Quaderno n°3/20 - Sopra e sotto Zer0
Terza edizione – 2021 – Del “Quaderno del Freddo” pubblicato da OITA in collaborazione con Vie&Trasporti
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NORME & LICENZE<br />
Comanda il fattore K<br />
L’accordo che regola codici e specifiche per<br />
il trasporto refrigerato a livello europeo compie<br />
50 anni. La sua utilità si è rivelata sempre più<br />
strategica al crescere dei trasporti refrigerati<br />
I centri prova autorizzati<br />
Questo l’attuale elenco dei centri pubblici e privati nei quali è possibile<br />
effettuare i test previsti dalla legge. A questi si aggiungono quarantasei<br />
esperti abilitati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che possono<br />
effettuare più rinnovi in funzione della categoria dell’allestimento<br />
in esame.<br />
Centri pubblici - CPA<br />
• Bari<br />
• Bologna, Bologna sezione distaccata<br />
• Cagliari<br />
• Catania<br />
• Milano 1, Milano 2<br />
• Napoli<br />
• Pescara<br />
• Torino<br />
• Verona, Verona Sezione distaccata<br />
• Centro Sup. Ricerche e Prove Autoveicoli Roma<br />
Centri privati<br />
• Istituto per la Tecnica del Freddo del CNR<br />
• CSI - Certification and Safety Institute SpA<br />
• Istituto Sperimentale Rete Ferroviaria Italiana SpA, Gruppo FS<br />
ATP è stato concluso a Ginevra nel<br />
1970 con lo scopo di promuovere la facilitazione<br />
del trasporto internazionale di derrate ali-<br />
L’accordo<br />
mentari deperibili, armonizzando i regolamenti e le norme<br />
pertinenti nonché le procedure amministrative e i<br />
requisiti di documentazione cui è soggetto il trasporto<br />
refrigerato.<br />
L’Italia ha aderito con la legge 2 maggio 1977, n. 164,<br />
concernente la ratifica e l’esecuzione dell’Accordo ATP,<br />
e con Decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio<br />
1979, n. 404, concernente il regolamento di esecuzione<br />
del suddetto Accordo. Attualmente risultano contraenti<br />
ATP 49 Paesi. È necessario <strong>sotto</strong>lineare che<br />
l’ATP riguarda il trasporto internazionale di derrate alimentari,<br />
per cui i contraenti non sono obbligati ad utilizzarlo<br />
per i trasporti interni. Per semplicità e praticità,<br />
la maggior parte dei Paesi applica la normativa a tutti<br />
i trasporti alimentari deperibili, ma la cosa non è scontata.<br />
Un esempio a noi vicino di comportamento difforme<br />
è la Grecia, per la quale l’ATP vale solo per i trasporti<br />
transfrontalieri.<br />
Partito come un accordo tra Stati, l’ATP è oggi gestito<br />
e aggiornato dalle Nazioni Unite, tramite il panel WP11<br />
(Working Party on the transport of Perishable<br />
Foodstuffs), che ha sede a Ginevra e si riunisce una<br />
volta l’anno. Del WP11 fanno parte le autorità di governo<br />
centrali dei paesi contraenti e partecipanti del mondo<br />
accademico e dell’industria.<br />
L’Italia collabora al WP11 con rappresentanti del<br />
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.<br />
I veicoli per il trasporto<br />
di derrate deperibili<br />
La normativa italiana identifica per alcune tipologie di<br />
trasporto (merce, fattore di forma, peso) le caratteristiche<br />
e le dotazioni minime per il cosiddetto ‘trasporto<br />
specifico’. Gli autoveicoli per trasporto specifico sono<br />
muniti di particolari carrozzerie che li rendono idonei<br />
a specifici impieghi i cui allestimenti sono indicati nell’articolo<br />
n°<strong>20</strong>3 regolamento di esecuzione al Codice<br />
della Strada il cui elenco, unitamente ad altri individuati<br />
dal DTNAGP (Dipartimento per i trasporti, la navigazione,<br />
gli affari generali ed il personale), è tassativo.<br />
Per alcuni tipi di mezzi per il trasporto specifico, è<br />
necessario l’attestato ATP che certifichi l’idoneità<br />
degli stessi.<br />
Cinque grandi categorie<br />
Le tipologie ATP sono oggi cinque, all’interno delle quali<br />
sono previste diverse <strong>sotto</strong>categorie, che si distinguono<br />
per uno o entrambi dei due parametri fondamentali:<br />
l’arco di temperatura che sono in grado di mantenere<br />
e il coefficiente di trasmissione termica K.<br />
6 <strong>Sopra</strong> e <strong>sotto</strong> <strong>Zer0</strong>