: Sulla spinta della forte domanda di allestimenti
isotermici in vetroresina, nel 1968 la produzione si sposta
nell’attuale stabilimento a fianco dell’autostrada,
razionalizzando le linee produttive e abbreviando i
tempi di consegna.
Anni 80: Dopo gli anni di piombo, la ripresa dell’economia
italiana e i nuovi standard europei sui limiti di
carico dei veicoli, determinano un cambiamento nell’utilizzo
dei mezzi refrigerati. Il che richiede sforzi tecnologici
per rispondere alle esigenze di un mercato
sempre più specializzato.
Anni 90: I semirimorchi frigo arrivano a trasportare 33
europallet e la loro diffusione permette alle aziende
strutturate di aumentare le dimensioni delle flotte. In
quel decennio, Plastoblok continua a essere il maggior
produttore italiano di semirimorchi frigoriferi.
La bontà delle soluzioni made in Parma convince il governo
cinese ad affidare a Plastoblok la realizzazione
di un impianto di produzione di celle isotermiche per
autocarri nella provincia dell’Henan, all’interno di una
città-azienda che già produceva frigoriferi domestici
su licenza olandese.
Anni 2000: La globalizzazione è ormai consolidata e
si comincia a guardare alla logistica. Ancora una volta
l’intuizione è vincente: un furgone da distribuzione urbana
più leggero dei competitor del 15 per cento si rivela
apprezzato dai player internazionali dell’alimentare.
Negli ultimi anni, si guarda all’industria 4.0 e si effettuano
investimenti importanti in impianti produttivi e
in tecnologia digitale, per poter mantenere la leadership
del settore con i fatti e non con le parole.
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